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Importazione merci Singapore

D

Daniele

Ospite
Gestisco un negozio di vendita di mobili e complementi di arredo etnici. Per gli acquisti delle merci mi approvvigiono per la maggior parte in Malesia, Singapore e per le importazioni verso regolarmente l'iva e le spese doganali allo spedizioniere che provvede a pagare in dogana.
Da circa 15 giorni sono sotto verifica della Guardia di Finanza che mi sta contestando i costi per l'acquisto delle merci in quanto dice che non sono stati indicati in dichiarazione. Ho chiesto notizie al mio commercialista il quale mi dice che si è dimenticato di indicarli nella dichiarazione dei redditi ma che farà ricorso. La Guardia di Finanza mi dice che il verbale di accertamento è molto pesante. Io sono molto preoccupato. Vi prego di darmi qualche consiglio su cosa fare e spero che la Guardia di Finanza abbia torto altrimenti sarei rovinato.
Ringrazio anticipatamente chi mi da qualche suggerimento utile.

[%sig%]
 
F

Filo

Ospite
Si il Singapore è un paradiso fiscale ed i costi andavano indicati separatamente in dichiarazione pena l'indeducibilità.
Anche se farai riscorso la commissione tributaria non ti darà ragione.
 
L

lella.

Ospite
allego altre documentazioni in mio possesso...tratte da Fisco e Tasse nel maggio 2006 ...

comunque come ha detto Turi, malgrado la restrittività che ci sembra essere, concordo per iniziare a procurarsi tutta la documentazione possibile.
Ci faccia sapere, perchè è una materia "del contendere" significativa.
In bocca al lupo.


ANTIELUSIONE - I costi bassi giustificano l'operazione off-shore
Operazioni con paesi black list
Il Comitato Consultivo per l’applicazione delle norme antielusive con il parere n. 4 del 7 Marzo 2006 si è pronunciato in materia di operazioni con paesi black list per le quali opera l’indeducibilità ai sensi dell’art. 110 del Tuir. Il parere trae spunto da un quesito sulla deducibilità dei costi derivanti da operazioni commerciali con una società ubicata in un territorio a fiscalità privilegiata, dalla quale l'interpellante acquista prodotti di qualità elevata a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati da analoghi operatori nazionali e internazionali.
Secondo il Comitato, esaminata la documentazione prodotta, l’operazione specifica risponde ad un effettivo interesse economico (prezzi sensibilmente più vantaggiosi rispetto a quelli praticati da fornitori nazionali ed internazionali) e quindi origina componenti negativi deducibili.


DICHIARAZIONI 2006 - Sconti ad ostacoli dai paradisi
Serve la dimostrazione dell’effettivo interesse economico e la specifica indicazione in Unico
Per la deduzione dei costi con paesi “paradisi fiscali” l’articolo 110 Tuir impone una specifica ed analitica indicazione delle operazioni nella dichiarazione dei redditi. Per tali fattispecie, infatti, scatta l’indeducibilità presunta per i costi correnti relativi all’acquisto di beni e servizi e di tutti gli oneri anche solo indirettamente generati da una operazione con il paese black list (degli ammortamenti dei cespiti ivi acquistati, delle minusvalenze da cessioni ad imprese localizzate nel paradiso fiscale delle sopravvenienze passive e perdite su crediti verso queste imprese (Circolare Entrate n. 39 del 2002).


News del: 12-05-2006 Fonte: Il Sole 24 Ore
Categoria: Unico Società di capitali 2006
 
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