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costi montatore

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saverio

Ospite
Un ditta individuale (montatore di macchine) svolge spesso servizi all'estero (Europa, Africa, America).
Chiedo chiarimenti perchè non capisco bene:
1) Le spese di viaggio vitto e alloggio del titolare hanno limiti di deducibilità?

2) Se si ricevono documenti che sembrano fatture ma potrebbero non essere esattamente l'equivalente di fattura/ricevuta italiana (chissà sono scritti in lingue strane!) per la deduzione basta che si capisca che sono per vitto e alloggio e che ci sia addebito su mia carta di credito? (così mi hanno detto di fare in caso non riesca a fare di meglio)

3) Per recuperare le spese all'estero le metto in fattura al cliente e non calcolo IVA per art. 7 dpr 633/72, se invece sono in italia per art. 8. E' giusto?

4) Curiosità: se le metto in fattura mi fanno reddito come i lavori fatti e poi mi metto il costo (si pareggiano ma solo se mi danno la ricevuta!).
Non posso far intestare le fatture al mio cliente senza doverli mettere nella mia contabilità? (Loro non vogliono perchè dicono che non li deducono perchè non sono un dipendente. è vero?

5) Se noleggio una macchina all'estero per 10/15 giorni, spendo una cifra che però non mi deduco tutta, ma solo una parte, perchè?

6) Se compro all'estero, l'iva (VAT?) non me la deduco?

7) Ultimo: i biglietti aerei sono validi come ricevuta per il fisco?

Spero sia chiaro, e che qualcuno possa rispondere.
Grazie mille
 
Secondo me...

1) e 2) Elementi x la deducibilita' dei costi sono certezza dei medesimi e inerenza rispetto alla attivita' svolta. L'inerenza pare dimostrata, la certezza un po' meno. Il fatto di ancorarli a movimenti bancari determinati dall'utilizzo della carta di credito puo' essere una soluzione. I limiti di vitto e alloggio riguardano cmq. i dipendenti.

3) e 4) L'imprenditore ha costi suoi e nella determinazione dei suoi compensi ne terra' conto. Certamente non puo' pretendere di intestare i costi ai suoi clienti. La fatturazione va fatta ex art. 7 co. 4. L'art. 8 non c'entra, in quanto riguarda esportazioni fatte verso paesi extracomunitari.

5) I noleggi di automezzi sono effettivamente deducibili, per la legge italiana, nel limite annuo del 50% di una cifra pari a Euro 3615,20, cifra che x utlizzo < all'anno va conteggiata in proporzione.

6) Se compri cosa? dei beni?. Se li porti, come e' ovvio in Italia, devi fare dogana e pagarci su l'iva: Se sono utili x la tua attivita' poi li detrai normalmente. La vat probabilmemte puoi richiederla in restituzione al fisco americano.

7) I biglietti se necessari (inerenti) per il tuo lavoro certamente sono deducibili
 
Grazie marco, sei stato molto gentile

Solo un chiariemento sulla fatturazione art. 8 dove non ho spegato bene: sono le fatture che faccio per servizi a chi mi manda lettera di esportatore abituale. va bene?

Preciso che quello che compro all'estero non sono beni ma servizi (esempio noleggio auto) e pago la loro iva. Per me è un costo deducibile? oppure devo chiedere rimborso della loro iva? Lo devo fare in dogana?

Mi sembra ingiusto pagare il noleggio molto caro per pochi giorni e dedurre solo una miseria causa calcolo che mi hai spiegato, ma se è così..

Grazie ancora
 
Quelle che ricevi sono lettere di intento da esportatori abituali. In questo caso art. 8 e' OK. Ricordati che devi inviare telematicamente, con apposito software il contenuto di tali lettere a agenzia entrate.
L'iva pagata all'estero che in Italia non deduci come tale, diviene tuttavia un elemento di costo ai fini delle imposte dirette, cioe' in pratica va ad aggiungersi al costo.
Gli Stati Uniti penso che prevedano delle forme di rimborso dell'iva agli stranieri, ma su questo non ne so. Posso dirti che l'Italia lo fa con gli "esteri"
La legislazione fiscale e' spesso ingiusta e penalizzante, come d'altronde convieni anche tu.
 
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