K
Karlo8
Ospite
Dando una scorsa ai vecchi post ho visto una domanda sul contratto di concessione d'uso (Autore: maria Data: 14-Dic-2005 10:48) che mi ha dato uno spunto della cui validità però non sono certo, per cui chiedo vostro parere.
Premetto che la concessione d'uso l'ho vista solo in caso ci concessione di una sala da parte di un comune ad una associazione per cui non ho altri riferimenti, ma suppongo che sia possibile stipulare tali contratti anche per altri soggetti.
Il ragionamento è questo:
negli studi di settore è previsto di indicare anche il valore dei beni strumentali in comodato e tale valore può influire parecchio sulla congruità (ad esempio professionista che utilizza la struttura di studio di altro professionista che non chiede pagamento di canoni che poi è il caso prospettato da Maria).
Se si sostituisse il comodato con la concessione d'uso (che non è ipotesi indicata nelle istruzioni) ne desumo che il valore di tali beni potrebbe non essere indicato tra i beni strumentali con beneficio in termini di congruità dei ricavi/compensi.
Il dubbio è se il ragionamento funziona o è una mia farneticazione!
Ciao
Premetto che la concessione d'uso l'ho vista solo in caso ci concessione di una sala da parte di un comune ad una associazione per cui non ho altri riferimenti, ma suppongo che sia possibile stipulare tali contratti anche per altri soggetti.
Il ragionamento è questo:
negli studi di settore è previsto di indicare anche il valore dei beni strumentali in comodato e tale valore può influire parecchio sulla congruità (ad esempio professionista che utilizza la struttura di studio di altro professionista che non chiede pagamento di canoni che poi è il caso prospettato da Maria).
Se si sostituisse il comodato con la concessione d'uso (che non è ipotesi indicata nelle istruzioni) ne desumo che il valore di tali beni potrebbe non essere indicato tra i beni strumentali con beneficio in termini di congruità dei ricavi/compensi.
Il dubbio è se il ragionamento funziona o è una mia farneticazione!
Ciao