salve...sto aprendo una struttura balneare...ho fatto un impianto con delle schede magnetiche in modo che uno che vuole entrare deve fare una ricarica su questa scheda e poi può usufruire del bar e del ristorante senza pagare per contanti...il mio dubbio è devo fiscalizzare alla receptione dove effettueranno la ricarica o ogni punto (bar e ristorante)? e che iva devo applicare? spero di essere stata chiara...grazie
dubbio
- Creatore Discussione luana76
- Data di Inizio
Contabile
Utente
Riferimento: dubbio
Occorre fare innanzitutto una distinzione tra
tessere ricaricabili (c.d. chip card o smart card o moneta elettronica): possono essere utilizzate all'interno di un determinato circuito commerciale e sono rilasciate dietro pagamento di una somma di denaro; successivamente, all'atto di ogni acquisto, il valore relativo viene addebitato e detratto dal credito iniziale. L'operazione si considera effettuata nel momento in cui le tessere sono acquistate e, in seguito, ricaricate, restando irrilevante il momento dei singoli acquisti di beni e/o di servizi (Ris. Min. 30 maggio 2002 n. 160/E). Tale interpretazione è in contrasto con la dottrina prevalente e con la giurisprudenza, secondo cui ciò che rileva è il momento in cui avviene ogni singolo acquisto (C.T. I grado Salerno 24 febbraio 1989 n. 83);
- tessere prepagate: si tratta generalmente di tessere rilasciate dietro il pagamento di una somma di denaro e utilizzabili presso un unico esercizio commerciale per l'acquisto di una sola tipologia di bene o servizio già esattamente identificata al momento del rilascio della tessera. L'esempio tipico è quello del bar che rilascia ai propri clienti una tessera che consente al portatore, previo pagamento anticipato di 10 caffè, di usufruire nel tempo della somministrazione di 11 caffè. In questo caso, il momento impositivo si realizza all'atto dell'acquisto della tessera (Ris. Min. 11 luglio 1980 n. 381458)
poi sarebbe necessario vedere come è strutturato l'impianto che ti permette di ricaricare le carte. Esistono anche "strutture" che permettono già al momento della ricarica o del primo acquisto di differenziare i costi dividendoli per tipologia di IVA. Nel tuo caso, a mo di esempio, somministrazione al 10% altri servizi al 20%. Se così fosse anche i lettori delle stesse al momento del loro utilizzo imputerebbero correttamente l'aliquota IVA da applicare (al bar verrebbe scalata al 10 - altri servizi al 20). Il problema e che tali "strutture" costano parecchio. Spero di essere stato di aiuto.
Occorre fare innanzitutto una distinzione tra
tessere ricaricabili (c.d. chip card o smart card o moneta elettronica): possono essere utilizzate all'interno di un determinato circuito commerciale e sono rilasciate dietro pagamento di una somma di denaro; successivamente, all'atto di ogni acquisto, il valore relativo viene addebitato e detratto dal credito iniziale. L'operazione si considera effettuata nel momento in cui le tessere sono acquistate e, in seguito, ricaricate, restando irrilevante il momento dei singoli acquisti di beni e/o di servizi (Ris. Min. 30 maggio 2002 n. 160/E). Tale interpretazione è in contrasto con la dottrina prevalente e con la giurisprudenza, secondo cui ciò che rileva è il momento in cui avviene ogni singolo acquisto (C.T. I grado Salerno 24 febbraio 1989 n. 83);
- tessere prepagate: si tratta generalmente di tessere rilasciate dietro il pagamento di una somma di denaro e utilizzabili presso un unico esercizio commerciale per l'acquisto di una sola tipologia di bene o servizio già esattamente identificata al momento del rilascio della tessera. L'esempio tipico è quello del bar che rilascia ai propri clienti una tessera che consente al portatore, previo pagamento anticipato di 10 caffè, di usufruire nel tempo della somministrazione di 11 caffè. In questo caso, il momento impositivo si realizza all'atto dell'acquisto della tessera (Ris. Min. 11 luglio 1980 n. 381458)
poi sarebbe necessario vedere come è strutturato l'impianto che ti permette di ricaricare le carte. Esistono anche "strutture" che permettono già al momento della ricarica o del primo acquisto di differenziare i costi dividendoli per tipologia di IVA. Nel tuo caso, a mo di esempio, somministrazione al 10% altri servizi al 20%. Se così fosse anche i lettori delle stesse al momento del loro utilizzo imputerebbero correttamente l'aliquota IVA da applicare (al bar verrebbe scalata al 10 - altri servizi al 20). Il problema e che tali "strutture" costano parecchio. Spero di essere stato di aiuto.