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Cosa fare se uno degli eredi si rifiuta di condividere con gli altri i documenti?

MaxB78

Utente
Chiedo scusa per la lunghezza, ma è una cosa un po' complessa.

A partire dai primi giorni di maggio di quest'anno, in conseguenza al decesso di mio nonno, si è reso necessario provvedere a tutta una serie di cose tra cui la presentazione della dichiarazione di successione. Gli unici eredi in linea di successione (con padre pre-morto) siamo io, mia sorella e mio fratello. Mio fratello, che a suo dire ha delle conoscenze tra ragionieri e avvocati, si e in qualche modo imposto sin dall'inizio affinché fosse lui ad occuparsi della presentazione della domanda di successione a nome di tutti e tre. Sulla base della naturale fiducia che intercorre nei rapporti familiari, e occupati a sbrigare altre incombenze conseguenti al decesso, io e mia sorella abbiamo lasciato che mio fratello se ne occupasse in totale libertà.

Tuttavia, dopo un primo periodo durante il quale mio fratello di è dimostrato collaborativo e disponibile al dialogo, il suo atteggiamento è cambiato ed è diventato scostante ogni volta che gli si chiedevamo informazioni sullo stato di presentazione della domanda, fino a rendersi irripetibile attraverso i mezzi telefonici e informatici (ognuno di noi è residente in città diverse quindi il telefono e le chat sono il mezzo di comunicazione preferenziale). Di volta in volta ha sempre evitato di fornire delucidazioni spostando il discorso su altro; in due occasioni - come conseguenza del fatto che io e mia sorella ci siamo imposti con decisione - ha fornito degli aggiornamenti che, tuttavia, sembravano poco credibili. Tra un tentativo di comunicazione e l'altro sono passati ben cinque mesi!

A partire dall'ultima settimana di ottobre siamo riusciti finalmente a comunicare nuovamente con lui. Dopo uno scambio di battute che è divenuto sempre più acceso, mio fratello ci ha detto che di non preoccuparci che era tutto a posto e che la dichiarazione era stata presentata (cosa non nuova, ma che già in passato non aveva di fatto portato a nulla, perché la dichiarazione di successione non era mai stata effettivamente presentata da lui). Visti i precedenti, e venendo meno la fiducia, in data 27 ottobre gli ho intimato, anche a nome di mia sorella, che se era vero che la dichiarazione di successione era stata presentata, di produrre a nostro favore tutta la documentazione in suo possesso. Gli ho detto di provvedere entro il successivo 29 ottobre dopo di che io e mia sorella avremmo agito per vie legali. In data 30 Ottobre mi mettevo in contatto con l'agenzia delle entrate di Vercelli (sede di competenza per la pratica) che mi informava che fino a quel momento alle ore 12.00 non era stata presentata nessuna dichiarazione di successione relativa a mio nonno. Poche ore dopo, alle 15.30 circa, venivo ricontattato dallo stesso impiegato dell'agenzia delle entrate che mi informava che nello spazio di tempo intercorso tra le due chiamate la successione era stata presentata da mio fratello.

Quindi solo dopo la minaccia di un'azione legale mio fratello si è mosso per presentare la domanda. Senza informarci su nulla e senza farci avere copia della documentazione, si è recato in fretta e in furia presso la banca dove mio nonno aveva il conto, per presentare copia della successione (relativa al solo patrimonio economico), come richiesto cinque mesi prima dalla direttrice della banca. Il giorno dopo io e mia sorella ci siamo recati in banca per assicurarci della situazione e per dare disposizione sul fatto che qualsiasi tipo di operazione non fosse messa in essere se non con il consenso di tutti gli eredi (l'eredità comprende un conto bancario con titoli e un immobile). Anche dopo questo episodio mio fratello ha continuato a rifiutarsi di mandare a noi una copia integrale della dichiarazione di successione.

Io e mia sorella ne abbiamo avuto una copia dalla direttrice della banca, la quale tuttavia ci informava che non si tratta della copia completa, in quanto alla banca serviva solo la parte relativa al patrimonio bancario. La stessa ci informava che è presente altra documentazione relativa all'immobile. La consultazione delle copie forniteci dalla banca conferma che sono state omessi i fogli relativi all'immobile, e la ricevuta relativa alla presentazione della domanda. Inoltre la domanda stessa reca delle correzioni a penna relative ai miei dati (codice fiscale). Tutte queste cose non fanno altro che alimentare i sospetti miei e di mia sorella in merito a mio fratello. Non ci è chiaro esattamente cosa abbia in mente, ma ormai è ovvio (anche da altri particolari) che c'è qualcosa che non va; sin da principio è come se avesse voluto prendere tempo per rinviare la presentazione della successione per ragioni a noi ignote e incomprensibili.

Ad oggi, dopo l'ennesima richiesta, mio fratello si rifiuta ancora di farci avere la parte della dichiarazione di successione relativa ai beni immobili, le ricevute di presentazione della stessa, e la ricevuta di pagamento delle relative tasse di successione (per le quali rivendica un debito).

In ragione di tutto questo vorrei avere conferma del fatto che è nostro diritto come coeredi di avere da parte di mio fratello una copia integrale di tutti i documenti (nonostante materialmente la successione è stata presentata da lui) e, inoltre, sapere qual'è il modo migliore di agire per tutelare i nostri diritti e cosa fare visto che lui si rifiuta categoricamente di fornire ogni informazione relativa alle pratiche dell'eredità. In ragione del comportamento molto sospetto mi chiedo quale possano essere le mosse legali per prevenire altre iniziative autonome da parte di mio fratello messe in essere a nostra insaputa e con l'intenzione specifica (a quanto pare) di escludere me e mia sorella.

In ultimo: qualcuno ha un'idea di cosa può avere in mente mio fratello? Cioè: se una persona volesse effettivamente fare qualcosa di illecito sarebbe possibile?


Chiedo ancora scusa per la lunghezza, spero che qualcuno possa darmi qualche consiglio utile su cosa fare nell'immediato.

Max
 

STUDIOCEL

Utente
Le spese le ha certamente avute, e se l'è dovute anticipar di tasca sua se non gli avete dato nulla...
Poi un decesso di maggio, minacciare di prender l'avvocato a ottobre perché non era ancora fatta la successione mi pare eccessivo e fuori luogo...
 

MaxB78

Utente
Le spese le ha certamente avute, e se l'è dovute anticipar di tasca sua se non gli avete dato nulla...
Poi un decesso di maggio, minacciare di prender l'avvocato a ottobre perché non era ancora fatta la successione mi pare eccessivo e fuori luogo...
Fuori luogo? Perché? La successione non è stata fatta semplicemente perché lui non l'ha fatta; non è chiaro perché ma si è mosso SOLO dopo aver minacciato di agire legalmente. Inoltre le spese che si è accollato se l'è accollate da solo, agendo in autonomia, senza comunicare con nessuno... Cosa che non gli è stata affatto chiesta.

Ad ogni modo, ad oggi, continua il rifiuto di condividere qualunque tipo di documentazione. I quadri dentro casa di mio nonno li abbiamo trovati tagliati dentro e la casa frugata... e solo lui è andato lì.

Gli ho appena mandato una diffida. Dopo di che sentiremo un legale.

Grazie sei stato utile come il famoso dito.
 

MaxB78

Utente
Aggiungo se non si è capito che gli è stata data piena fiducia fino ad ora, e in cambio c'è stata una totale mancanza di comunicazione. Non conoscendo l'effettivo stato delle cose perché non ci ha mai detto niente non abbiano nemmeno procedere diversamente e siamo rimasti letteralmente bloccati a causa sua.

Qualunque richiesta di poterci occupare noi della cosa non ha prodotto nessun effetto. Semplicemente è come se fossimo in ostaggio e adesso c'è pure la voltura catastale da fare... Quindi ci sarà da sputare altro sangue.
 
credo che nel caso descritto occorrerebbe nominare un soggetto terzo che possa derimere queste ostilità oppure poter fare insieme tutti gli adempimenti che appaiono anticipati rispetto ad un termine di un anno dal decesso
ciao
 
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