Massimiliano b
Utente
Mi scuso per la frase iniziale. è solo uno sfogo.
Due anni fà un mio familiare ha venduto un solo edificabile di 2000m2.
Il terreno era pervenuto in successione di morte oltre 10 anni fa.
Prima della vendita, sapendo della possibilità di rivalutare il terreno abbiamo fatto fare una perizia giurata ad un tecnico del posto (sono ing. ma ho ritenuto opportuno non trattare l'argomento vista la parentela) . Il prezzo riportato in atto (corrispondente all'effettiva somma avuta dai miei familiari !!) era vicino al prezzo di perizia ed abbiamo fatto i pagamenti previsti come venditore .
A distanza di due anni è giunto a noi (venditori) un accertamento inerente le spese di registro, ipotecarie e catastali. Immagino che tale cartella sia arrivata anche all'acquirente a cui competono tali oneri
Ecco il colmo della situazione: per conto dell'A.d. Entrate, l'agenzia del Territorio ha predisposto una propria stima che porta ad un valore che è quasi il doppio del valore effettivo di vendita.
A questo punto cerco di prodigarmi per predisporre una stima riferita a valori inconfutabili:
Io intendo contestare le ipotesi alla base del metodo di stima (valore di trasformazione): loro hanno ipotizzato che l'intera cubatora ammessa venga edificata, ma in realtà nei piccoli paesi da 5000 abitanti non è mai così, tanto meno nel nostro: dall'urbanizzazione della zona è infatti evidente che si rimane sempre al di sotto della metà della cubatura disponibile.
Ecco spiegato il volore così alto individuato dall'AdT
In secondo luogo, l'80%dei terreni edificabili della zona è inedificato e infatti noi ci abbiamo 3 anni prima di vendere e il nuovo proprietario dopo due anni non ha costruito nulla.
In terzo luogo tutti gli atti successivi al nostro (il primo è avvenuto almeno un anno dopo) hanno un prezzo/mq con incremento massimo del 10% rispetto al nostro, mente nessuno degli atti precedenti ha un valore superiore al nostro.
Siccome la sanzione è alta necessariamente mi devo rivolgere ad un avvocato ma vorrei un'opinione sulla stima.
Per la plusvalenza, che effettivamente riguarda il venditore, ad oggi non è arrivato nulla, è solo questione di tempo oppure non è previsto che venga colpita?
grazie
Due anni fà un mio familiare ha venduto un solo edificabile di 2000m2.
Il terreno era pervenuto in successione di morte oltre 10 anni fa.
Prima della vendita, sapendo della possibilità di rivalutare il terreno abbiamo fatto fare una perizia giurata ad un tecnico del posto (sono ing. ma ho ritenuto opportuno non trattare l'argomento vista la parentela) . Il prezzo riportato in atto (corrispondente all'effettiva somma avuta dai miei familiari !!) era vicino al prezzo di perizia ed abbiamo fatto i pagamenti previsti come venditore .
A distanza di due anni è giunto a noi (venditori) un accertamento inerente le spese di registro, ipotecarie e catastali. Immagino che tale cartella sia arrivata anche all'acquirente a cui competono tali oneri
Ecco il colmo della situazione: per conto dell'A.d. Entrate, l'agenzia del Territorio ha predisposto una propria stima che porta ad un valore che è quasi il doppio del valore effettivo di vendita.
A questo punto cerco di prodigarmi per predisporre una stima riferita a valori inconfutabili:
- ho acquisto la delibera comunale che stabilisce il valore minimo per i suoli edificabili della zona;
- ho chiesto info a notai e agenzie immobiliari;
- sto cercando di acqusire, in manire molto complessa e dispendiosa gli atti di vendita recenti in zona tramite la conservatoria.
Io intendo contestare le ipotesi alla base del metodo di stima (valore di trasformazione): loro hanno ipotizzato che l'intera cubatora ammessa venga edificata, ma in realtà nei piccoli paesi da 5000 abitanti non è mai così, tanto meno nel nostro: dall'urbanizzazione della zona è infatti evidente che si rimane sempre al di sotto della metà della cubatura disponibile.
Ecco spiegato il volore così alto individuato dall'AdT
In secondo luogo, l'80%dei terreni edificabili della zona è inedificato e infatti noi ci abbiamo 3 anni prima di vendere e il nuovo proprietario dopo due anni non ha costruito nulla.
In terzo luogo tutti gli atti successivi al nostro (il primo è avvenuto almeno un anno dopo) hanno un prezzo/mq con incremento massimo del 10% rispetto al nostro, mente nessuno degli atti precedenti ha un valore superiore al nostro.
Siccome la sanzione è alta necessariamente mi devo rivolgere ad un avvocato ma vorrei un'opinione sulla stima.
Per la plusvalenza, che effettivamente riguarda il venditore, ad oggi non è arrivato nulla, è solo questione di tempo oppure non è previsto che venga colpita?
grazie