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LA FINANZIARIA AGEVOLA LAVORO NERO: SOSPESI I CONTROLLI

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LA FINANZIARIA AGEVOLA LAVORO NERO: SOSPESI I CONTROLLI

Nonostante la stampa nazionale la trascuri o la ignori, la protesta dei funzionari del Ministero del lavoro si sta diffondendo sempre di più.
Dall'inizio del 2006 gli ispettori del lavoro rimangono, tranquilli, prevalentemente in ufficio come i più fortunati altri "impiegati".
Il motivo della protesta? Invece di ottenere un riconoscimento, atteso da anni, per i rischi, la finanziaria ha tolto anche l'indennizzo di 26 oppure 86 centesimi all'ora.
Tale indennizzo era l'unica "retribuzione" per le ore di viaggio, non retribuite come ore di lavoro.

I funzionari sono stanchi che lo stato mantenga l'irrisoria differenza di stipendio di un ingegnere, che se sbaglia va sotto processo, o di un ufficiale di polizia giudiziaria del Welfare, con quello di un usciere o di un dattilografo.
Come è possibile non considerare adeguatamente il rischio, il disagio e la professionalità di chi deve controllare gli ascensori, chi deve arrampicarsi sulle impalcature dei cantieri pericolosi, chi deve verificare se ci sono sostanze tossiche nell'ambiente di lavoro di minori e lavoratrici madri, chi viene aggredito da clandestini e lavoratori in nero, controllare macchinari e lavorare sempre con esigenze di alta professionalità non solo per la tutela altrui ma anche per evitare rischi penali personali?

A titolo di altro esempio, chi ha respirato amianto negli anni '90 ha avuto un indennizzo, poi abrogato, di 800 lire giornaliere tassate, per un totale di circa 10-20.000 lire all'anno.
Chi è andato sotto processo perchè dopo il controllo un lavoratore si è fatto male ha dovuto anche pagarsi l'avvocato.
Chi è stato aggredito da clandestini o lavoratori in nero (oppure ha avuto l'autovettura danneggiata) ha avuto parole di solidarietà dai colleghi, ma questo è un pò poco.

La protesta dei funzionari del Ministero del Lavoro, sottopagati e senza neppure un'assicurazione per i rischi che corrono, è messa sotto silenzio.
Ora questi funzionari hanno deciso di starsene in Ufficio e non uscire per i controlli; forse cominceranno a farlo con i mezzi pubblici quando verrà acquistato loro il biglietto ma limitatamente a dove questi mezzi possono arrivare.
Cosa succederà se la protesta si allargherà a chi deve controllare il grano estero cancerogeno, i volatili morti per influenza aviaria, le emissioni tossiche o l'acqua inquinata??
Distinti saluti

vedi anche
http://www.stato.rdbcub.it/ministeri/lavo/lavo_0062.html
http://www.stato.rdbcub.it/ministeri/lavo/lavo_0065.html
 
non voglio certo entrare in polemica con chi ha trascritto questo post e ritengo legittime alcune delle osservazioni.
vorrei, però, ribattere che i termini di rigore fin qui inseguiti dalla varie legislature si sono sempre scontrati con incancreniti atteggiamenti del settore pubblico. richiamo, per tutte, le nalisi fatte dalla ue sul rendimento pro-capite dei nostri dirigenti, funzionari, impiegati, commessi, uscieri dei nostri ministeri e, in generale, di tutti gli uffici pubblici o quasi.
il valore riscontrato è il più basso d'europa (considernado i vecchi 12 e tralasciando i nuovi ingressi non ancora minitorati). proporzionalemnte alla popolazione, al numero dei vari ministeri e degli uffici distaccati, abbiamo il maggior numero di dipendenti a cui fa riscontro la minor qualità del lavoro. motivi? tanti, ma in testa c'è l'assenteismo, vera e propria piaga del nostro paese.
con questo voglio dire che è sempre appagante vedere riconosciute le professionalità e l'impegno nel lavoro, am è anche vero che da quanto si dice e da quanto si sa, buttiamo al vento qualche milione di euro per gente che lavora 175 all'anno fornendo al cittadino/utente un servizio non consono agli stipendi, seppure (?)bassi che questi impiegati percepiscono.
saluti
 
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