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Erede non citato nel testamento

Buongiorno, chiedo il vostro aiuto per questo strano caso che mi si è presentato:

Giacomo non è stato citato nel testamento di sua sorella ma, essendo erede diretto, è entrato in parte per il conto corrente, non essendo questo presente nel testamento. L'eredità comprende un solo immobile dal valore di circa 90 mila € (presente nel testamento) e il denaro del conto corrente nella misura di circa 7 mila €. La quota di Giacomo è di 1/3 e di conseguenza, se non vado errato, dovrebbe aver diritto solamente a 2300 € (1/3 di 7000 €).

Nel frattempo, Antonio, uno degli eredi citati nel testamento, ha provveduto ad effettuare la successione senza il consenso degli altri eredi, citati e non, e senza inserire all'interno della successione Giacomo, l'erede non citato nel testamento. A distanza di due anni Antonio chiede a Giacomo il pagamento di 1/3 delle:

- spese di successione (comprese quelle per la rettifica)
- imposte di successione (circa 9000 € totali)
- spese di pubblicazione del testamento (nonostante Giacomo non sia citato)
- della Tari relativa all'immobile (che Giacomo non ha ereditato)

In definitiva, secondo Antonio, Giacomo dovrebbe pagare 1/3 di tutte le spese nonostante a lui spettino solamente i pochi soldi del conto corrente.

Quali di queste spese sono effettivamente dovute da Giacomo?

Nel frattempo Giacomo è morto e Antonio ha girato la richiesta agli eredi. Ammesso che la richiesta di queste spese sia legittima, se gli eredi di Giacomo (figli) non effettuano la successione, Antonio può fare rivalsa su di loro?


Grazie in anticipo
 

Camillo75

Utente
Giacomo risponde dei debiti e delle spese in proporzione alla sua quota ereditaria, che non è 1/3 di tutto, ma 1/3 del conto. Per cui bisogna fare i conti e vedere sull'intero quale è la sua quota (es.: saldo conto 90; valore immobile 90; 30/180 = 1/6). In proporzione a questa dovrà contribuire.
 
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