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Consulente Informatico - pareri discordanti

Jack85

Utente
Buongiorno a tutti!
Sono qui per chiedere un consiglio, poiché dopo essere stato da due commercialisti, e avendomi consigliato due cose diverse, mi ritrovo un po’ confuso.

Ho 33 anni e non ho mai aperto Partita Iva; come si evincerà dal titolo del thread vorrei mettermi in proprio come consulente informatico.

Creo web app, siti web, gestionali, configurazioni di reti e consulenza informatica in generale; non vendo pc né hardware direttamente, al limite lo farei acquistare a prezzo di costo al cliente per poi configurarglielo.

Il primo professionista dal quale sono andato mi ha consigliato di aprire partita IVA con regime forfettario e iscrivermi alla gestione separata. In questo modo mi diceva avrei una sola imposta da pagare e per quanto riguarda l’INPS lo pagherei esclusivamente sui miei ricavi.

Il secondo invece mi ha detto che era una scelta sbagliata, mi dovrei invece, sempre con regime forfettario mi pare, iscrivere alla camera di commercio, poiché in questa maniera anche se dovrei pagare un fisso di INPS di circa 2500 euro all’anno, mi converrebbe comunque perché non dovendo pagare in percentuale, se ad esempio fatturo 20000 euro, di INPS pagherei sempre 2500 e non il 30% circa (6000 euro)

Guardando in giro su internet questa seconda soluzione però non é consigliata da nessuno, ed essendo il secondo professionista una persona che so molto affermata nel settore la cosa mi ha lasciato un pò confuso..

Qualcuno potrebbe chiarirmi le cose? Se quello che ha detto il secondo professionista é vero, perché non lo trovo consigliato da nessuna parte?

Grazie per ogni risposta!
 

Gianmaria@

Utente
Ciao @Jack85 ,

partiamo da una premessa fondamentale: non è tanto una questione di scelta, in quanto il tuo lavoro presuppone un requisito artigiano. E' stato chiarito in più occasioni che creare app, programmi, siti web (in generale il lavoro del webmaster) rientra nelle attività artigianali (rif. normativo manuale informativo attività). La ditta artigiana presuppone tutti gli adempimenti di cui seconda scelta (iscrizione in CCIAA, iscrizione INPS AC, iscrizione all INAIL).

Nel caso tu facessi meramente "consulenza informatica", per esempio il SEO improver, che si occupa solo del posizionamento sui motori di ricerca, in quel caso puoi anche solo iscriverti come lavoratore autonomo e quindi la prima scelta: p.iva + INPS in Gestione separata.

Per il profilo contabile mi trovo daccordo per il regime forfettario. La convenienza è abissale, in quanto le tasse sono al 5%, inoltre in caso di scelta di apertura della p.iva come artigiano hai uan riduzione del 35% dei contributi fissi ed extrasoglia.

Ho notato per l'appunto che nei conti non hai parlato dei contributi extrasoglia, l'artigiano che supera i 15610 € di reddito deve pagare il 24% sulla differenza, oltre ai contributi fissi di 2500 €. Il reddito nel forfettario si calcola su un coefficiente di redditività preimposto:
  1. webmaster artigiano: 78%
  2. werbmaster consulente 67%
Inoltre i contributi in gestione separata non è che sono così economici: si paga il 25,72% sul reddito pieno

Tempo fa scrissi un articolo proprio sul webmaste, ti allego il link se di tuoi interesse, tra l'altro c'è un software online gratuito per simulare il calcolo di tasse e contributi: LINK
 

Jack85

Utente
Grazie mille per la risposta!

Quindi partendo dal presupposto che comunque dovrei iscrivermi come artigiano, per poter fare il mio mestiere serenamente senza "magheggi" e rischi vari, vorrei capire se il calcolo dei costi che mi sono fatto è corretto.

Su un importo fatturato di 20000 euro, andrei a pagare 2500 euro di contributi fissi, più 821 euro extrasoglia, più 1000 euro per le tasse (5%), più per il primo anno l'iscrizione alla camera di commercio (300 euro) e l'annuale (attorno ai 100 euro). Di conseguenza su 20000 euro di fatturato avrei un reddito netto di 15000 euro circa giusto?

Ho fatto correttamente i calcoli? Ci sono altri costi che non ho considerato?
 

Gianmaria@

Utente
Ciao,

Non mi torna per i contributi extrasoglia. Mi permetto di svilupparti il calcolo con una tabella partendo dal fatto che aderirai al regime forfettario come webmaster artigiano. Come coefficiente di redditività ai il 78% pertanto sui ricavi totali di 20.000 la prima cosa da fare e calcolare la base imponibile. Una volta ottenuta la base imponibile per il calcolo dell'imposta sostitutiva devi tenere in considerazione i contributi pagati, pertano devi contarli nel calcolo. La base imponibile per il calcolo delle tasse è di € 13.100 dove calcolerai il 5% di tasse. I contributi extrasoglia (oltre il minimale) si calcolano sulla differenza di reddito su un minimo di 15610 €. Dato che per i contributi la base imponibile rimane quella dettata dal coefficiente di redditività, in ogni caso non devi pagare nulla perchè è inferiore di 10 euro rispetto al minimo.

Poi per farti capire meglio ho ipotizzato un ricavo di 25.000 € nel 2020. Ho sviluppato gli stessi calcoli, ma questa volta il coefficiente di redditività al fine del calcolo dei contributi è più alto. Sulla differenza si calcola il 24%. NB: il forfettario ti da il bonus del 35% sui contributi, quindi una volta fatto il calcolo dobbiamo togliere ancora il 35%.

Come ultima cosa voglio precisare che i 691,56 € di contributi extra 2020, verranno pagati nel 2021. Per criterio di cassa, quando andrai a chiudere l'anno e a fare la dichiarazione dei redditi 2021 (nell'anno 2022), potrai portarli in deduzione insieme ai 2500 € fissi, al fine del cacolo delle imposte. E così via.

Spero di aver reso l'idea.

2019​
2020​
RICAVI 20.000,00 € 25.000,00 €
BASE IMPONIBILE 78% 15.600,00 € 19.500,00 €
CONTRIBUTI PAGATI 2.500,00 € 2.500,00 €
BASE IMPONIBILE 13.100,00 € 17.000,00 €
TASSE 5% 655,00 € 850,00 €
CONTRIBUTI EXTRASOGLIA - € 691,56 €
 
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