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INVIM & Disastro!!!

D

davide

Ospite
<HTML>Aiuto! Aiuto! Aiuto!
I fatti:
A fine '92 mia madre, unica erede, riceve da suo padre una casa (in cui a tutt'oggi vive mia nonna) e un terreno adiacente in un paesino.
Vivendo in un'altra regione (con mio padre) e non capendone nulla (lei, mio padre ed io) in materia, affida tutta la pratica di successione a uno pseudo-commercialista, di quasi 80 anni (ma è ancora vivo, vegeto e in attività!), ex impiegato della cassa rurale del paesino, che cura - ufficiosamente - varie problematiche (dichiarazione redditi, consulenza finanziaria, richiesta pensioni, intermediazioni di terreni) a quelli che erano i suoi "clienti allo sportello" nella cassa rurale, quando vi lavorava (e vi ha lavorato tutta la vita). Mio nonno era tra questi.
Essendo quasi analfabeta e per averlo visto una vita "allo sportello", mio nonno si fida ciecamente e - negli anni '70, quando il tipo va in pensione dalla cassa rurale - decide di avvalersi dei suoi servizi per ogni occorrenza.
Mia madre, alla morte del padre, sapendo che quello era il "suo" commercialista, si rivolge a lui. All'ex-cassa rurale.
Nella dichiarazione di successione, presentata all'inizio del '93, il "commercialista" omette (?) di dichiarare il terreno adiacente.
L'acquisizione della proprietà del terreno adiacente risale al '71.
La casa, al '61.
Senza il terreno, il valore di quanto ereditato (la casa)è dichiarato nella misura di 200 milioni circa ('93).
Il terreno, però, all'epoca della morte, risultava già "edificabile" secondo il piano regolatore del Comune.
Non arriva mai nessun accertamento, dal '93 ad oggi (non ho idea del perché).
Passo indietro:
Io mi accorgo di recente che, da oltre 10 anni, arriva una imposta da un Consorzio di Bonifica (dice che trattasi di un ente di diritto pubblico istituito dopo la 1ma guerra mondiale..nn so) per un terreno intestato al defunto.
Siccome son ancora molto legato al ricordo del defunto, mi sembra di cattivo gusto non far correggere l'anagrafica.
Telefono e mi dicono che prendono i dati dal catasto.
Vado al catasto terreni (x la 1ma volta in vita mia, spero x l'ultima) e mi dicono che è strano perché sono aggiornati da anni.
Mi dicono che esiste la Conservatoria dei registri immobiliari.
Vado alla conservatoria dei registri immobiliari e vedo che una successione c'è stata (ma non vedo cosa riguarda).
Mi dicono di andare all'agenzia delle entrate.
Allora vado all'agenzia delle entrate e salta fuori che il terreno non è mai stato inserito nella dichiarazione di successione.
C'è da fare, mi dicono, un integrazione alla dichiarazione di successione (a cura di mia madre...attualmente più anziana, più povera e senza alcuna idea del problema).
Però, così facendo..cioè "integrando la successione", scatta l'Invim.
Scatta 'st'Invim su tutto. Anche sulla casetta.
La casetta nel paesino risale al '61, credo (acquistato il terreno e fatta costruire piano piano).
Il terreno, adiacente, edificabile alla morte del nonno (11/92), è stato acquistato (con una permuta tra terreni fra fratelli) nel '71.
Vedo che 'sta "invim" si calcola in modo un po' strano.
Tra le varie "regole" di 'sta "invim", c'è quella per cui l'importo aumenta, all'aumentare del...come si dice?.. "delta tempo"...cioè, del numero di anni trascorsi tra quando mio nonno ha acquisito la proprietà e quando è trapassato.
La casetta: dal '61 al '92.
Il terreno adiacente: dal '71 (non edificabile) al '92 (appena reso edificabile).
.......
All'agenzia delle entrate mi fanno "il favore" di farmi il calcolo di 'sta "invim" e salta fuori un importo che mia madre - se lo sa - si suicida.
Meglio: deve vender la casetta (il terreno non puo' - dice - perché è ancora del defunto, ufficialmente).
Ma dentro c'è mia nonna di 90 anni, ancora in buona salute.
.....
Poi, all'agenzia delle entrate, mi fanno un discorso che non ho capito bene.... che se mia madre avesse integrato la successione "entro il 30/11/02", dichiarando il terreno (con una integrazione di dichiarazione di successione), attribuendo al terreno un qualsiasi valore (anche 1 milione.... nonostante il fatto che il Comune attribuisca un valore di mercato - che, x me, è assurdo!!! - x il fatto che è "edificabile"....ma il piano regolatore, dice, puo' anche cambiare fra 2 anni e il terreno puo' tornare agricolo...cosa che, fra l'altro, più si addice alla realtà dei fatti)....insomma: 'sto valore, aumentato del 25%, sarebbe stato tassato poche centinaia di mila lire...non scattava 'st' invim su tutto...etc.etc...
....
Io non ci capisco quasi nulla. Di solito mi regolo a logica, ma vedo che col fisco la logica non c'entra molto.
Quello che non capisco è:
- a parte che mia madre non sapeva nulla ed era convinta dal '92 che 'sto terreno (800 mq.) fosse suo;
- a parte che non capisco perché il "commercialista" (che sapeva bene del terreno) non l'abbia inserito nella successione;
- a parte che non capisco perché "oggi" il Comune "decide" che il terreno sia edificabile...ti fa pagar l'ici maggiorata (anche se mia madre non sapeva che era un ici anche su un terreno "edificabile"...gli arriva un importo unico dal '93...a suo nome...onnicomprensivo...e pensava che fosse su casa e terreno a fianco, edificabile o non edificabile che fosse) ...e non hai nessuna garanzia che, dicono al Comune, "domani", magari, lo espropriano x farne un giardinetto comunale (m'han spiegato);
- poi uno si presenta spontaneamente all'agenzia delle entrate, in buona fede...e, praticamente, gli dicono che deve far un mutuo x un qualcosa successo 11 anni fa...x un qualcosa iniziato 40 e 30 anni fa.....ma che se lo faceva 45 gg. fa, pagava 2-300mila lire tra tutto....
.................
Poi non ho capito se dire a mia madre (che, x ora, sa solo che il terreno non è "ufficialmente" suo.. - e già è sotto choc anafilattico x questo..- ...semplicemente sa che, affinché risulti "suo, deve integrare la successione....ma non sa nemmeno che cosa sia questa "invim" e, soprattutto, che - se la paga x regolarizzare la proprietà del terreno - deve prima vender la casetta...e, dopo, anche il terreno) ....dicevo..poi non ho capito se dire a mia madre che - adesso che sono andato, casualmente (tutto è partito da 'sto consorzio di bonifica), a verificar le cose all'agenzia delle entrate - è obbligatorio che presenti al + presto una integrazione di successione (e, quindi, a breve trovarsi obbligata a pagare uno "sbrago" di Invim...che fra l'altro, m'han detto, non è neppure rateizzabile...x cui: o vendere casa o fare mutuo!!!) oppure se è meglio non presentare ancora 'st'integrazione di successione e aspettare.
Un amico m'ha parlato di "usucapione". (?)
Un altro m'ha detto di aspettare un altro "condono" come quello recente (v. "entro 30/11/02").
Un altro, che si puo' ancora fare entro il 16/03/03...o che posson prorogare i termini del 30/11/02....
Un altro m'ha detto: adesso che glielo hai detto all'agenzia delle entrate, se tua madre non presenta subito l'integrazione, le arriva subito l'accertamento...
.................
Scusate x la lunga lettera...ma
E' il disastro!
Il dissesto!

1000 grazie x ogni eventuale consiglio, suggerimento e indicazione.</HTML>
 
L

Loyistis

Ospite
<HTML>l'invim è stata soppressa il 31 dicembre del 1992

La nonna dovrebbe aver ereditato il 100% dell'usufrutto della casa per effetto del "diritto di abitazione"

mi sembra di ricordare che l'invim eventualmente dovuta relativa alla prima abitazione è ridotta alla metà.


l'invim è andata in prescrizione il 31 dicembre 2001

l'ufficio imposte correttamente ti ha comunicato che devi presentare una dichiarazione integrativa di successione al fine di poter effettuare poi le volture catastali.


se il terreno era edificabile o no alla data del decesso lo puoi desumere da un certificato storico di destinazione urbanistica.

ricordati che le aree edificabili nel momento in cui le vendi sono tassate. (prezzo di vendita - costo di acquisto)

Per non aggiungermi alla lista degli "amici"

Ti consiglio di rivolgerti ad un professionista in materia tributaria (magari giovane) il quale dopo aver analizzato in dettaglio la tua problematica te la potrà risolvere al meglio.</HTML>
 
D

davide

Ospite
<HTML>Grazie x la tua gentilissima risposta, Loystis
Non so se hai tempo e modo x darmi gentilmente un'altra delucidazione (mi sono cmq rivolto a un commercialista un po' più "giovane" dell'ex-cassa rurale...mi deve far sapere in 'sti giorni).
La delucidazione che ti chiederei gentilmente è la seguente:
- la nonna fece un verbale di rinunzia all'eredità e così mia madre risultò "erede universale" (la nonna, cmq, credo che abbia come minimo il diritto di abitazione a vita...non so se coincide con l'usufrutto a vita);
- x mia nonna, casetta e attiguo terreno (quello x il quale non fu fatta la successione), sono indubbiamente la 1ma abitazione;
- il terreno, effettivamente, era edificabile alla data del decesso (ho visto il certificato storico di destinazione urbanistica);
Ora:
all'agenzia entrate m'han detto che mia madre - se presenta un dichiarazione di successione integrativa ove sia incluso il terreno (x poter poi fare la voltura al catasto) - allora deve anche presentare 2 "dichiarazioni Invim", una relativa all'abitazione (oggetto della successione originaria, presentata a inizio '93) e una relativa al terreno (omesso all'epoca e, cmq, all'epoca "edificabile").
Il calcolo dell'imposta Invima che ci sarebbe da pagare in tal caso, è impressionante (in termini finanziari e, cmq, x le tasche di mia madre).
Tu scrivi: "...l'invim è andata in prescrizione il 31 dicembre 2001" !
Domanda: questo significa che mia madre - se presenta l'integrazione della successione (relativa al terreno attiguo, all'epoca e a tuttoggi edificabile) - NON deve più l'Invim???
....
Il problema è tutto lì.
[ Stiam parlando di qualche decina di milioni di vecchie lire, se deve pagare 'st'invim :-( ]

.....
Grazie di cuore se puoi rispondermi.</HTML>
 
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