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Informazione su Successione con Donazione fatta in vita

Ciuffo75

Utente
Buon giorno a tutti,

volevo chiedere alcune informazioni per farmi un'idea di come muovermi prima di andare da un Notaio o un Avvocato per la successione di mia Madre, deceduta a fine agosto.

La Mamma era divorziata, con soli 2 figli in vita (io e mio fratello, entrambi con figli).
Aveva anche una sorella che però non vedeva da decenni.

Nel 1991 o 1992 (devo controllare le carte), mia madre e mio padre donarono a me e mio fratello (1/2 ciascuno) l'appartamento di residenza che avevano in cointestazione pari quota.
I miei genitori si separarono 7/8 anni dopo, con sentenza di divorzio solo 17 anni fa.

Nel 2004 ho acquistato da mio fratello la sua quota di 1/2 dell'appartamento di residenza, pagandogli la quota di prezzo con normale compravendita, e divenendo di fatto l'unico proprietario al 100%, ma lasciandolo in utilizzo gratuito a mia madre fino negli anni, fino al suo decesso, anche una volta che mi sono sposato.

Al decesso di mio padre avvenuto 14 anni fa, io e mio fratello abbiamo accettato l'eredità con successione legittima, così com'era, quindi senza alcun impatto sulla donazione ricevuta.

Oggi siamo a valutare la successione di mia madre.
In eredità non c'è praticamente nulla, solo debiti, mia madre non aveva altre proprietà rilevanti, le giacenze sul conto sono minime, ma aveva in essere un prestito con un debito residuo ben maggiore e non assicurato.
La ns intenzione iniziale quindi era di rinunciare all'eredità.

Purtroppo abbiamo richiesto una visura catastale, in quanto abbiamo saputo che potrebbero risultare ancora dei terreni ad uso boschivo a suo nome, ricevuti a sua volta in eredità.
Dopo la vendita di una casa rurale ricevuta in eredità, mia madre aveva rifatto la dichiarazione IMU e sembra che non fosse tenuta a non pagare nulla, infatti non risultano pagamenti in tal senso eseguiti negli ultimi anni.

Stavamo valutando come procedere a seconda se effettivamente risulta ancora qualcosa a suo nome a livello catastale.
Se non risultasse nulla ovviamente faremmo una dichiarazione di esonero per evitare gli oneri della successione.

Ma se invece risultasse ancora qualcosa a lei intestato, anche se di importo nullo a livello catastale, dovremmo fare la successione, e quindi opteremmo per un atto di rinuncia in successione per non accollarci il prestito.

Mi chiedo però che impatti avrebbe tale rinuncia sull'immobile oggi a me intestato.
La rinuncia è retroattiva sulle donazioni per un termine indefinito, oppure no.
Ma siccome gli unici eredi siamo io e mio fratello, a cui fu fatta la donazione, e siccome quota della donazione (la parte di mio padre) è stata confermata nella precedente successione, e che io ho regolarmente acquistato e regolato la quota di mio fratello, potrei cmq avere ripercussioni?
Nel caso di rinuncia da parte mia e di mio fratello, mia zia (la sorella di mia madre) potrebbe aver pretese in merito?
I nipoti (i ns figli) potrebbero essere interessati dalla rinuncia?

Inoltre chiedo se è possibile fare una successione in cui solo uno dei due eredi rinuncia e l'altro invece accetta l'eredità.

La soluzione di una Successione con beneficio d'inventario, mi terrebbe indenne da eventuali impatti negativi dei punti precedenti?

Infine un'ultima domanda: se il valore catastale dei terreni a nome di mia madre fosse di fatto nullo, è cmq obbligatoria la successione? per fare la voltura catastale eccetera.. nonostante non ci si avvicini neppure ai 100.000€ di attività, anzi siamo in passivo?

Ringrazio anticipatamente per l'aiuto.
 
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