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contratti di locazione

M

mario50

Ospite
<HTML>Desidererei che qualche anima cortese ed esperta mi facesse sapere con certezza come calcolare la scadenza di un contratto di locazione abitativa ante-equocanone (cioè del 1963) in quanto finora ho raccolto diverse versioni sull'argomento:
1 - tutti i contratti sono rapportati al 1978 (legge equocanone: 392/78) e da allora calcolare di 4 anni in 4 anni (A.R.P.E.);
2 - calcolare di 4 anni in 4 anni fin dall'anno di sottoscrizione (1963) (S.U.N.I.A.);
3 - secondo l'art. 58 della legge sull'equocanone i contratti antecedenti sono rapportati all'1.7.79 o all'1.1.80 (a seconda del periodo di sottoscrizione) e da allora calcolare di 4 anni in 4 anni (letta da me). Secondo me è valido questo articolo, ma non so se sia stato abrogato o sostituito da altre leggi. Grazie a chi vorrà illuminarmi.</HTML>
 
P

Paolo

Ospite
<HTML>Se il tuo contratto non ha mai subito variazioni scritte con il conduttore, deve intendersi che il contratto segue ancora la normativa dell'equa canone. Pertanto hai ritenuto molto bene che la sua decorrenza sia l'1.07.79 e poi di 4 anni in 4 si arriva all'1.07.2003. Questa dovrebbe essere la scadenza del contratto.
Tuttavia ritengo sia in ritardo per dare la disdetta all'inquilino. Infatti l'art. 3 della legge 392/78 afferma che il contratto si rinnova per un periodo di quattro anni se nessuna delle parti comunica all'altra, almeno sei mesi prima della scadenza, con lettera raccomandata, che non intende rinnovarlo. La stessa disciplina si applica ad ogni altra successiva scadenza.
Penso che a questo punto dovrai attendere altri 4 anni prima di riavere il tuo immobile.</HTML>
 
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