C
claudia
Ospite
<HTML>Ho due ricorsi, entrambi con sentenza di provinciale favorevole ai contribuenti, con termini ancora pendenti per l'appello;
entrambi attengono cartelle esattoriali emesse a nome del de cuius;
in un primo caso trattasi di cartella emessa per redditi soggetti a tassazione separata mentre nel secondo si tratta di cartelle esattoriali emesse a seguito di avviso di accertamento non impugnato perche' non ricevuto.
Ritengo (vorrei conforto) che nel primo caso sia assolutamente da escludere la possibilita' di chiudere definitivamente la lite con il 10% (semplice ruolo) mentre pero' e' possibile la "rottamazione del ruolo";
l'esattore ha pero' inviato la "letterina" per la definizione agevolata allo stesso defunto! (che fare?).
Nel secondo caso non ho la certezza della possibile chiusura con il versamento del 10%. Che ne pensate?
Anche nel secondo caso l'esattore ha "scritto" al de cuius!
Nota bene:
in entrambi i ricorsi il concessionario della riscossione e' "parte in causa".
Altro dubbio: ma secondo voi cosa intende di preciso il legislatore quando esclude dalla determinazione del valore della lite "le sanzioni direttamente connesse al tributo"?
Non vi sembra che la circolare 180/E commentando l'art. 17 D.Lgs. 472.1997 vi ricomprenda anche le sanzioni per infedele e imcompleta dichiarazione in caso di accertamento di maggiore imposta dovuta?
Grazie in anticipo a chi vorra' rispondermi.
Claudia</HTML>
entrambi attengono cartelle esattoriali emesse a nome del de cuius;
in un primo caso trattasi di cartella emessa per redditi soggetti a tassazione separata mentre nel secondo si tratta di cartelle esattoriali emesse a seguito di avviso di accertamento non impugnato perche' non ricevuto.
Ritengo (vorrei conforto) che nel primo caso sia assolutamente da escludere la possibilita' di chiudere definitivamente la lite con il 10% (semplice ruolo) mentre pero' e' possibile la "rottamazione del ruolo";
l'esattore ha pero' inviato la "letterina" per la definizione agevolata allo stesso defunto! (che fare?).
Nel secondo caso non ho la certezza della possibile chiusura con il versamento del 10%. Che ne pensate?
Anche nel secondo caso l'esattore ha "scritto" al de cuius!
Nota bene:
in entrambi i ricorsi il concessionario della riscossione e' "parte in causa".
Altro dubbio: ma secondo voi cosa intende di preciso il legislatore quando esclude dalla determinazione del valore della lite "le sanzioni direttamente connesse al tributo"?
Non vi sembra che la circolare 180/E commentando l'art. 17 D.Lgs. 472.1997 vi ricomprenda anche le sanzioni per infedele e imcompleta dichiarazione in caso di accertamento di maggiore imposta dovuta?
Grazie in anticipo a chi vorra' rispondermi.
Claudia</HTML>