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Intressi mutuo abitazione principale

M

Marco

Ospite
<HTML>Ai fini della detrazione interessi mutuo.
Ho acquistato nel marzo 2001 al 50% con mia moglie 1^ casa ed abbiamo stipulato un mutuo.
Nessuno dei due ha trasferito la residenza (continuiamo ad averla in altro indirizzo ma nello stesso comune).
Poichè noi abitiamo effettivamente nella nuova casa acquistata, pur non avendo variato la residenza anagrafica al Comune, questa è da considerarsi abitazione principale ??? e quindi possiamo detrarre il 19% degli interessi del mutuo ???.
Grazie
Saluti
Marco</HTML>
 
P

paolo mi

Ospite
<HTML>per abitazione principale si intende il luogo ove la famiglia ha fissato la propria dimora. La residenza anagrafica solitamente coincide con la dimora familiare ma ha forza di prova "juris tantum", ossia non ha valore assoluto e pertanto può essere superata.
Il contribuente può dimostrare che nel 2001 la propria dimora ha avuto luogo nella nuova abitazione attraverso un'autocertificazione (legge Bassanini). In ogni caso, è consigliabile accumulare attestati di prova (bollette luce, telefoniche, fatture o ric. fiscali di artigiani arredatori, corrispondenze ricevute da pubblica amministrazione ecc.) che suffraghino l'autocertificazione.
L'autocertificazione va redatta in carta libera e conservata per tutto il periodo in cui è possibile per l'Erario effettuare l'accertamento.</HTML>
 
M

mario

Ospite
<HTML>non e' che e' + semplice per il fisco, facendo un controllo alla anagrafe, non riconoscere il requisito (sia per l'imposta di registro, che per gli interessi passivi) e quindi fare un accertamento al contribuente?
io penso di si, anche se sono d'accordo con te che si puo' provare tale requisito, ma e' sempre il contribuente, su richiesta del fisco a doverlo fare, hai sentanze in merito? sai a volte il fisco fa "lo stupido" facendo finta di non capire!.
grazie.</HTML>
 
V

vincenzo

Ospite
<HTML>porto alla vostra attenzione un caso simile: l'abitazione è a tutti gli effetti quella principale, con la differenza che io sono intestatario del mutuo mentre mia moglie proprietaria al 100 % dell'immobile acquistato in parte con denaro contante (di mia moglie) ed in parte con il mutuo da me stipulato? (Nella stipula del mutuo mia moglie è intervenuta come datrice di ipoteca).
Posso detrarre gli interessi o almeno parte di questi? Se non è possibile posso comunque sollevare un caso, aprendo un contenzioso, in maniera tale da estendere l'agevolazione anche a questo tipo di situazione in cui formalmente manca il presupposto di proprietà ma di fatto è un caso assimilabile a quello in cui proprietario e intestatario di mutuo coincidono?

Grazie
Vincenzo</HTML>
 
V

vincenzo

Ospite
<HTML>porto alla vostra attenzione un caso simile: l'abitazione è a tutti gli effetti quella principale, con la differenza che io sono intestatario del mutuo mentre mia moglie proprietaria al 100 % dell'immobile acquistato in parte con denaro contante (di mia moglie) ed in parte con il mutuo da me stipulato? (Nella stipula del mutuo mia moglie è intervenuta come datrice di ipoteca).
Posso detrarre gli interessi o almeno parte di questi? Se non è possibile posso comunque sollevare un caso, aprendo un contenzioso, in maniera tale da estendere l'agevolazione anche a questo tipo di situazione in cui formalmente manca il presupposto di proprietà ma di fatto è un caso assimilabile a quello in cui proprietario e intestatario di mutuo coincidono?

Grazie
Vincenzo</HTML>
 
V

vincenzo

Ospite
<HTML>porto alla vostra attenzione un caso simile: l'abitazione è a tutti gli effetti quella principale, con la differenza che io sono intestatario del mutuo mentre mia moglie proprietaria al 100 % dell'immobile acquistato in parte con denaro contante (di mia moglie) ed in parte con il mutuo da me stipulato? (Nella stipula del mutuo mia moglie è intervenuta come datrice di ipoteca).
Posso detrarre gli interessi o almeno parte di questi? Se non è possibile posso comunque sollevare un caso, aprendo un contenzioso, in maniera tale da estendere l'agevolazione anche a questo tipo di situazione in cui formalmente manca il presupposto di proprietà ma di fatto è un caso assimilabile a quello in cui proprietario e intestatario di mutuo coincidono?

Grazie
Vincenzo</HTML>
 
P

paolo mi

Ospite
<HTML> caro Mario, la definizione di dimora per beneficiare delle agevolazioni di cui parlava Marco, viene fornita dalle istruzioni al modello unico.
A conferma puoi leggere un articolo recentissimo, apparso sul n. 17 di Settimana Fiscale, relativo agli interessi su mutui ipotecari, firmato da Mario Jannaccone (pag. 17), il quale a sua volta esprime la validità dell'autocertificazione.
Riguardo all'autocertificazione, va sottolineato che questa deve essere assunta dagli organi dello Stato come veritiera e pertanto il funzionario incaricato deve darvi esecuzione, salvo prova contraria.
E' pertanto l'ente pubblico a dover dimostrare il contrario. Non può affermare:"non ci credo" o far finta di non capire, senza provare la mendacità della dichiarazione.
Tuttavia come dicevo, è bene dotarsi di mezzi di prova quali bollette telefoniche ecc. per dar maggior vigore all'affermazione in caso di approfondimento da parte degli accertatori.
Diversa è invece la fattispecie per beneficiare delle agevolazioni per l'acquisto dell'abitazione principale (imposta di registro, iva ecc.). In questo caso la norma parla espressamente di residenza. Vedi istruzioni unico 2002, all'appendice, voce "acquisto prima casa"</HTML>
 
P

paolo mi

Ospite
<HTML>Caro Vincenzo, perché possa esservi possibilità di detrazione è necessario che l'immobile sia intestato (anche sotto forma di diritto reale -es. usufrutto-) al mutuatario.
In base alle norme attuali ritengo che, riguardo al caso da Te esposto, non sia possibile procedere a deduzione.

Sull'opportunità di sollevare un contenzioso Ti consiglio di valutare il costo ed il rischio di sopportare le spese in caso di soccombenza.

In ogni caso potrebbe essere quello del contenzioso un veicolo utile per invocare l'intervento della Corte Costituzionale, ed il modo meno oneroso potrebbe essere quello di richiedere il rimborso della maggiore imposta versata: di fronte al diniego da parte dell'ufficio si propone ricorso ed in sede contenziosa si chiede che la CP sollevi l'eccezione di incostituzionalità.</HTML>
 
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