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fattura a associazione di promozione sociale

ste295

Utente
Salve,

un’associazione di promozione sociale (APS) vuole offrire ai suoi iscritti la possibilità di promuovere una causa collettiva, affidando l'incarico di difenderli a un avvocato.
In sostanza, gli aderenti versano una quota all’associazione (che rilascia una ricevuta) e l’associazione gira una parte della somma riscossa all'avvocato, trattenendo la differenza per i suoi scopi istituzionali. Quindi il rapporto professionale si instaura tra l'avvocato e i suoi assistiti, ma credo che fiscalmente il committente sia l'associazione.

Ho alcune domande in merito:
1) l'avvocato deve fatturare la somma ricevuta dall'associazione all'associazione (in questo caso nella fattura vanno indicati i nominativi degli assistiti?) oppure deve necessariamente fatturare ai singoli assistiti?
2) se l'avvocato fattura all'associazione, trattandosi di APS, la fattura è non soggetta a IVA? Se sì, qual è il riferimento normativo?
3) come si qualifica fiscalmente la quota che gli aderenti versano all'APS? Contributo liberale? Quota associativa? (in realtà con questa quota non si iscrivono all'associazione, ma aderiscono ad un'iniziativa da essa promossa, non so se questo cambi qualcosa)? Riferimenti normativi?

Grazie a chi mi saprà aiutare!
 
Salve,

un’associazione di promozione sociale (APS) vuole offrire ai suoi iscritti la possibilità di promuovere una causa collettiva, affidando l'incarico di difenderli a un avvocato.
In sostanza, gli aderenti versano una quota all’associazione (che rilascia una ricevuta) e l’associazione gira una parte della somma riscossa all'avvocato, trattenendo la differenza per i suoi scopi istituzionali. Quindi il rapporto professionale si instaura tra l'avvocato e i suoi assistiti, ma credo che fiscalmente il committente sia l'associazione.

Ho alcune domande in merito:
1) l'avvocato deve fatturare la somma ricevuta dall'associazione all'associazione (in questo caso nella fattura vanno indicati i nominativi degli assistiti?) oppure deve necessariamente fatturare ai singoli assistiti?
2) se l'avvocato fattura all'associazione, trattandosi di APS, la fattura è non soggetta a IVA? Se sì, qual è il riferimento normativo?
3) come si qualifica fiscalmente la quota che gli aderenti versano all'APS? Contributo liberale? Quota associativa? (in realtà con questa quota non si iscrivono all'associazione, ma aderiscono ad un'iniziativa da essa promossa, non so se questo cambi qualcosa)? Riferimenti normativi?

Grazie a chi mi saprà aiutare!
Buongiorno,

se la causa è in nome e per conto dei singoli associati il professionista potrà emettere fattura al singolo Cliente ovvero all'Associazione che si surroga nel pagamento.
Quanto all'Iva vige il regime di chi la emette (se il professionista è in ordinario certamente dovrà esporre iva) non rilevando il regime del cliente.
Quanto ai "contributi" ... nel caso questi sia incamerati dal sodalizio da non soci si tratterebbe di un vero e proprio "servizio" che esula dalla normativa fiscale di vantaggio trattandosi di un servizio commerciale puro e semplice. Con tutti gli oneri ad esso connessi. Diverso, invece, il discorso della APS che - nel perseguimento di una delle finalità statutarie di interesse generale di cui all'Art. 5 Dlgs 117/2017 - intenda promuovere con i propri soci una "class action". In questo caso si tratterebbe di "quote straordinarie" se e nel caso non fossero state preventivate nell'Assemblea di approvazione preventivo e rimodulazione quote associative.
Ad ogni buon conto preciso - inoltre - che l'APS per sua natura, e per quanto riportato nel Codice della Riforma, può agire con ente in rappresentanza di interessi diffusi.

Tematica veramente interessante e di cui La ringrazio per lo spunto e per la quale - spero - altri Colleghi vorranno prendere la parola per dare la loro impostazione.

Un saluto.
Paolo Rendina
 
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