Monica Frabetti
Utente
Buongiorno, vorrei porre un quesito relativamente alla detrazione 110% e la sanatoria ai sensi del DPR n. 380/2001.
In particolare in fabbricato unifamiliare con abusi edilizi occorre presentare una sanatoria per avere la conformità urbanistica e per avere il diritto alla detrazione 110%.
In Emilia Romagna il riferimento normativo è la LR 24/2004 che prevede casistiche di sanatoria in parte diverse rispetto ad DPR 380.
La modulistica che si utilizza a livello regionale per CILA o SCIA o PDC a Sanatoria fa riferimento esclusivamente alla LR 23/2004 che a sua volta nasce dal DPR 380 e nell'ambito della autonomia delle regioni ne specifica ulteriori casistiche in maniera autonoma.
Ad esempio all'art.19 bis viene riportato che costituiscono inoltre tolleranze esecutive le irregolarità geometriche e dimensionali di modesta entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne e le modifiche alle finiture degli edifici, eseguite nel passato durante i lavori per l'attuazione di titoli abilitativi edilizi, a condizione che non comportino violazione della disciplina dell'attività edilizia di cui all'articolo 9, comma 3, della legge regionale n. 15 del 2013, ... e non pregiudichino l'agibilità dell'immobile; pertanto fanno parte delle tolleranze esecutive le parziali difformità, realizzate nel passato durante i lavori per l'esecuzione di un titolo abilitativo, cui sia seguita, previo sopralluogo o ispezione da parte di funzionari incaricati, la certificazione di conformità edilizia e di agibilità.
Chiedo: è corretto sanare quindi ai sensi della Modulistica a disposizione in Emilia Romagna LR 24 seguendo le casistiche dalla stessa previste?
Questo soddisfa i criteri di accesso alla detrazione fiscale 110% come previsti dal Decreto rilancio 34/2020 e seguenti?
Grazie a chi volesse intervenire.
In particolare in fabbricato unifamiliare con abusi edilizi occorre presentare una sanatoria per avere la conformità urbanistica e per avere il diritto alla detrazione 110%.
In Emilia Romagna il riferimento normativo è la LR 24/2004 che prevede casistiche di sanatoria in parte diverse rispetto ad DPR 380.
La modulistica che si utilizza a livello regionale per CILA o SCIA o PDC a Sanatoria fa riferimento esclusivamente alla LR 23/2004 che a sua volta nasce dal DPR 380 e nell'ambito della autonomia delle regioni ne specifica ulteriori casistiche in maniera autonoma.
Ad esempio all'art.19 bis viene riportato che costituiscono inoltre tolleranze esecutive le irregolarità geometriche e dimensionali di modesta entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne e le modifiche alle finiture degli edifici, eseguite nel passato durante i lavori per l'attuazione di titoli abilitativi edilizi, a condizione che non comportino violazione della disciplina dell'attività edilizia di cui all'articolo 9, comma 3, della legge regionale n. 15 del 2013, ... e non pregiudichino l'agibilità dell'immobile; pertanto fanno parte delle tolleranze esecutive le parziali difformità, realizzate nel passato durante i lavori per l'esecuzione di un titolo abilitativo, cui sia seguita, previo sopralluogo o ispezione da parte di funzionari incaricati, la certificazione di conformità edilizia e di agibilità.
Chiedo: è corretto sanare quindi ai sensi della Modulistica a disposizione in Emilia Romagna LR 24 seguendo le casistiche dalla stessa previste?
Questo soddisfa i criteri di accesso alla detrazione fiscale 110% come previsti dal Decreto rilancio 34/2020 e seguenti?
Grazie a chi volesse intervenire.