Ciao Ragazzi,
mi chiamo Giuseppe e vivo a monza in affitto dal lontano 2007; io e mia moglie, all'epoca, avevamo lasciato alla padrona di casa una somma in cauzione pari ad euro 2.500, con libretto al portatore intestato appunto a mia moglie(era la prassi dei tempi).
Nel 2012 una legge ha limitato i saldi dei libretti al portatore ad euro 999,99 e siamo corsi in posta(grazie alla padrona di casa che possedeva il libretto) sostituendo l'unico libretto con 3 libretti, due con saldo 900, uno con saldo 700.
Il dgls 231/2017 ha stabilito che entro il 2018 i libretti al portatore andavano estinti pena un'ammenda tra i 250 ed i 500 euro.
La proprietaria di casa, nel 2022, ci ha avvisato che erano quasi 10 anni che non movimentavamo il libretto, e quindi di andare a farlo prima che il saldo venisse spostato al mef, cosa che abbiamo prontamente fatto, recandoci in posta.
La posta ci ha comuncato che avrebbe spostato il saldo dei tre libretti sul conto corrente di mia moglie, ma avrebbe proceduto a segnalare l'operazione al mef, in quanto tenuta a farlo.
Ora appunto il mef ci ha inviato la contestazione inerente un libretto , il primo.
Ho 30 giorni per difendermi e la mia linea è basata su due aspetti:
1)il libretto era in possesso della proprietaria, ed essendo al portatore non è cosi scontato che debbano contestare a noi l'infrazione.
e soprattutto,
2) il dgls 231/07 art.49 comma 2 mi contesta l'omessa chiusura dei libretti e l'art. 63 mi applica l'ammenda da 250 a 500 euro
ma
il correttivo dgls 90/17 comma2 (art.51) recita che nei casi art.49 commi 1,5,7,12 e nei casi dell'art.50 in questo caso POSTE ITALIANE ne riferisce entro 30 gg dall'accadimento.
Ora, infrazione commessa 30/05/2022 , protocollo presentato da poste al mef in data 28/12/2022.... contestazione del mef ricevuta il 26/02/2023.....i due dgls citati sono quelli che appaiono nella contestazione.... cosa ne pensate?? grazie in anticipo!
mi chiamo Giuseppe e vivo a monza in affitto dal lontano 2007; io e mia moglie, all'epoca, avevamo lasciato alla padrona di casa una somma in cauzione pari ad euro 2.500, con libretto al portatore intestato appunto a mia moglie(era la prassi dei tempi).
Nel 2012 una legge ha limitato i saldi dei libretti al portatore ad euro 999,99 e siamo corsi in posta(grazie alla padrona di casa che possedeva il libretto) sostituendo l'unico libretto con 3 libretti, due con saldo 900, uno con saldo 700.
Il dgls 231/2017 ha stabilito che entro il 2018 i libretti al portatore andavano estinti pena un'ammenda tra i 250 ed i 500 euro.
La proprietaria di casa, nel 2022, ci ha avvisato che erano quasi 10 anni che non movimentavamo il libretto, e quindi di andare a farlo prima che il saldo venisse spostato al mef, cosa che abbiamo prontamente fatto, recandoci in posta.
La posta ci ha comuncato che avrebbe spostato il saldo dei tre libretti sul conto corrente di mia moglie, ma avrebbe proceduto a segnalare l'operazione al mef, in quanto tenuta a farlo.
Ora appunto il mef ci ha inviato la contestazione inerente un libretto , il primo.
Ho 30 giorni per difendermi e la mia linea è basata su due aspetti:
1)il libretto era in possesso della proprietaria, ed essendo al portatore non è cosi scontato che debbano contestare a noi l'infrazione.
e soprattutto,
2) il dgls 231/07 art.49 comma 2 mi contesta l'omessa chiusura dei libretti e l'art. 63 mi applica l'ammenda da 250 a 500 euro
ma
il correttivo dgls 90/17 comma2 (art.51) recita che nei casi art.49 commi 1,5,7,12 e nei casi dell'art.50 in questo caso POSTE ITALIANE ne riferisce entro 30 gg dall'accadimento.
Ora, infrazione commessa 30/05/2022 , protocollo presentato da poste al mef in data 28/12/2022.... contestazione del mef ricevuta il 26/02/2023.....i due dgls citati sono quelli che appaiono nella contestazione.... cosa ne pensate?? grazie in anticipo!