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Diritto di Abitazione

Buongiorno, avrei bisogno di un aiuto in merito ad un caso particolare di diritto di abitazione;

un contribuente nel 2022 ha registrato presso l'agenzia delle entrate una scrittura privata in cui soggetto A concede il diritto di abitazione a soggetto B

in tale scrittura registrata è presente il seguente testo:

IL DIRITTO DI ABITAZIONE AI SENSI DELL'ART.1021 DEL CC E SUCCESSIVI SIN DAL 1994 ALLA SIG.RA NON CHE MADRE SOGGETTO B PER SÉ E SUO NUCLEO FAMIGLIARE. Si PUNTUALIZZA CHE LA STESSA È RESIDENTE IN VIA XXX DAL 1995 A SEGUITO DI ATTO NOTARILE DI COMPAVENDITA DEL XX.XX.1995 PRESSO NOTAIO YYY , TALE DIRITTO DI ABITAZIONE ERA STATO CONCESSO IN MODO PACIFICO E CONTINUATIVO SIN DA TALE DATA.

lo studio che segue la contribuente chiede l'annullamento di un avviso imu 2018 in quanto per lui il diritto di abitazione esisteva da sempre... sinceramente a me non pare corretto, se proprio partirebbe dal 2022 anche se ho dei dubbi pure in questo caso in quanto io sapevo che affinché l’esistenza di tale diritto sia opponibile ai terzi, e dunque anche all’Amministrazione comunale titolare della potestà impositiva IMU, è necessario che esso sia trascritto nei Registri Immobiliari.

Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
 
In realtà la casa è stata acquistata nel 1995 ( ATTO NOTARILE DI COMPAVENDITA ) da soggetto A (che poi è la figlia di soggetto B), quindi non può essere un caso di diritto di abitazione del coniuge superstite...

si sarebbe risolto tutto se nell'atto di compravendita avessero già inserito il diritto di abitazione al soggetto B... invece pare non ci sia... quindi pensano di risolvere con una scrittura privata registrata all'agenzia delle entrate ma non sono affatto convinto ci siano gli estremi per annullare l'avviso, perché soggetto B non ha alcun atto a testimoniare un diritto reale... voi che ne pensate?
 
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