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interessi su mutuo per prima casa

L

lanfranco olmeda

Ospite
<HTML>Ho avuto modo di notare che quest'anno in caso di mutui ipotecari per l'abitazione principale cointestati ad entrambi i coniugi, i relativi interessi passivi (nella misura massima di LiT 7.000.000) possono essere portati in detrazione da uno solo dei due coniugi se l'altro risulta a carico del primo.
Sono vedovo e ho acquistato nel 2000 una casa, adibita a residenza principale, in comproprietà con i miei figli che vivono con me e sono a mio carico.
Il mutuo è stato acceso in parti uguali a nome mio e dei miei due figli.
A similitudine di quanto avviene in caso di mutui cointestati ad entrambi i coniugi, posso portare a detrazione l'intera quota degli interessi passivi (LIT 7.000.000) o sono tenuto a detrarre solo la quota parte a mio carico?
Ho rivolto la domanda a alcuni consulenti finanziari ma sino ad ora senza esito.
Grazie e distinti saluti</HTML>
 
F

franca

Ospite
<HTML>le istruzioni al 730/2002 specificano che è ammessa in detrazione la quota del coniuge fisclamente a carico in caso di mutuo cointestato e l'elenco delle spese che è possibile detrarre se sostenute nell'interesse di familiari a carico non è cambiato rispetto allo scorso anno. Quindi mi permetto di dirti che nel tuo caso potrai detrarre solo la tua quota, il fisco non ammette similitudini !

( spero che i consulenti finanziari a cui ti sei rivolto siano daccordo con la mia risposta ! )</HTML>
 
A

athos

Ospite
<HTML>i consulenti finanziari alias agenzie di intermediazione non capiscono assolutamente nulla in materia fiscale....

caso pratico.....


è prassi comune rogitare un atto di compravendita ad un prezzo leggermente superiore alla famosa forumuletta
rendita catastale x 105

nessuno dice al cliente che se "rogita" ad un valore di 50.000 € e stipula un mutuo prima abitazione per 100.000 € il fisco oltre alla possibilità remota di accertare il valore gli disconosce gli interessi detraibili la quota eccedente i 50.000 €

nessuno dice al cliente che quando c'è una problematica INVIM è possibile dichiarare in atto un doppio valore uno ai fini INVIM (valore dell'immobile al 1991 = rendita catastale * 100) e uno di compravendita....

nessuno dice al venditore che gli immobili provenienti da successione o da sempre adibiti a prima casa anche se venduti prima dei 5 anni non è tassata la plusvalenza...

Il fatto + grave è che i notai stanno al gioco...e questo non dovrebbe succedere...</HTML>
 
L

lanfranco olmeda

Ospite
<HTML>Ti ringrazio per le dritte, anche se la tua risposta non è attinente al problema che avevo posto.</HTML>
 
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