marica
Utente
"Quel sottotetto era diventato poco più di una squallida alcova, mentre Elisa giaceva buttata come uno straccio nell'angolo più oscuro, abbandonata da tutti meno da chi le voleva bene e disperatamente la cercava".
Queste parole sono quelle che costituiscono uno dei passaggi più duri del comunicato diffuso dalla famiglia della povera Elisa per esprimere i sentimenti dei familiari alla notizia dei reperti biologici trovati nel sottotetto della Cattedrale di Potenza. Il dna di due uomini è stato ritrovato sopra un materasso, quello di un altro su uno strofinaccio sequestrato nei locali del centro Newman.
Su due piedi e d’impulso alla luce dei misfatti della curia potentina viene da dire: fidarsi è un bene, non fidarsi è meglio
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Queste parole sono quelle che costituiscono uno dei passaggi più duri del comunicato diffuso dalla famiglia della povera Elisa per esprimere i sentimenti dei familiari alla notizia dei reperti biologici trovati nel sottotetto della Cattedrale di Potenza. Il dna di due uomini è stato ritrovato sopra un materasso, quello di un altro su uno strofinaccio sequestrato nei locali del centro Newman.
Su due piedi e d’impulso alla luce dei misfatti della curia potentina viene da dire: fidarsi è un bene, non fidarsi è meglio