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Ingiunzione di Pagamento

Buongiorno a tutti.
Ho ricevuto un decreto ingiuntivo di € 2400,00 circa, a fronte di un mancato pagamento di fatture arretrate di € 1200,00.
Mi sono accordato con la parte creditrice per il pagamento di € 2000,00 totali.
Ora mi chiedo se è giusto che io riceva un documento fiscale che attesti il mio pagamento per la sola parte eccedente e cioè di € 800,00 (€ 2000,00 - € 1200,00 di fatture già ricevute)?
L'avvocato della parte creditrice sostiene che il decreto ingiuntivo nelle mie mani è già un documento fiscale, è corretto?
Grazie a chi vorrà rispondermi
 
si certo, ma il legale ha emesso fatture alla parte creditrice e non a me, quindi io come giustifico gli € 800,00 in più in uscita?
 
Secondo me ci dovrebbe essere un atto transattivo nel quale il creditore accetta il pagamento di € 2.000 a chiusura della posizione creditoria.
Sulla base di quanto indicato nell'atto transattivo, ti chiudi il mastro del fornitore per i 1.200 euro e rilevi direttamente a costo i restanti 800 euro, avendo come pezza giustificativa l'atto transattivo.
Ciò che sostiene l'avvocato a mio avviso è errato poiché è l'atto transattivo che ti permette di rilevare direttamente il costo e non il decreto ingiuntivo, che tra l'altro non è un documento fiscale.
Saluti.
 
Grazie Rocco per la tua risposta, ma mi occorrerebbe avere una risposta certa. Non posso andare da un legale e dirgli che è un parere.
Io ho uno scambio di email pec tra me e il legale della parte creditrice in cui la medesima accetta la mia proposta a stralcio di € 2000,00.
Vale come atto transattivo o serve qualcosa di specifico?
Ma soprattutto, l'atto transattivo è valido ai fini fiscali al fine di giustificare in dichiarazione dei redditi un maggior esborso rispetto a fatture detenute?
 
Grazie Gianni, dalla lettura si evince dunque che l'ingiunzione dovrebbe valere come documento attestante le maggiori uscite.
Ora però si pone un nuovo problema:
L'ingiunzione reca una cifra di € 2400,00, mentre io con un saldo a stralcio in accordo con la parte creditrice ne ho sborsati € 2000,00.
In questo caso, andrei a dedurre una cifra maggiore di quanto realmente uscito.
 
Ultima modifica:
Buongiorno Daniele/Rocco: vi segnalo il seguente articolo
http://www.ecnews.it/il-trattamento-contabile-del-rimborso-delle-spese-legali/

Ciao - Gianni

L'articolo non coglie appieno la questione di cui si discute.
Qui la problematica è che si è raggiunto un accordo ed è giusta l'osservazione di danielerossi.
Pertanto (e rispondo anche a danielerossi) a mio avviso andrebbe redatto tra le parti un atto transattivo, e firmato, che potranno decidere anche di scambiarsi tramite pec. E' tale atto che costituisce il documento legittimante la deduzione del costo di 800 euro.
Saluti.
 
L'articolo non coglie appieno la questione di cui si discute.
Qui la problematica è che si è raggiunto un accordo ed è giusta l'osservazione di danielerossi.
Pertanto (e rispondo anche a danielerossi) a mio avviso andrebbe redatto tra le parti un atto transattivo, e firmato, che potranno decidere anche di scambiarsi tramite pec. E' tale atto che costituisce il documento legittimante la deduzione del costo di 800 euro.
Saluti.

Concordo con Rocco (che saluto) - il mio intervento verteva sul fatto che la parte soccombente non può pretendere fattura dal fornitore per le spese... con l'accordo transattivo tutto si sistema.
Ciao - Gianni
 
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