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Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

salve gente sto facendo un'analisi visto che ho intenzione di avviare una ditta individuale.Potete darmi conferma se le imposte da pagare sono "solo" queste:
iva 20%
irpef dipende dallo scaglione
irap penso sia il 4%
inps penso siano circa 3000€

L'rpef va applicato all'utile della mia azienda individuale, quindi se ho capito bene (essendo una semplice attività commerciale senza nessuna operazione particolare) al giadagno - iva e poi meno costi giusto?


L'irap si applica in parallelo all'irpef? O al mio utile meno l'irpef pagato?

idem per l'inps e una tassa parallela all'irpef e all'irap?

Se le tre imposte non sono parallele mi dite l'ordine con cui vanno ad incidere sull'utile. Grazie e scusate l'ignoranza in materia:dead:
 

Carla F.

Utente
Riferimento: Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

Svolgere un'attività come impresa individuale è la forma più semplice e meno onerosa. La costituzione della ditta avviene senza particolari formalità, tramite l'attribuzione del numero di partita IVA e l'iscrizione presso il registro delle imprese e presso albi, registri o elenchi richiesti per l'esercizio dell'attività. tal caso l'imprenditore è l'unico promotore, coordinatore e responsabile dell'attività.
Tutte le obbligazioni derivanti dall'attività, essendo assunte in nome proprio, fanno riferimento alla sua persona, con la conseguenza dell'estensione del rischio di impresa a tutto il patrimonio personale dell'imprenditore.

Gli obblighi fiscali che l'imprenditore deve assolvere sono relativi all'IVA, all'IRPEF e all'IRAP. I contributi previdenziali INPS incidono per un 17% sul reddito con un minimale di 1.800 euro


Vantaggi:
estrema semplicità della costituzione dell'impresa (iscrizione alla Camera di Commercio della provincia in cui intende avviare l'attività)
autonomia e velocità le decisione
velocità di costituzione d'impresa
tenuta della contabilità estremamente semplice

Svantaggi:
responsabilità illimitata nei confronti dei terzi, cioè il titolare risponde con tutto il proprio patrimonio personale nei confronti di eventuali creditori. In caso di fallimento i creditori possono rivalersi sui suoi beni personali (la casa, l'auto e su quelli del coniuge se c'è il regime di comunione dei beni).
vi sono alcuni svantaggi di tipo fiscale: infatti, sono inferiori rispetto ad altre forme, le spese che possono essere dedotte dal reddito (IRPEF) e, nel caso in cui si realizzino utili ingenti, questi si travasano interamente sul reddito del titolare il quale in tal caso incorre in imposte piuttosto cospicue.

Per avviare una impresa individuale è necessario:
• richiedere eventuali licenze o autorizzazioni amministrative, sanitarie, ecc.
• denuncia all'Agenzia delle Entrate (Attribuzione Partita I.V.A o codice fiscale) entro 30 giorni dall'inizio dell'attività
• iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della provincia in cui ha la sede legale
• iscriversi all'INPS
• eventualmente iscriversi all'INAIL


Costi e formalità burocratiche:

• Iscrizione alla Camera di Commercio: 93,00 €
• Attribuzione della partita IVA: 2,60 €
• Pagamento dell'INPS: oontributi INPS in base al reddito (incidono per un 17% circa sul reddito con un minimale fisso di 1.800,00 euro)
• Pagamento dell'IRPEF: in base al reddito
• Eventuale iscrizione all'INAIL: proporzionale al rischio dell'attività
• Pagamento IRAP: 4,25 % su un imponibile che comprende anche il costo del lavoro e gli oneri finanziari
 

Jo-Vinco

Utente
Riferimento: Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

non vorrei ricordare male ma i contributi inps fissi sono circa 3000 euro annui

diritto camerale 88,00,
ora si fa tutto con comunica

non ho capito i 2,60 per la partita iva..

scusa, ehm.. ma quell'articolo mi pare piuttosto vecchiotto e non aggiornato..

ciao
 
Ultima modifica:

Kob

Utente
Riferimento: Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

salve gente sto facendo un'analisi visto che ho intenzione di avviare una ditta individuale.Potete darmi conferma se le imposte da pagare sono "solo" queste:
iva 20%
...
beh in generale l'IVA te la paga il cliente e poi tu la versi all'Erario - tranne quella indetraibile che comunque è l'eccezione - non è propriamente un costo (mentre l'IRPEF, l'IRAP, ecc. sono tasse tue)
 

Carla F.

Utente
Riferimento: Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

I contributi orientativamente sono sui 3000 euro....

I soggetti di cui all’art. 1, Legge n. 233/1990, cioe:
¨ artigiani;
¨ commercianti;
iscritti alle gestioni dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali devono versare, per ogni periodo d’imposta, i contributi previdenziali IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) propri, nonchè a favore dei loro collaboratori (coadiuvanti e coadiutori).
L'importo dei contributi IVS da versare si calcola in base al reddito d’impresa (relativo ad ogni singolo soggetto operante nell’impresa) denunciato per l'anno al quale i contributi si riferiscono (es: 2010). Naturalmente, dato che non e possibile conoscere in anticipo quali saranno i redditi prodotti in corso
d'anno, ci sarà un versamento in acconto (es: per l’anno 2010) che va effettuato sulla base dei redditi d'impresa dichiarati nell'anno precedente (nel nostro caso, il 2009). Nell'anno successivo a quello a cui i contributi sono riferiti (nel nostro caso, il 2011) andrà effettuato un versamento a conguaglio da indicare in sede di dichiarazione dei redditi nel quadro RR (di UNICO 2011 per l’anno 2010).
Ovviamente, si dovrà tenere conto degli importi già versati in acconto nel corso del 2010.
Il contributo in acconto calcolato sulla base del reddito d’impresa relativo all’anno precedente (reddito 2009) è versato:

in 4 rate, di importo fisso e calcolate direttamente dall’inps sul reddito minimale € 14.334 alle date

¨ 1a rata: 16 maggio 2010 ;
¨ 2a rata: 16 agosto 2010 (scadenza che, generalmente, viene prorogata ad un termine dopo il 20 per effetto della c.d. “mini-proroga di Ferragosto”);
¨ 3a rata: 16 novembre 2010;
¨ 4a rata: 16 febbraio 2011;

Ed eventualmente

In 2 ulteriori rate di uguale importo calcolate sul reddito realizzato l’anno precedente (2009) eccedente il minimale con scadenza
¨ entro il 16 giugno 2010 o 16 luglio 2010 (con maggiorazione dello 0,40%) a titolo di 1° acconto 2010 (50% dell’acconto totale);
¨ entro il 30 novembre 2010, a titolo di 2° acconto 2010 (restante 50% dell’acconto totale).
Se la somma dei contributi sul minimale e di quelli a conguaglio versati alle previste scadenze sulla base del reddito 2009 risulterà poi, in sede di UNICO 2011 (periodo di imposta 2010), inferiore a quanto dovuto sulla totalità dei redditi d'impresa effettivamente realizzati nel 2010, sarà dovuto un ulteriore contributo a saldo 2010 da corrispondere entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche derivanti da UNICO 2011 e, quindi, entro il 16 giugno 2011 o 18 luglio 2011 con maggiorazione dello 0,40% (il termine ordinario del 16 luglio cade di sabato).

Con la Circolare Inps n. 20 del 02.02.2010, l’Istituto di previdenza ha reso note le misure dei contributi Inps dovute da artigiani e commercianti per l’anno 2010.
Le aliquote contributive da applicare sul reddito sono rimaste uguali a quelle previste per l’anno 2009, e precisamente:
¨ 20% per gli artigiani;
¨ 20,09% per i commercianti.
Per i collaboratori di età inferiore a 21 anni che lavorano prevalentemente all’interno dell’impresa artigiana o commerciante, continua ad applicarsi l’agevolazione consistente nella riduzione di 3 punti percentuali delle aliquote contributive, valida fino a tutto il mese in cui il collaboratore compie i 21 anni:
¨ 17% per gli artigiani;
¨ 17,09% per i commercianti.
Per gli artigiani e commercianti di età superiore a 65 anni, già pensionati presso le gestioni dell’Inps, resta valida anche quest’anno la riduzione del 50% dei contributi dovuti


ALIQUOTE CONTRIBUTIVE 2010 ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Tipologia di contribuenti > 21 anni ≤ 21 anni
Artigiani 20% 17%
Commercianti 20,09% 17,09%

Riduzione 50% se il contribuente ha un’età > 65 anni
E’ dovuto, in ogni caso, un ulteriore contributo per le prestazioni di maternità nella misura di € 0,62 mensili (= € 7,44 annui).

Sono, invece, stati modificati:
¨ il minimale di reddito, cioè il limite minimo di reddito (se il reddito e inferiore a tale limite, i contributi da versare devono essere comunque calcolati sul minimale);
¨ la retribuzione annua pensionabile massima;
¨ il massimale di reddito, cioè il limite massimo di reddito oltre il quale non e più dovuto il contributo.

Si riportano qui di seguito le nuove misure fissate per il 2010, messe a confronto con quelle dello scorso anno:
Nel 2010 Nel 2009
Minimale di reddito € 14.334 € 14.240

Retribuzione annua pensionabile
Massima € 42.364 € 42.069

Massimale di reddito
per i soggetti iscritti alla Gestione
Inps con decorrenza anteriore al
01.01.1996 o con anzianità
contributiva al 31.12.1995 € 70.607 € 70.115
(rapportato ai mesi di attività) (rapportato ai mesi di attività)

Massimale di reddito
per i soggetti iscritti alla Gestione
Inps con decorrenza dal 01.01.1996,
privi di anzianità contributiva al
31.12.199 € 92.147 91.507
(non frazionabile in ragione mensile) (non frazionabile in ragione mensile)


Per i redditi (la totalità dei redditi d’impresa prodotti nel 2009) fino al minimale di € 14.334, il contributo si calcola applicando a tale minimale le aliquote contributive sopra indicate. Il contributo sarà, cosi, pari alle seguenti misure:

CONTRIBUTI IVS DOVUTI SUL MINIMALE (rapportati ad anno)

Tipologia di contribuenti > 21 anni ≤ 21 anni
Artigiani € 2.866,80 € 2.436,78
Commercianti € 2.879,70 € 2.449,68

Nel caso di periodi d’imposta inferiori all’anno, il contributo dovuto sul minimale ed il contributo maternita devono essere rapportati ai mesi effettivi.

Per quanto concerne i redditi che superano il minimale di € 14.334, sulla quota di reddito eccedente il minimale e fino al limite di retribuzione annua pensionabile di € 42.364, si applicano le aliquote contributive prima indicate.
Sulla quota eccedente il limite di retribuzione annua pensionabile di € 42.364 e fino al massimale di reddito annuo imponibile pari a € 70.607, le aliquote contributive sono innalzate anche quest’anno di un punto percentuale:
 

alias61

Utente
Riferimento: Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

perchè riportare LUNGHI estratti di articoli o istruzioni inps che nulla hanno a che vedere con quanto richiesto?

rispondendo al quesito :
- l'iva non contarla in quanto è una partita di giro : la incassi dal cliente e la versi allo stato

invece per irpef/irap e inps ai tuoi fini (cioè stima di massima del carico fiscale) puoi anche considerare imponibile uguale per tutti, se non hai dipendenti : ricavi (al NETTO di iva) meno costi

le aliquote sono
irap 3,9%
inps 21%
irpef - progressive per scaglioni - minima 23% ma poi ci sono le detrazioni
 
Riferimento: Ditta individuale commercio quali tasse pagare?

Grazie sia a carla F che ad alias61.Alias61 sei molto pragmatico ed è di questo di cui ho bisogno in questo periodo. Quindi come stima di massimo carico fiscale considero lo stesso imponibile per le tre imposte, e vado tranquillo. Quello che vorrei chiedervi ulteriormente quali sono le scadenze per tali imposte?

-iva
-irpef
-irap
- inps (ho visto le date dalla risposta di carla, ma mi interesserebbe sapere visto che ho intenzione di avviare l'impresa in questo mese mi tocca pagare il contributo sul minimale della 3 e 4 rate ovvero novembre e febbraio?)

Un'ulteriore domanda,visto che anche l'irap è funzione del reddito, viene versata come l'inps , cioè acconto per l'anno in corso e poi il conguaglio l'anno successivo se necessario?Grazie
 
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