DarioMaira
Utente
Buongiorno, sono qui a chiedere aiuto per come comportarmi per la situazione venuta a crearsi.
Abito in un condominio di 8 condomini amministrato da un amministratore. Nel 2023 decido di montare i pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale, sicuro che la legge lo permette visto che con le nuove disposizioni era diventata edilizia privata, naturalmente rispettando la ripartizione equa dei mq del tetto e l’esposizione pensando di montare una parte d’impianto sulla parte favorevole e una sulla parte sfavorevole. Lasciando a tutti gli altri stessi mq e stessa possibilità.
Pensando che fosse stata una cosa semplice vista la liberalizzazione dei tetti che promette la legge, ma non è così però.
Avevo fatto già da tempo comunicazione con pec all’amministratore (24-11-2023) dicendo che avrei operato per montare il mio impianto fotovoltaico su tetto condominiale ad uso privato rispettando pari opportunità agli altri.
Mi prodigo a cercare la ditta per realizzare il tutto e il 17/10/2024 stipulo un contratto con una ditta installatrice.
Faccio mandare il progetto di come verrà montato l’impianto della ditta da me incaricata in data 24/11/2024). Chiedo per maggiore trasparenza nei confronti degli altri condomini ed essere corretto di fare una assemblea condominiale dove si illustrava il tutto come doveva essere fatto, prima assemblea in data 10/12/2024 andata, si decide di rinviare.
Nel frattempo i pannelli sono stati ordinati e pagati per il 70%. Siamo già arrivati a fine Dicembre 2024.
Seconda convocazione assemblea in data 26/02/2025 un condominio (Ing elettrico) pone la problematica dell’obbligatorietà di installare la linea vita molto probabilmente su tutto il tetto e di creare una apertura una porta finestra nel torrino vano scala per accesso al tetto, vista la legge regionale siciliana DA 01754-12 Legge regione sicilia e Circ. 1304-13 Assessorato Salute, si fanno varie proposte per la divisione dei costi per la realizzazione ma non si arriva a nessuna decisione e si decide di rinviare, propone altresì una nuova disposizione degli spazi del tetto diversa da come intendevo montarli io e viene approvata da tutto il resto dei condomini posticipando a nuova riunione per il sorteggio degli spazi.
Ci si era lasciati dicendo che ci si riuniva in privata sede per fare le discussioni in merito e arrivare ad una conclusione definitiva, cosa mai avvenuta. In data 08/03/2025 visto il silenzio ai miei stimoli nella chat condominiale di WP e nessun riscontro. Faccio una comunicazione pec all’amministratore di convocare entro 30 giorni un’assemblea condominiale e che in mancanza di accordo procederò ad installare l’impianto fotovoltaico.
Altra convocazione fatta il 29 marzo 2025 in maniera molto fredda e distanti tutti gli altri condomini sentiti forse offesi dalla mia comunicazione precedente fatta. Avevano fatto loro una comunicazione all’amministratore in data 18/03/2025 via pec dove in breve riassumendo mi autorizzano con testuali parole “a installare l’impianto secondo la regola d’arte in conformità a tutte norme e leggi vigenti e in particolar modo al Decreto dell’assessorato regionale della salute n 1754 del 05/09/2012 e alla Circolare 1304 dell’assessorato regionale della Salute del 23/07/2013. Tutte le spese necessarie per l’installazione, la manutenzione e la successiva rimozione/sostituzione dell’impianto fotovoltaico, nonché gli oneri derivanti da presentazione e/o comunicazione e/o autorizzazione di pratiche agli organi competenti dovranno essere a carico mio”
Durante l’assemblea viene fatto il sorteggio e mi viene assegnato uno spazio e porzione del tetto secondo la divisione che era stata approvata. Nessun’altra comunicazione rilevante viene scritta.
Andando ora ai miei dubbi sulla prosecuzione della faccenda:
Dopo ciò ho posto il problema alla ditta che avevo assunto per i lavori d'installazione e mi viene detto che la linea vita che mi avevano proposto non va bene perché era una linea vita provvisoria costo 1500€.
Mi provvedo io a cercare una ditta a realizzare la linea vita dopo varie situazioni scopro che bisogna realizzarla per tutto il tetto e non solo la parte interessata al mio impianto fotovoltaico, perché il Comune avrebbe bocciato la pratica. Mi prodigo a cercare preventivi di cui uno fatto dalla stessa ditta di installazione impianto. Ad oggi ancora attendo dei preventivi.
Le mie domande e dubbi sono:
1- Dovrò fare altra assemblea per ricevere autorizzazione ad aprire la porta finestra su parti comuni per accesso al tetto?
2- Devo obbligatoriamente installare la linea vita su tutto il tetto?
3- Il costo verrà pagato da me per detti lavori ma per usufruire delle agevolazioni fiscali (50%) devo ricevere comunicazione/autorizzazione dagli altri condomini?
4- Devo fare il pagamento alle varie ditte muratore, serramentista, installatore linea vita naturalmente con bonifico parlante dal mio conto corrente? Con quali specifiche categoria lavori ristrutturazione o risparmio energetico? causali o codice fiscale metto? Ci sono 3 codici fiscali, codice fiscale emittente fattura, beneficiario detrazione, dati amministratore, quale quello dell’amministratore o del condominio, quale causale? O dal conto corrente del condominio? E lo fa l’amministratore ma io devo versare i soldi miei nel conto corrente del condominio?
5- Visto che i lavori vengono pagati da me su parti comuni naturalmente non sono io il proprietario della cosa? Ma un domani quando verrà l’esigenza di altri condomini di usufruire della linea vita per lavori al tetto o per installazione di pannelli fotovoltaici o per lavori di manutenzione all’antenna condominiale presente sul tetto. Posso chiedere il rimborso della somma pagata in fattura e relativi interessi legali e successivi costi di manutenzione come da sentenza o come spiegato su questi articoli dove parla di installazione su parti comuni di un ascensore. Articolo 1 Articolo 2
Grazie anticipatamente per le eventuali risposte e chiarimenti ai miei dubbi. Cordialmente Dario
Abito in un condominio di 8 condomini amministrato da un amministratore. Nel 2023 decido di montare i pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale, sicuro che la legge lo permette visto che con le nuove disposizioni era diventata edilizia privata, naturalmente rispettando la ripartizione equa dei mq del tetto e l’esposizione pensando di montare una parte d’impianto sulla parte favorevole e una sulla parte sfavorevole. Lasciando a tutti gli altri stessi mq e stessa possibilità.
Pensando che fosse stata una cosa semplice vista la liberalizzazione dei tetti che promette la legge, ma non è così però.
Avevo fatto già da tempo comunicazione con pec all’amministratore (24-11-2023) dicendo che avrei operato per montare il mio impianto fotovoltaico su tetto condominiale ad uso privato rispettando pari opportunità agli altri.
Mi prodigo a cercare la ditta per realizzare il tutto e il 17/10/2024 stipulo un contratto con una ditta installatrice.
Faccio mandare il progetto di come verrà montato l’impianto della ditta da me incaricata in data 24/11/2024). Chiedo per maggiore trasparenza nei confronti degli altri condomini ed essere corretto di fare una assemblea condominiale dove si illustrava il tutto come doveva essere fatto, prima assemblea in data 10/12/2024 andata, si decide di rinviare.
Nel frattempo i pannelli sono stati ordinati e pagati per il 70%. Siamo già arrivati a fine Dicembre 2024.
Seconda convocazione assemblea in data 26/02/2025 un condominio (Ing elettrico) pone la problematica dell’obbligatorietà di installare la linea vita molto probabilmente su tutto il tetto e di creare una apertura una porta finestra nel torrino vano scala per accesso al tetto, vista la legge regionale siciliana DA 01754-12 Legge regione sicilia e Circ. 1304-13 Assessorato Salute, si fanno varie proposte per la divisione dei costi per la realizzazione ma non si arriva a nessuna decisione e si decide di rinviare, propone altresì una nuova disposizione degli spazi del tetto diversa da come intendevo montarli io e viene approvata da tutto il resto dei condomini posticipando a nuova riunione per il sorteggio degli spazi.
Ci si era lasciati dicendo che ci si riuniva in privata sede per fare le discussioni in merito e arrivare ad una conclusione definitiva, cosa mai avvenuta. In data 08/03/2025 visto il silenzio ai miei stimoli nella chat condominiale di WP e nessun riscontro. Faccio una comunicazione pec all’amministratore di convocare entro 30 giorni un’assemblea condominiale e che in mancanza di accordo procederò ad installare l’impianto fotovoltaico.
Altra convocazione fatta il 29 marzo 2025 in maniera molto fredda e distanti tutti gli altri condomini sentiti forse offesi dalla mia comunicazione precedente fatta. Avevano fatto loro una comunicazione all’amministratore in data 18/03/2025 via pec dove in breve riassumendo mi autorizzano con testuali parole “a installare l’impianto secondo la regola d’arte in conformità a tutte norme e leggi vigenti e in particolar modo al Decreto dell’assessorato regionale della salute n 1754 del 05/09/2012 e alla Circolare 1304 dell’assessorato regionale della Salute del 23/07/2013. Tutte le spese necessarie per l’installazione, la manutenzione e la successiva rimozione/sostituzione dell’impianto fotovoltaico, nonché gli oneri derivanti da presentazione e/o comunicazione e/o autorizzazione di pratiche agli organi competenti dovranno essere a carico mio”
Durante l’assemblea viene fatto il sorteggio e mi viene assegnato uno spazio e porzione del tetto secondo la divisione che era stata approvata. Nessun’altra comunicazione rilevante viene scritta.
Andando ora ai miei dubbi sulla prosecuzione della faccenda:
Dopo ciò ho posto il problema alla ditta che avevo assunto per i lavori d'installazione e mi viene detto che la linea vita che mi avevano proposto non va bene perché era una linea vita provvisoria costo 1500€.
Mi provvedo io a cercare una ditta a realizzare la linea vita dopo varie situazioni scopro che bisogna realizzarla per tutto il tetto e non solo la parte interessata al mio impianto fotovoltaico, perché il Comune avrebbe bocciato la pratica. Mi prodigo a cercare preventivi di cui uno fatto dalla stessa ditta di installazione impianto. Ad oggi ancora attendo dei preventivi.
Le mie domande e dubbi sono:
1- Dovrò fare altra assemblea per ricevere autorizzazione ad aprire la porta finestra su parti comuni per accesso al tetto?
2- Devo obbligatoriamente installare la linea vita su tutto il tetto?
3- Il costo verrà pagato da me per detti lavori ma per usufruire delle agevolazioni fiscali (50%) devo ricevere comunicazione/autorizzazione dagli altri condomini?
4- Devo fare il pagamento alle varie ditte muratore, serramentista, installatore linea vita naturalmente con bonifico parlante dal mio conto corrente? Con quali specifiche categoria lavori ristrutturazione o risparmio energetico? causali o codice fiscale metto? Ci sono 3 codici fiscali, codice fiscale emittente fattura, beneficiario detrazione, dati amministratore, quale quello dell’amministratore o del condominio, quale causale? O dal conto corrente del condominio? E lo fa l’amministratore ma io devo versare i soldi miei nel conto corrente del condominio?
5- Visto che i lavori vengono pagati da me su parti comuni naturalmente non sono io il proprietario della cosa? Ma un domani quando verrà l’esigenza di altri condomini di usufruire della linea vita per lavori al tetto o per installazione di pannelli fotovoltaici o per lavori di manutenzione all’antenna condominiale presente sul tetto. Posso chiedere il rimborso della somma pagata in fattura e relativi interessi legali e successivi costi di manutenzione come da sentenza o come spiegato su questi articoli dove parla di installazione su parti comuni di un ascensore. Articolo 1 Articolo 2
Grazie anticipatamente per le eventuali risposte e chiarimenti ai miei dubbi. Cordialmente Dario