D
Daniele
Ospite
La circolare ministeriale recita che sui finanziamenti erogati con finalità di acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili ad uso abitativo, per i quali manchino le condizioni per godere delle agevolazioni c.d. “prima casa”, è dovuta l’imposta sostitutiva al 2 per cento.
Ma nel caso in cui io acquistassi un garage sotto il mio appartamento per il quale avrei eventualmente intenzione, a seguito del cambio destinazione d'uso e successiva ristrutturazione, ad adibirlo ad appartamento per mio figlio?
Il garage, in quanto tale, al momento dell'acquisto non è sicuramente un immobile ad uso abitativo, e quindi non dovrebbe rientrare nel campo di applicazione dell'aliquota del 2%, ma il fatto che, ancorché si debba procedere alla richiesta agli uffici competenti per il cambio di destinazione d'uso, la finalità ultima dell'acquisto potrebbe essere quella, in futuro, di adibirlo ad abitazione, cambia le cose?
Il fatto che le competenti autorità potrebbero vietare di fatto l'autorizzazione al cambio di destinazione o che di fatto io in teoria potrei successivamente non procedere alla richiesta mi farebbero pensare che l'aliquota da applicare sarebbe comunque del 0,25% e non del 2%.
Rimane ad ogni modo a mio avviso fondamentale, e quindi a vantaggio della mia tesi, il fatto che, al momento dell'acquisto, l'immobile non è comunque ad uso abitativo.
Voi cosa ne pensate?
[%sig%]
Ma nel caso in cui io acquistassi un garage sotto il mio appartamento per il quale avrei eventualmente intenzione, a seguito del cambio destinazione d'uso e successiva ristrutturazione, ad adibirlo ad appartamento per mio figlio?
Il garage, in quanto tale, al momento dell'acquisto non è sicuramente un immobile ad uso abitativo, e quindi non dovrebbe rientrare nel campo di applicazione dell'aliquota del 2%, ma il fatto che, ancorché si debba procedere alla richiesta agli uffici competenti per il cambio di destinazione d'uso, la finalità ultima dell'acquisto potrebbe essere quella, in futuro, di adibirlo ad abitazione, cambia le cose?
Il fatto che le competenti autorità potrebbero vietare di fatto l'autorizzazione al cambio di destinazione o che di fatto io in teoria potrei successivamente non procedere alla richiesta mi farebbero pensare che l'aliquota da applicare sarebbe comunque del 0,25% e non del 2%.
Rimane ad ogni modo a mio avviso fondamentale, e quindi a vantaggio della mia tesi, il fatto che, al momento dell'acquisto, l'immobile non è comunque ad uso abitativo.
Voi cosa ne pensate?
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