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Gestione Separata senza P.IVA

buonasera, avrei una domanda "particolare per cosi dire"

nel passato ho già fatto il venditore porta a porta con la P.IVA
dalle provvigioni mi venivano trattenuti 1/3 per i versamenti INPS
mentre poi personalmente dovevo inviare F24 per pagare IVA

mi servirebbe avere conferma su questa notizia:
lavorare come venditore in modo continuativo senza limiti d'importo e senza la P.IVA
con la sola differenza che in questo caso il mandante trattiene dalle mie provvigioni i 2/3
per i versamenti INPS mentre a lui gli spetta di pagare i restanti 1/3 alla gestione separata

qualcuno è a conoscenza di questa possibilità?
 

STUDIOCEL

Utente
Mi pare ci sia una norma particolare per i venditori porta a porta che prevede la non occasionalità se le provvigioni superano i 6410..
 

luis2000

Utente
Roberto,
confermo quanto indicato da Studiocel riguardo al reddito da venditore a domicilio "porta a porta" che si considera abituale quando supera la soglia di 6.410,26 € di provvigioni.
 
@STUDIOCEL e @luis2000 grazie per le risposte
si su questa cosa dovevo forse precisare
come avete detto la detrazione partiva
dopo i 5.000 € netti provvigioni
quindi dopo 6.410,26 € lordi

(se si rientrava in questo range non veniva trattenuta la quota INPS e non c'era l'obbligo della P.IVA)

oltre a questa possibilità che avevo trovato nel forum,
esiste un modo dove posso cercare questa informazione
indicata nella mia domanda di apertura della discussione?

ripeto oltre alla soglia di 6.410,26€ di provvigioni lordi quindi 5.000€ netti, invece di aprire la P.IVA
e pagare 1/3 per la gestione separata, vado a pagare quest'ultima 2/3 e posso non aprire la P.IVA

grazie in anticipo a tutti e per chi mi possa dare qualche info a riguardo
 
senza fare polemiche e senza entrare in merito alle leggi che vengono emanate in italia dai nostri governanti entrando in retoriche che conosciamo "bene tutti" come ad esempio il fatto che le suddette leggi sono sempre poco chiare e soggette a libere interpretazioni come anche quella da te citata che per chi è conosce l'argomento sà perfettamente cosa dico:

C'è poco da girarci intorno.... c'è una legge che esclude l'occasionalità al superamento dei 6410 di provvigioni !!!
@STUDIOCEL dal nome che vedo col quale si è iscritto, presumo che Lei sia un titolare o lavori presso uno studio di consulenza fiscale / finanziario
non so di che filone sia il suo pensiero e come indirizza i suoi clienti, ma le posso dire che molti suoi colleghi spiegano l'ambiguità di questa norma
infatti molti fanno passare il discorso che fino a quando non si superano i 6410€ di provvigioni si è sempre all'interno della "non" occasionalità
mentre invece tutti i consulenti fiscali dovrebbero essere chiari su questo argomento e specificare che per l'occasionalità bisogna considerare
anche con quale frequenza si hanno rapporti lavorativi con lo stesso datore es: se in un anno si collabora più mesi con lo stesso mandatario
non può essere considerato lavoro occasionale ma bensì un lavoro continuativo a tutti gli effetti anche se non si superano i limiti dei 6410€

ritornando alla domanda iniziale quello che intendevo io, non si trattava di raggirare la legge (non verrei a chiederlo su un forum)
ma di una possibilità a norma di legge, come chi apre una srl oggi può optare anche per una srls quindi avere un'opzione diversa
quindi poter scegliere se avere una P.IVA con le spese accessorie di consulenza fiscale apertura CC per versare IVA ecc ecc
oppure versare i 2/3 per la gestione separata invece di 1/3 ma evitare tutta quella trafila di adempimenti sopra elencati e non solo

il fatto che esista la legge da Lei menzionata non esclude che ci sia un'altra legge per gestire diversamente questo tipo di collaborazioni.

come prima, resto in attesa se qualcuno a conoscenza si questo possa indicarmi un link dove spiega ciò oppure dove fare ricerche?
 
Ultima modifica:

STUDIOCEL

Utente
senza fare polemiche e senza entrare in merito alle leggi che vengono emanate in italia dai nostri governanti entrando in retoriche che conosciamo "bene tutti" come ad esempio il fatto che le suddette leggi sono sempre poco chiare e soggette a libere interpretazioni come anche quella da te citata che per chi è conosce l'argomento sà perfettamente cosa dico:



@STUDIOCEL dal nome che vedo col quale si è iscritto, presumo che Lei sia un titolare o lavori presso uno studio di consulenza fiscale / finanziario
non so di che filone sia il suo pensiero e come indirizza i suoi clienti, ma le posso dire che molti suoi colleghi spiegano l'ambiguità di questa norma
infatti molti fanno passare il discorso che fino a quando non si superano i 6410€ di provvigioni si è sempre all'interno della "non" occasionalità
mentre invece tutti i consulenti fiscali dovrebbero essere chiari su questo argomento e specificare che per l'occasionalità bisogna considerare
anche con quale frequenza si hanno rapporti lavorativi con lo stesso datore es: se in un anno si collabora più mesi con lo stesso mandatario
non può essere considerato lavoro occasionale ma bensì un lavoro continuativo a tutti gli effetti anche se non si superano i limiti dei 6410€

ritornando alla domanda iniziale quello che intendevo io, non si trattava di raggirare la legge (non verrei a chiederlo su un forum)
ma di una possibilità a norma di legge, come chi apre una srl oggi può optare anche per una srls quindi avere un'opzione diversa
quindi poter scegliere se avere una P.IVA con le spese accessorie di consulenza fiscale apertura CC per versare IVA ecc ecc
oppure versare i 2/3 per la gestione separata invece di 1/3 ma evitare tutta quella trafila di adempimenti sopra elencati e non solo

il fatto che esista la legge da Lei menzionata non esclude che ci sia un'altra legge per gestire diversamente questo tipo di collaborazioni.

come prima, resto in attesa se qualcuno a conoscenza si questo possa indicarmi un link dove spiega ciò oppure dove fare ricerche?
Detto questo, nella legge e nella risoluzione interpretativa non vedo tutta questa ambiguità che vedi tu...non capisco perché si dovrebbe dire altrimenti quando c'è una legge chiara e una risoluzione altrettanto chiara....
Saluti
 
non vedo tutta questa ambiguità che vedi tu...
l'ambiguità non'é tanto nella legge ma di chi pratica la professione in materia fiscale che non spiega bene quello che la legge dice,
essendo ciò che ho scritto non'é un mio pensiero ma la spiegazione data da organi appositi per chiarire il suddetto argomento.
 

STUDIOCEL

Utente
A chi ti assiste se è ambiguo puoi fare presente l'esistenza di questa legge, magari concorda con la legge...

Legge 173/2005
ART. 3.(Attivita' di incaricato alla vendita diretta a domicilio)
1. L'attivita' di incaricato alla vendita diretta a domicilio, con o senza vincolo di subordinazione, e' soggetta all'obbligo del possesso del tesserino di riconoscimento di cui all'articolo 19, commi 5 e 6, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e puo' essere svolta da chi risulti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 5, comma 2, del medesimo decreto legislativo.
2. L'attivita' di incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione puo' essere esercitata come oggetto di una obbligazione assunta con contratto di agenzia.
3. L'attivita' di incaricato alla vendita diretta a domicilio senza vincolo di subordinazione puo' essere altresi' esercitata, senza necessita' di stipulare un contratto di agenzia, da soggetti che svolgono l'attivita' in maniera abituale, ancorche' non esclusiva, o in maniera occasionale, purche' incaricati da una o piu' imprese.
4. La natura dell'attivita' di cui al comma 3 e' di carattere occasionale sino al conseguimento di un reddito annuo, derivante da tale attivita', non superiore a 5.000 euro.
5. Resta ferma la disciplina previdenziale recata dall'articolo 44, comma 2, ultimo periodo, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.
 

luis2000

Utente
roberto-4801,
ricordo che il Forum è uno spazio libero dove è data la possibilità di fare domande e la libertà di fornire risposte secondo la propria esperienza e professionalità. Le risposte sono gratuite e non comportano obblighi particolari fra le parti, né si può pretendere che siano sempre concordi con le convinzioni di chi le formula.
 
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