Kob
Utente
parafrasando il comico Cornacchione ... "povero Silvio!" ... la causa promossa contro il periodico inglese The Economist per un articolo del 26.04.2001 è finita proprio maluccio: domanda respinta e condanna al pagamento delle spese di lite (euro 25.000 oltre CPA e spese generali).
il testo completo della sentenza (dal sito dell'Economist): http://www.economist.com/media/pdf/20080905122118632.pdf
il testo dell'articolo ritenuto diffamatorio da Berlusconi:
An Italian story | Economist.com
la notizia della vittoria nella causa legale è stata data nei seguenti termini nel sito dell'Economist (il testo originale è in inglese; quella che segue è la mia traduzione non ufficiale. Il testo originale si trova qui The Economist wins Berlusconi lawsuit | Economist.com Berlusconi non mi risulta abbia commentato ufficialmente la notizia. In sua vece, altri hanno provveduto per lui ... vedere oltre ... molto interessante come reazione):
"Nel luglio 2001 Silvio Berlusconi, allora primo ministro dell'Italia, promuoveva un'azione legale in Italia sostenendo che The Economist l'aveva diffamato nell'articolo "Una storia italiana" che era stata pubblicata nell'edizione del 26aprile 2001. La rivista aveva questo titolo di copertina: "Perchè Silvio Berlusconi non è adatto a governare l'Italia". Abbiamo il piecere si annunciare che il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza respingendo tutte le domande proposte da Berlusconi e lo condannato al pagamento delle spese di lite a favore dell'Economist. La sentenza integrale, in italiano, è leggibile qui http://www.economist.com/media/pdf/20080905122118632.pdf . The Economist non farà alcun ulteriore commento. Berlusconi è ancora una voltà primo ministo dell'Italia".
A prescindere dal caso concreto mi fa' sorridere (e riflettere) l'idea del leader di un partito che si chiama "Partito della Libertà" che promuove una causa per diffamazione contro un periodico inglese come The Economist che è noto per essere una delle voci più autorevoli del liberismo economico (forse la voce più autorevole?).
Mai sentito parlare di Libertà di Stampa?
Come dire: "la libertà va bene ... ma con moderazione ... e poi basta che non si metta in discussione il Capo" (e chi non rispetta il diktat si ritrova una bella causa legale per diffamazione).
E' vero che nomen omen ma più penso al cosiddetto Partito della Libertà più mi viene in mente l'attuale Repubblica Popolare Cinese ... e quanto ci sia di Repubblica e di Popolare nel Governo di quel Paese ciascuno è bene in grado di valutarlo autonomamente.
Ad ogni buon conto, l'Onorevole Niccolò Ghedini - avvocato di Berlusconi e attivo parlamentare promotore di numerosi interventi legislativi nel settore Giustizia - ha subito smorzato i toni di soddisfazione dell'Economist ricordando che in Italia c'è la Cassazione e il giudizio potrebbe essere ben rivisto a favore di Berlusconi: vista la fonte autorevole si tratta di parole da prendere molto sul serio.
To be continued ...
il testo completo della sentenza (dal sito dell'Economist): http://www.economist.com/media/pdf/20080905122118632.pdf
il testo dell'articolo ritenuto diffamatorio da Berlusconi:
An Italian story | Economist.com
la notizia della vittoria nella causa legale è stata data nei seguenti termini nel sito dell'Economist (il testo originale è in inglese; quella che segue è la mia traduzione non ufficiale. Il testo originale si trova qui The Economist wins Berlusconi lawsuit | Economist.com Berlusconi non mi risulta abbia commentato ufficialmente la notizia. In sua vece, altri hanno provveduto per lui ... vedere oltre ... molto interessante come reazione):
"Nel luglio 2001 Silvio Berlusconi, allora primo ministro dell'Italia, promuoveva un'azione legale in Italia sostenendo che The Economist l'aveva diffamato nell'articolo "Una storia italiana" che era stata pubblicata nell'edizione del 26aprile 2001. La rivista aveva questo titolo di copertina: "Perchè Silvio Berlusconi non è adatto a governare l'Italia". Abbiamo il piecere si annunciare che il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza respingendo tutte le domande proposte da Berlusconi e lo condannato al pagamento delle spese di lite a favore dell'Economist. La sentenza integrale, in italiano, è leggibile qui http://www.economist.com/media/pdf/20080905122118632.pdf . The Economist non farà alcun ulteriore commento. Berlusconi è ancora una voltà primo ministo dell'Italia".
A prescindere dal caso concreto mi fa' sorridere (e riflettere) l'idea del leader di un partito che si chiama "Partito della Libertà" che promuove una causa per diffamazione contro un periodico inglese come The Economist che è noto per essere una delle voci più autorevoli del liberismo economico (forse la voce più autorevole?).
Mai sentito parlare di Libertà di Stampa?
Come dire: "la libertà va bene ... ma con moderazione ... e poi basta che non si metta in discussione il Capo" (e chi non rispetta il diktat si ritrova una bella causa legale per diffamazione).
E' vero che nomen omen ma più penso al cosiddetto Partito della Libertà più mi viene in mente l'attuale Repubblica Popolare Cinese ... e quanto ci sia di Repubblica e di Popolare nel Governo di quel Paese ciascuno è bene in grado di valutarlo autonomamente.
Ad ogni buon conto, l'Onorevole Niccolò Ghedini - avvocato di Berlusconi e attivo parlamentare promotore di numerosi interventi legislativi nel settore Giustizia - ha subito smorzato i toni di soddisfazione dell'Economist ricordando che in Italia c'è la Cassazione e il giudizio potrebbe essere ben rivisto a favore di Berlusconi: vista la fonte autorevole si tratta di parole da prendere molto sul serio.
To be continued ...