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lavoro autonomo, consulenza e partita IVA

A

annalisa zambini

Ospite
Dopo un lungo periodo di pausa, per maternità etc.., di 5 anni, ho ripreso a lavorare come consulente informatico. Ho aperto partita IVA con codice attività 72602, come lavoratore autonomo per nuova attività, visto che avevo interrotto la mia attività precedente da piu' di 3 anni.
Le mie consulenze sono per supportare aziende di servizi che svolgono attività di consulenza presso aziende varie.

Ho un dubbio riguardo la recente legge Biagi.

Posso continuare ad esercitare la mia attività come lavoratore autonomo "privato", fatturando a mio nome, senza dover fare una società, o accordi per lavoro a progetto od altro considerando il fatto che superero' abbondantemente i 5000E come fatturato e i 30giorni di consulenza all'anno?

Grazie in anticipo

[%sig%]
 
credo proprio di sì. Altrimenti vorrebbe dire che la legge Biagi vieta l'esercizio della professione in forma autonoma.......
 
Se persiste di fatto una pluralità di clientela in relazione alla attività svolta, allora la tua attività è chiaramente professionale e non ha nessuna interferenza con la legge biagi. Se operi per un solo committente ci potrebbero essere delle interferenze fra la posizione formale (lav. autonomo) e di fatto (collaboratore o dipendente).
Ciao
 
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