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Lavoro dipendente ed autonomo occasionale

E

Emanuele

Ospite
Ho un rapporto di lavoro dipendente con un'azienda.
Vorrei poter svolgere anche attività autonomamente.

E' possibile farlo come prestazioni di lavoro autonomo occasionale?
Sono validi i limiti di importo per singolo committente pari a euro 5 mila? Se sì, non possono essere superati in alcun modo?
I contributi INPS devono essere versati su tutto l'importo, o solo su quello eccedente euro 5 mila, percependo io anche un reddito da lavoro dipendente? E in che percentuale?
C'è un tetto massimo consentito di redditi totali da lavoro autonomo occasionale?

Grazie per l'aiuto.
 
- Si occorre considerare pero' l'eventuale divieto di concorrenza nei confronti del tuo datore.

- Si il limite dei 5000 euro x singolo committente e' quello. Se superato si ricade nella necessita' di passare a un contratto di collaborazione a progetto.

- Quando globalmente superi i 5000 euro di compensi occasionali scatta l'obbligo di iscrizione a Inps, e si paga sull'eccedente. L'aliquota applicabile, essendo gia dipendente e' "solo" del 10%

- non esiste un limite quantitativo globale x occasionali. Se hai buone prospettive cmq. valuta l'apertura della p. iva.
 
Scusa Marco, mi permetto di fare una piccola precisazione.
Una prestazione occasionale (art.2222 c.c.) può essere anche superiore a 5000 euro senza dover essere cococo a progetto in tal caso però occorre iscrizione alla gestione separata Inps.
Ciò che distingue l'occasionale non è quantum ma il come (non abituale e non professionale).
Ciao e buon lavoro
 
Per la verita' mi sento di insistere nell'affermare che un lavoro occasionale che supera i 5000 euro di compenso con un medesimo committente ricade nel co.co.pro. assimilabile a lavoratore dipendente.
Vds. art. 61 Decreto legislativo 276/2003 comma 2. ciao marco
 
Ciao Marco, ti ringrazio della risposta.
Effettivamente l'art. 61 del decrto d'attuativo della legge Biagi ha creato un po' di confusione in quanto sembra voler ridefinire il concetto di "prestazione occasionale" che in verità rimane quella del 2222 del C.C., mentre il Dlg 276/03 definisce l'ambito del lavoro occasionale solo per distinguerlo dal lavoro a progetto.
Ti segnalo Circ. Ministero del Lavoro n.1 del 8/01/2004 (distinzione tra cococo minima e lavoro occasionale ex art. 2222) e Circ. INPS n. 103/04.
La differenza sta nella "coordinazione, regolarità e sistematicità", per cui se ricevo anche 1000 euro ma sono in cococo minima mi iscrivo a inps anche se non supero il tetto dei 5000. Viceversa se non ho coordinazione ecc. mi iscrivo a inps solo se supero i 5000.
Quindi ai fini insp se supero i 5000 cococo e occasionale coincidono ma la natura del reddito rimane differente, mentre sotto i 5000 se sono cococo mini ho inps, se sono occasionale no.
Spero di essere stato chiaro (se rileggo mi confondo pure io!).
Ciao
 
Insomma vuoi dire che anche sotto i 5000 euro si puo' essre co.co.pro.; si risulta anche a me. Il busillis particolare sta nel fatto che se cmq. superi i 5000 euro con un committente, anche se le intenzioni di partenza erano di stare nell'occasionale, x il solo fatto di aver superato tale limite, automaticamente ricadi nel co.co.pro. ciao marco
 
Mi spiego meglio. Quello che intendo è:
1) Occasionali < 5000: senza inps
2) Occasionali > 5000: con inps
3) Cococo < 5000 sono le mini cococo (durata<30giorni): con inps
4) Cococo > 5000 sono le cococo a progetto: con inps
Ma non ritengo che una prestazione occasionale se è > di 5000 diventa cococo a progetto, rimangono cose diverse, sono solo simili come trattamento inps.
Le occasionali danno "redditi diversi" (art. 67 lett. l TUIR lavoro autonomo non abituale), le cococo danno "redditi assimilati a lavoro dipendente" (art. 50 lett. c-bis TUIR).
Ciao
 
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