evenflow71
Utente
Buongiorno, sono nuovo e ringrazio per l'accoglienza in qs. forum.
Chiedo aiuto sul seguente quesito relativo a normativa IMU 2013 e 2014.
Sono proprietario di un unico appartamento in Italia, per il quale nel 2012 e nel 2013 non ho pagato IMU in quanto prima casa ed in quanto l'ammontare dovuto risultante dal calcolo IMU al netto della detrazione di 200 euro + 50 euro per figlia minore era comunque nullo.
Da circa 2 anni sono inoltre trasferito all'estero dalla mia società italiana (stipendio lav dipendente percepito in italia e quindi soggetto a tassazione italiana inps, irpef et.c), dove vivo ovviamente in affitto.
Non sono iscritto all'AIRE, sono quindi tuttora residente fiscalmente e risulto domiciliato in Italia presso la mia abitazione.
Ora, capisco che da Dicembre 2013 i requisiti per l'esenzione IMU prima casa richiedono che siano soddisfatte entrambe le due condizioni di residenza fiscale presso la propria abitazione e che questa sia la dimora abituale, cioè dove si abita permamentemente.
E' possibile che il comune di residenza questioni che la seconda condizione non è rispettata visto che di fatto per la maggior parte dell'anno nè io nè la mia famiglia siamo fisicamente presenti e quindi io non abbia diritto alle agevolazioni prima casa, in particolare in ambito IMU? Sarebbe grottesco ma effettivamente drammatico per le conseguenze visto che l'appartamento sarebbe quindi considerato "seconda" casa ai fini applicazione IMU, perdita agevolazione fiscale sull'acquisto etc.
Grazie anticipatamente per le risposte ed i consigli in merito.
EF
Chiedo aiuto sul seguente quesito relativo a normativa IMU 2013 e 2014.
Sono proprietario di un unico appartamento in Italia, per il quale nel 2012 e nel 2013 non ho pagato IMU in quanto prima casa ed in quanto l'ammontare dovuto risultante dal calcolo IMU al netto della detrazione di 200 euro + 50 euro per figlia minore era comunque nullo.
Da circa 2 anni sono inoltre trasferito all'estero dalla mia società italiana (stipendio lav dipendente percepito in italia e quindi soggetto a tassazione italiana inps, irpef et.c), dove vivo ovviamente in affitto.
Non sono iscritto all'AIRE, sono quindi tuttora residente fiscalmente e risulto domiciliato in Italia presso la mia abitazione.
Ora, capisco che da Dicembre 2013 i requisiti per l'esenzione IMU prima casa richiedono che siano soddisfatte entrambe le due condizioni di residenza fiscale presso la propria abitazione e che questa sia la dimora abituale, cioè dove si abita permamentemente.
E' possibile che il comune di residenza questioni che la seconda condizione non è rispettata visto che di fatto per la maggior parte dell'anno nè io nè la mia famiglia siamo fisicamente presenti e quindi io non abbia diritto alle agevolazioni prima casa, in particolare in ambito IMU? Sarebbe grottesco ma effettivamente drammatico per le conseguenze visto che l'appartamento sarebbe quindi considerato "seconda" casa ai fini applicazione IMU, perdita agevolazione fiscale sull'acquisto etc.
Grazie anticipatamente per le risposte ed i consigli in merito.
EF