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fresco fresco

I

irene

Ospite
<HTML>Un commerciante al dettaglio nel mese di agosto c.a. riceve la visita ispettiva dell'INAIL. Dal verbale emerge che la presenza al lavoro del figlio "celibe e convivente" viene inquadrata quale collaboratore di fatto. Chiedo :
1) deve obbligatoriamente regolarizzare con atto notarile l'impresa familiare entro il 31.12.02 oppure deve, visto che è stata accertata la presenza del figlio al lavoro, provvedere solamente all'imputazione del reddito in sede di UNICO?
2) se sarà d'obbligo l'atto notarile, per la contribuzione INPS e i premi INAIL effettuerà l'iscrizione dall' 1/1/03 e attenderà poi i verbali dagli Istituti?
Che macello, mi auguro di trovare risposta e di non apprendere che "lavoro e dintorni" ha chiuso il forum, dopo il mio quesito.</HTML>
 
R

Rag. Ciccio

Ospite
<HTML>
Hai pensato di costituire un'associazione in partecipazione tra padre
e figlio ? .
Allo stato odierno risulta essere la soluzione economicamente più vantaggiosa, in quanto la disciplina delle associazioni in partecipazioni non prevede l'obbligo di iscrizione dell'associato all'Inps ed all'Inail .





Rispondi a questo messaggio</HTML>
 
F

Francesco

Ospite
<HTML>non direi, sicuramente all'inail si, ora deve anche avere p.iva</HTML>
 
R

Rag. Ciccio

Ospite
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non sono d'accordo . Vedi su questo stesso sito nella sezione Rubriche " Gli Speciali " Argomenti - Associazione in Partecipazione lo speciale del 25/09/2002 trattato egregiamente
ed esaurientemente ed anche con qualche " spunto " per risolvere il problema di Irene .

Chiedo conferma .</HTML>
 
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