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DIRITTO DI ABITAZIONE E SUCCESSIONE

marina!

Utente
Egregi, anni fa io e mio marito (in regime di comunione di beni) acquistammo congiuntamente il diritto di abitazione, con diritto di accrescimento, di un immobile nel quale risiedevamo. Ora purtroppo mio marito è mancato, e mi chiedo se occorre fare la denuncia di successione. E sapere, nel caso, quali spese comporti tale denuncia, tenendo presente che all'atto dell'acquisizione io pagai più imposte di mio marito perché avevo già usufruito negli anni precedenti dell'agevolazione prima casa per una casetta ove risiedetti per un periodo. Sono molto in pensiero, perché anche il Caf ha delle perplessità al riguardo e io sono sulle spine perché vorrei definire al più presto tutta questa dolorosa faccenda. Se poi mi poteste dare anche dei riferimenti normativi per il Caf sarebbe il massimo.
Grazie dell'aiuto e buon pomeriggio.
P.S. preciso che non abbiamo figli e che comunque mio marito aveva redatto testamento olografo che, su consiglio del Caf, ho provveduto a far registrare dal notaio. Grazie.
 
Ultima modifica:
Il diritto di abitazione (fratello minore del diritto di usufrutto) si estingue automaticamente con la morte del titolare del diritto. È in sostanza una compressione della piena proprietà la quale riacquista tutta la sua pienezza quando l'habitator muore. Essendo stato previsto all'epoca della costituzione il diritto di accrescimento all'altro coniuge, alla morte di uno la sua quota di 1/2 del diritto di abitazione si accresce automaticamente all'altro coniuge. Non va inserito pertanto nella denuncia di successione ma occorre fare la voltura catastale con un estratto dell'atto di morte e l'atto notarile che prevedeva la costituzione con diritto di accrescimento.
 
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