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i redditi degli italiani erano e restano pubblici

Kob

Utente
la discussione sulla liceità o meno della pubblicazione degli elenchi sul sito dell'Agenzia delle entrate trova un primo punto fermo con il provvedimento del Garante della privacy del 6 maggio 2008 ( Garante Privacy ).

Secondo il Garante:
"la predetta messa in circolazione in Internet dei dati, oltre a essere di per sé illegittima perché carente di una base giuridica e disposta senza metterne a conoscenza il Garante, ha comportato anche una modalità di diffusione sproporzionata in rapporto alle finalità per le quali l'attuale disciplina prevede una relativa trasparenza. I dati sono stati resi consultabili non presso ciascun ambito territoriale interessato, ma liberamente su tutto il territorio nazionale e all'estero. L'innovatività di tale modalità, emergente dalle stesse deduzioni dell'Agenzia, non traspariva dalla generica informativa resa ai contribuenti nei modelli di dichiarazione per l'anno 2005. L'Agenzia non ha previsto "filtri" nella consultazione on-line e ha reso possibile ai numerosissimi utenti del sito salvare una copia degli elenchi con funzioni di trasferimento file. La centralizzazione della consultazione a livello nazionale ha consentito ai medesimi utenti, già nel ristretto numero di ore in cui la predetta sezione del sito web è risultata consultabile, di accedere a innumerevoli dati di tutti i contribuenti, di estrarne copia, di formare archivi, modificare ed elaborare i dati stessi, di creare liste di profilazione e immettere tali informazioni in ulteriore circolazione in rete, nonché, in alcuni casi, in vendita. Con ciò ponendo anche a rischio l'esattezza dei dati e precludendo ogni possibilità di garantire che essi non siano consultabili trascorso l'anno previsto dalla menzionata norma".

Tuttavia, sempre secondo lo stesso Garante: "restano tuttavia impregiudicate le altre forme di legittimo accesso agli elenchi consultabili da chiunque presso comuni interessati e uffici dell'Agenzia competenti territorialmente, ai fini di un loro legittimo utilizzo anche per finalità giornalistiche".

Provando a tirare le somme:
1) per consultare i redditi degli italiani non serve alcun consenso da parte dei interessati;
2) la pubblicazione degli elenchi non può avvenire tramite internet;
3) si continua a consultare le dichiarazioni - come già prima avveniva in passato - presso gli Uffici locali dell'agenzia delle entrate e i Comuni.
 
Riferimento: i redditi degli italiani erano e restano pubblici

...2) la pubblicazione degli elenchi non può avvenire tramite internet;...


Lo hai detto!!! :yes2:

E' proprio la pubblicazione in internet che ha creato tutto questo scompiglio... e non il fatto che i redditi erano e continuano a restare pubblici.

Ciao Kob
 
Riferimento: i redditi degli italiani erano e restano pubblici

ciò non toglie che visco e con lui il governicchio uscente non hanno fatto una bella figura.. l'ennesima tra l'altro..
saluti
 
Riferimento: i redditi degli italiani erano e restano pubblici

Oltre ad avere dimostrato un’abissale ignoranza giuridica, io lo denuncerei per il reato di violazione sulla privacy...
Li ha pubblicati intenzionalmente e con dolo, tanta è la rabbia nei confronti di chi l'han mandato al suo paese...
 
Riferimento: i redditi degli italiani erano e restano pubblici

Oltre ad avere dimostrato un’abissale ignoranza giuridica, io lo denuncerei per il reato di violazione sulla privacy...
Li ha pubblicati intenzionalmente e con dolo, tanta è la rabbia nei confronti di chi l'han mandato al suo paese...

Ieri in serata è stata data la notizia che il direttore dell'AE Massimo Romano è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma con l'ipotesi di reato di violazione della legge sulla privacy......
Buona giornata a tutti.
 
Riferimento: i redditi degli italiani erano e restano pubblici

Ieri in serata è stata data la notizia che il direttore dell'AE Massimo Romano è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma con l'ipotesi di reato di violazione della legge sulla privacy......
Buona giornata a tutti.



Sì, l’ho appreso anch’io stamattina al TG5

E’ una palese violazione del dato normativo sulla pubblicazione dei dati con l’aggravante del reato di violazione della privacy... Violazione commessa da taluna pubblica amministrazione che non ha ancora imparato a rispettare la legge... e non credo che l’imparerà mai giacché è nella loro cultura di “democratici”...
E’ un reato di natura penale e, pertanto, personale... Speriamo che paghino personalmente gli autori della “legittima” (stupefacente e questo lo dice chi frequenta le c.t... ma per fare cosa? Come uditore?) pubblicazione.

Potrebbe anche finire in una bolla di sapone giacché non è facile provare il danno subito... Come si fa a dimostrare che taluni danni economici e personali sono stati patiti per effetto di informazioni assunte a seguito di queste pubblicazioni su internet...! Su questo la Cassazione ha stabilito che il reato scatta solo se da tale violazione derivano, in concreto, dei danni al soggetto la cui privacy sia lesa.

Comunque, il danno ormai è fatto...

Una buona giornata
T.

P.S. Niente di personale, ma qualche frequentatore del forum questo mio pensiero se lo merita... tutto!
 
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