D
Domenico Sabot
Ospite
Ritengo che l'imposta comunale sugli immobili violi più di un principio sancito dalla costituzione italiana.
Mi consta che:
1) si paghi sul valore degli immobili anche qundo questi non producono alcun reddito,in pratica, si tratta di un esproprio.
2) le aliquote applicate sono proporzionali al valore catastale dell'immobile,senza riguardo alla reale e contestuale capacità contributiva del titolare dello stesso.
3) i comuni applicano questa imposta,confortati dalla corrente giurisprudenza,anche su immobili espropriati dagli enti stessi,in pratica non vi è alcuna tutela ,a breve termine ,a favore del titolare dell'immobile,che vede ridotta la sua capacità contributiva per effetto dell'occupazione a fini espropriativi.
4) i proprietari degli immobili messi a reddito tendono a trasferire quest'imposta ai conduttori,creando le premesse per un mercato degli affitti gravato da imposte occulte che alimentano la spirale inflazionistica.
Mi consta che:
1) si paghi sul valore degli immobili anche qundo questi non producono alcun reddito,in pratica, si tratta di un esproprio.
2) le aliquote applicate sono proporzionali al valore catastale dell'immobile,senza riguardo alla reale e contestuale capacità contributiva del titolare dello stesso.
3) i comuni applicano questa imposta,confortati dalla corrente giurisprudenza,anche su immobili espropriati dagli enti stessi,in pratica non vi è alcuna tutela ,a breve termine ,a favore del titolare dell'immobile,che vede ridotta la sua capacità contributiva per effetto dell'occupazione a fini espropriativi.
4) i proprietari degli immobili messi a reddito tendono a trasferire quest'imposta ai conduttori,creando le premesse per un mercato degli affitti gravato da imposte occulte che alimentano la spirale inflazionistica.