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Consiglio costituzione società

Giakko

Utente
Buonasera a Tutti,
Sono già un lavoratore dipendente nel settore privato e sto portando avanti il progetto per il mio "sogno lavorativo"
Si tratta di un esercizio aperto al pubblico.
Non avendo chissà quali finanze a disposizione, sto puntando il tutto sulla ricerca di finanziatori tramite equity crowd founding.

Sulle varie piattaforme di equity crowd founding che hanno degli investitori (non normali donatori) devo presentare il business plan (già fatto) e le varie documentazioni ma come azienda e non come privato cittadino
Un maggiore livello di difficoltà è dato dal fatto che il mio progetto (come qualsiasi esercizio aperto al pubblico) non emetterà una fattura e/o avrà dipendenti fino a quando la "saracinesca" non sarà aperta.
Allo stato attuale non ho soci e/o futuri dipendenti.

Poichè la cifra per iniziare ad "alzare le saracinesca" è importante ci vorrà molto tempo (potrebbero volerci anche 2 anni) per raccogliere i fondi necessari.
In questo arco di tempo continuerò il mio attuale lavoro

C'è una forma di società che mi permette di mantenere il lavoro e portare avanti la ricerca fondi senza dover pagare tasse per redditi che ancora non ho percepito?
Che non obblighi la stessa azienda a pagare tasse e/o imposte fino a quando di fatto non emetto la "prima fattura". Ovvio che escludo le spese di apertura etc etc.
Che comunque tuteli le mie modeste finanze e i miei beni?

Resto a vostra disposizione per chiarimenti e per discutere insieme la migliore strategia (se c'è)
Grazie a Tutti in anticipo
 

Gianmaria@

Utente
Ciao @Giakko,

sicuramente se vuoi tutelare le tue finanze e il tuo patrimonio punterei su una srl, dove hai l'autonomia patrimoniale perfetta. Questo progetto lo stai coltivando da solo o site più soci?

Gli investitori che ti finanzierebbero tramite crowfounding sicuramente vorranno una partecipazione in società e quindi anche per questo motivo trovo la srl una forma giuridica che fa al caso tuo. Ogni volta che entra un socio gli cedi una quota corrispondente al capitale investito.

Per il punto tasse, se la mantieni inattiva in Camera di Commercio, finche come hai detto tu non alzi la saracinesca non hai grossi esborsi a livello di tasse. Pagheresti annualmente solo:
  • tassa libri sociali: 309,87 €/anno
  • contributo CCIAA: 120,00 €
  • deposito bilancio: 137,0 €
  • presentazione Unico SC: nessun costo
  • PEC: 5 €/anno
  • Firma digitale: 30 € ogni 2 anni
chiaramente anche se inattiva, proprio per questi adempimenti dovrai pagare un professionista che li segua. Una srl inattiva più o meno costa sui 1000 € l'anno la gestione, dipende dall'offerta. Ho scritto un articolo sulle srl ti allego il link se di tuo interesse: LINK BLOG

L'unica cosa: non puoi mantenerla inattiva per più di 3 esercizi in quanto risulteresti società di comodo e dovresti poi portarla in liquidazione o fare interpello all'AdE.


Per la costituzione se fai una srls hai 500 € di costi al registro delle imprese, il notaio non costa nulla.Puoi mettere da 1 a 9999 di capitale. Se fai una srl normale il capitale minimo sono 10.000 € e il notaio costa sui 1600€. Se rientri nelle start up innovative non devi neanche andare dal notaio, c'è uno sportello del Registro Imprese che ti può seguire. Inoltre la start up innovativa ha dei canali speciali con il MISE per avere fondi dal MCC (medio credito centrale), dove se non erro, non paghi nulla per la garanzia che ti viene data. Ovviamente per essere una start up innovativa devi avere un progetto che dev'essere valutato da un ufficio apposito del RI.
 

Giakko

Utente
Salve @Gianmaria@ ,
innanzitutto, grazie per la risposta.

Il progetto lo sto coltivando da solo ma, come poi hai giustamente anticipato, è anche previsto l'ingresso di finanziatori.
Tuttavia vorrei anche che questi finanziatori, una volta rientrati del loro investimento, mi permettano di rilevare le loro quote.
Non voglio (e non potrei mai) diventare un gigante commerciale da svariati milioni di euro di fatturato con il mio progetto.
Vorrei solo che il mio attuale stipendio arrivasse dalla mia attività e non da altri datori di lavoro.

Dal link che mi hai inviato, tutto spiegato in maniera molto chiara, non capisco però una cosa: Se sarò amministratore della srls, cosa accadrà a livello di tassazione sui miei redditi se la società che ho costituito non produrrà fatture emesse ma in un primo periodo pagherò solo fornitori?
Alla fine, è un progetto che condurrò parallelamente alla mia occupazione di dipendente per un'azienda privata. Poi se l'attività andrà come spero che vada, mi auguro di poter consegnare le dimissioni e dedicarmi al 100% alla società e all'esercizio commerciale

Non credo di essere una start-up innovativa.
Il progetto è un esercizio commerciale che non prevede nulla di nuovo tuttavia vuole essere alimentato da energie rinnovabili (è stato previsto anche il costo dell'impianto fotovoltaico per avere una certa autonomia, ad esempio) ed i suoi canali di comunicazione è pubblicità saranno seguite da esperti del settore e verranno esclusi per scelta media come radio e/o tv e così via.
Nulla di nuovo ma sicuramente adattato alle ultime tecnologie.

Grazie ancora
Giakko
 

Gianmaria@

Utente
Ciao @Giakko ,

per il primo problema sarà fondamentale siglare dei patti para-sociali che vincolino i finanziatori a venderti le quote al loro valore + l'eventuale plusvalenza. Conta che loro pagheranno delle tasse sulla plusvalenza quindi dovrete capire come gestire la cosa.

Per il secondo quesito: tu puoi anche non devolverti un compenso amm.re all'inizio o meglio finchè non parti con l'attività commerciale vera e propria. Conta che almeno per il primo esercizio sarai in perdita, dovuti ai costi fissi che ti ho elencato nella precedente. Caricare ulteriormente l'azienda di costi non è opportuno. Dal momento che prenderai un emolumento verrà tassato a livello di IRPEF e farà cumulo al tuo reddito attuale da lavoratore dipendente.

Per il terzo e ultimo punto: non darei per scontata la possibilità di rientrare nelle start up innovative. Già il fatto che viene alimentato da energia rinnovabile è un punto a favore. Inoltre se tu sei laureato rientri già nei canali per le start-up innovative.
 

Giakko

Utente
Ciao @Gianmaria@ ,
grazie infinite,

primo punto:
Perfetto. non sapevo che potessero essere siglati questi patti. Mi sembra un buon modo per siglare un accordo di questo genere

secondo punto:
Non credo ci sia questo genere di problemi in quanto avevo intenzione di pagare i 2 dipendenti previsti e non prendere compensi fino a quando non si arrivava a condizioni economiche che per il primo anno, da quello che ho capito, non ci saranno.
Se le spese annuali sono solo quelle in attesa di avere i fondi per fare il tutto, non ci sono problemi per sostenerli.

Quindi potrei essere un amministratore che paga i fornitori della propria attività, paga il dovuto ai propri 2 dipendenti ma che di fatto è impiegato presso altra azienda e non percepisce compensi dalla propria società (o almeno fino a quando rassegno le dimissioni e mi "auto assumo")?
Credo che non ci sia nessun problema, corretto?

terzo punto:
No. Non sono laureato. ho solo anni di esperienza e titoli dati da corsi il tutto nel campo delle infrastrutture IT (che so benissimo che potrebbero non significare nulla).
Ho solo pianificato l'utilizzo energie rinnovabili, la riduzione drastica di rifiuti, la connettività e lo sviluppo della parte dei social media.
Le intenzioni ci sono tutte.... ma non credo che siano un requisito valido per accedere alla tipologia di società "innovativa".

Se volessimo quindi tirare le somme, quale società è più adatta al mio scopo?
Grazie ancora
 

Gianmaria@

Utente
Ciao,

per il secondo punto, come amm.re faresti un scelta diligente non prendendoti lo stipendio fino a che non sarà a regime la ditta, dopo di che con il consenso degli altri soci finanziatori, approverete un emolumento. NB* cerca di mantenere sempre la maggioranza delle quote ossia il 51%, evita che altri soci, benché mettano i soldi possano coalizzarsi e creare una maggioranza parallela.

Per la tipologia della società, per una questione di caratteristiche io opterei per la srl, in quanto andando per esclusione:

  • La ditta individuale non permette di avere dei soci, quini i tuoi finanziatori a che titolo ti danno dei soldi?
  • La società di persone (SAS o SNC): potrebbe essere una scelta, ma il patrimonio si confonde con quello delle persone fisiche, presumo che i soci sovventori non siano d'accordo con questa cosa. Costa meno a livello gestionale, non hai tutti gli obblighi di una srl, ma è meno versatile nella cessione quote.
  • La spa è una forma societaria troppo imponente sia sotto il profilo di capitalizzazione che di costi. Se un giorno (me lo auguro per te) diventerai un'impresa di certe dimensioni puoi sempre trasformarla
 

Gianmaria@

Utente
No mi sono spiegato male io: intendevo la srls (srl semplificata), piuttosto poi la trasformi in srl normale l'anno venturo aumentando il capitale grazie al subentro dei crow founding.
 
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