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Consiglio contabilizzazione credito

catia71

Utente
Nell'ambito di un contratto di appalto una RTI ha richiesto ed ottenuto il pagamento di un anticipo, le componenti la RTI hanno fatturato ognuno la propria quota, ora poiché per ottenere il pagamento era necessario prestare una fidejussione v/ la capogruppo che a sua volta ha prestato garanzia all'ente, una delle società ha preferito lasciare sul conto corrente della RTI la propria quota, optando per lo svincolo graduale dell'anticipo ed evitare i costi della fidejussione giudicati non sostenibili. Ora ovviamente non avendo ricevuto il pagamento è rimasto aperto il credito verso la PA, avendo questa pagato però non mi sembra corretto lasciare aperto il mastrino. Domanda cosa è meglio fare contabilmente? Chiudo il mastrino ad un conto di credito V/la RTI? grazie per l'aiuto.
 
Buongiorno Catia: anche questo caso non mi è mai capitato e perciò vado a ragionamento - se la PA ha pagato l'anticipo che le singole aziende hanno fatturato, l'operazione specifica è conclusa quindi il credito v/PA io lo chiuderei. Quindi concordo con l'iscrizione di un credito v/RTI - non so però se la RTI possa avanzare la richiesta di fidejussione e quindi trasformare questo credito (debito x RTI) in una sorta di deposito cauzionale... prendi le mie parole come semplice parere, mi raccomando...
 

catia71

Utente
Buongiorno Catia: anche questo caso non mi è mai capitato e perciò vado a ragionamento - se la PA ha pagato l'anticipo che le singole aziende hanno fatturato, l'operazione specifica è conclusa quindi il credito v/PA io lo chiuderei. Quindi concordo con l'iscrizione di un credito v/RTI - non so però se la RTI possa avanzare la richiesta di fidejussione e quindi trasformare questo credito (debito x RTI) in una sorta di deposito cauzionale... prendi le mie parole come semplice parere, mi raccomando...
Grazie Gianni,
in realtà è un deposito e basta, cioè i soldi sono rimasti sul conto della RTI. Purtroppo per fare la fidejussione bancaria le varie banche interpellate hanno avanzato richieste assurde tipo il vincolo totale e/o parziale della somma per l'intera durata dell'appalto, con costi oltre il 2%, dunque l'azienda ha pensato "bloccati per bloccati li lascio sul conto della RTI, non pago il costo della fidejussione, e la somma la faccio svincolare dal conto corrente per sal", mano a mano che la Pa recupererà l'importo sugli stati di avanzamento. L'assurdità della situazione era che si paventava la situazione di avere bloccato l'importo dalla banca che rilasciava la fidejussione (ti tieni i soldi mi dici "che cosa garantisci?") inoltre l'altrettanto recupero dalla PA...per cui la capogruppo ha dato il suo assenso a lasciare la quota sul conto e svincolarli man mano. Dunque è un accordo tra aziende, dal momento che la fidejussione per la Pa l'ha rilasciata la capogruppo (era un importo considerevole e i tempi non consentivano atti separati), i soldi non vengono spesi essendo un conto di appoggio per far transitare gli incassi, pertanto la capogruppo ha la sua garanzia a costo zero per l'altra azienda. Il mio problema è la contabilizzazione in bilancio, secondo me la posizione PA va chiusa e la partita la posso chiudere secondo te ad un conto di credito v/RTI? sicuramente non posso accendere un conto di tipo bancario non essendo dell'azienda, posso secondo te lasciarlo nei crediti?
 
Il mio problema è la contabilizzazione in bilancio, secondo me la posizione PA va chiusa e la partita la posso chiudere secondo te ad un conto di credito v/RTI? sicuramente non posso accendere un conto di tipo bancario non essendo dell'azienda, posso secondo te lasciarlo nei crediti?
x logica ti rispondo si, su come denominarlo vedi tu... concordiamo entrambi che sia un deposito.
 
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