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Meno Fumo!

Gio.

Utente
Solita lettura alla "Stampa" di stamane.-
Come tutti i quotidiani prevale il titolone di ALLARME ECONOMIA ormai abitue', rischio di un nuovo '29,Tremonti che segnala che nessuno si rende conto di quanto sta' succedeno,il sistema sta' andando verso il collasso.-
Due spunti di riflessione:
1) basta fumo, e quando evidenzio questo si parte dalle banche, per arrivare al sinogolo cittadino passando inevitabilmente attraverso la politica, fidi e mutui concessi con facilita' (alla faccia di Basilea 2) magari 90% valore casa e poi avanti tutta con rinegoziazioni, manovre politiche per spalmare interessi in lungo periodo, di par suo il cittadino comune che non si accontenta di nulla dove l'APPARIRE costa eccome, quindi avanti tutta finanziamo anche la cuccia del canE, oltre al cellulare,mobili,AUTOVETTURE,ferie (sacrosante anche se non si puo' si deve....) e vaiiiiiiiiiiiiii!!!!!
E' ESSENZIALE mettere molti paletti e saper dire dei no a livello politico,bancario e famigliare senza sacrifici non si arriva da nessuna parte un conto e' la crescita reale un conto e' quanto vogliamo che si cresca ed APPARIRE per quel che non si e'.-
2) Non e' ammissibile in forza di sacrifici e coerenza sfogliare il solito quotidiano e leggere, Ecco la cupola abbruzzese!!!
Punto dolente sulla non crescita oltreche' sull'aumento di sanita' e conti pubblici, le tasche di certi politici aumentano e si gonfiano quelle degli italiani vanno a rotoli. Qui, mi aspetto qualcosa di serio,fatto bene e di esempio, come si fa ad uscire tutti gli anni con Manovre Finanziarie ed a chiedere sacrifici agli Italiani, quando imbestialiti da tanta facilita' di potere non controllata?
Se non iniziamo ognuno nel suo piccolo a camminare con le proprie gambe, la VEDO DURA !!!
 

Bicia F

Utente
Riferimento: Meno Fumo!

buongiorno a te e a tutta la pimpante banda!
come ahimè nn darti ragione...!?!!...
il problema è che nn siamo per nulla nazionalisti, nn abbiamo il senso vero dello stato, inteso come comunità sociale ed economica, se qualche anno fa ognuno considerava solo il suo orticello, ORA seppur orticello spelacchiato...e semi-incolto...la gente (sia le formiche, quanto gli eterni cicaloni) si stringono fortemente a quanto è rimasto! magari è rimasta una casa di proprietà con iscrizione di ipoteca equitalia, oppure una comune macchina con fermo amministrativo sopra, oppure beni ancora liberi, ma nn più saldamente ancorati al concetto di patrimonio...magari meglio intesi come cassa se il figlio (finalmente) un domani si accasa...?
nn esiste solidarietà tra imprese, le fonti di finanziamento a volte si chiudono a riccio anche se hai un reddito base di 37.000 euro, beni immobili e chiedi per una micro-ditta artigiana un fido di cassa di 5000, oppure si aprono a dismisura se il direttore di filiale è inciuciato con un bravo...mediatore creditizio che apre al credito con un bel mutuo ipotecario sulla base di una busta paga falsa, eh?...(e mi assumo, come sempre la responsabilità di ciò che scrivo e dico)
e poi lo scontro tra categorie: ottimo strumento per fare la conta dei crani e sondare il bacino elettorale, stesso scontro...di classe che in questi giorni ha visto noi consulenti alle prese con il tentativo di spiegare il modello unico al proprio cliente...
e che dire delle partite iva che formano oggetto di studio statistico delle cciaa, con tanto di comunicato stampa, in cui si legge: il registro di imperia plaude all'incremento del 6% rispetto al 2007, per ditte artgiane iscritte nel comparto edile...- ma se son tutti albanesi che permangono in anagrafe tributaria il tempo delle pratiche di ricongiungimento dei familiari al seguito eh?...
mah...penso sia tragico il parallelo che mi porta a pensare che si, siamo nel 2008, ma economicamente mi sembra il dopo-guerra...ma nemmeno: all'epoca in cui i ns giovani genitori (nella media) soffrivano la fame e formavano la famiglia che ci ha generato, senza tanti pranzi e viaggi di nozze...forse avevano l'entusiasmo della rinascita...il classico concetto del futuro...chiediamo ai ns figli maggiorenni se sentono ancora quello che noi, negli anni 80/90 ritenevamo un periodo "italiano" senz'altro e purtroppo... ma ancora di speranza e progetti...
ciao ragassi...
 
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