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Locazione turistica di porzione di immobile

MichelaF

Utente
Dovendo effettuare necessari lavori di ristrutturazione in una abitazione in località turistica in cui non risiedo, vorrei fare alcune modifiche interne (fra cui realizzazione di un altro bagno e un angolo cottura) e adibire parte della casa a locazione turistica per brevi periodi. Da quanto ho appreso è possibile farlo con contratto di locazione turistica di porzione di immobile, cui dovrà essere allegata la planimetria con indicazione della porzione locata. I contatori delle utenze riguarderebbero l’intero appartamento, ma non sarà un problema in quanto l’inquilino pagherebbe solo il canone giornaliero o settimanale e non anche le utenze.
In merito dovrebbe valere quanto segue (correggetemi se sbaglio):
- quando non usufruisco io personalmente della restante porzione, potrò locarla ad altri in contemporanea con la prima porzione, ovvero le due porzioni possono essere locate a famiglie diverse e contemporaneamente?
- potrò scegliere la tassazione ordinaria IRPEF oppure l’adesione al regime agevolato della cedolare secca al 21%
- Il contratto deve essere registrato solo se fitto per un periodo superiore a 30 giorni
È corretto? Mi sapete dare altre informazioni su come viene disciplinata tale locazione? E poi, ci sono regolamenti comunali che potrebbero vietare questo tipo di locazioni? Ovvero potrei rischiare che il comune mi imponga di regolarizzare con un frazionamento (pratica comunale, docfa con due sub catastali, due IMU, imposte per 2 appartamenti, ecc…)?

Grazie!
 
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