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Domicilio fiscale: Residenza estera e Centro di affari e interessi

pao.svoo

Utente
Salve a tutti.
L'ennesima domanda sulla tassazione di reddito estero (scusate), ma purtroppo nessuna delle discussioni sul forum rispecchia la mia situazione.

Sono cittadino italiano attualmente residente in Italia (anche se non vivo in Italia gia' da 1 anno). A partire da Gennaio lavorero' in un paese asiatico con contratto annuale rinnovabile (formalmente dipendente), con rotazione di 28 giorni (28 on / 28 off, quindi mediamente 182 gg lavorativi), e il datore di lavoro mi detrarra' alla fonte i dovuti contributi da versare per il paese in questione. I 28 giorni liberi non vorrei passarli in Italia, e sicuramente ci staro' meno dei famosi 183 giorni. E' anche mia intenzione iscrivermi all'AIRE il prima possibile. Il paese non e' nella black list ed esiste un trattato bilaterale contro la doppia imposizione.

Avrei quindi tutte le carte in regola per non dichiarare niente in Italia, dato che ci tornero' solo a Natale e Pasqua.
Il problema rimane il CENTRO DI AFFARI E INTERESSI, che non viene definito nella normativa (che ho letto piu' e piu' volte). Sono single e non ho alcun tipo di proprieta' o reddito in Italia, solo la famiglia di origine. E' inoltre mia intenzione aprire un conto corrente presso una banca Italiana per residenti all'estero dove accreditare lo stipendio, dato che il paese in questione non e' proprio tranquillo.

E' questo sufficiente per avere problemi? mi potrebbero contestare che siccome mia madre vive in Italia il mio centro di interessi rimane al paesello (vabbe' che siamo mammoni..pero')? posso farmi accreditare lo stipendio in Italia sul C/C per Italiani residenti all'estero senza incorrere in verifiche del fisco?

Penso di essere stato abbastanza (poco) sintetico.
Grazie a chiunque mi vorra' dare consigli
Ciao
 
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