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Conbiene la libera professione?

L

Luca

Ospite
Ciao a tutti,
sono un co.co.co che sta valutando di aprire partita iva ma sono sommerso dai dubbi. Attualmente il mio contratto prevede che giornalmente percepisca X euro cosi' ripartiti

X=C+T+F

C compenso lordo giornaliero
T trasferta giornaliera
F quota trattenuta dal committente per una sorta di tfr

Su T non pago tasse, su C applico normalmente INPS (1/3 del 14.4%), INAIL, IRPEF e su F applichero' a fine rapporto la tassazione prevista dal tfr (secondo quanto sostiene il mio committente... cioe' l'IRPEF sul 50% del suo ammontare finale se non sbaglio)

Vorrei sapere sulla base di quanto ora percepisco, quale dovrebbe essere o come posso calcolare il mio compenso minimo giornaliero equivalente da libero professionista con p.IVA, tenendo conto di svantaggi e vantaggi (tipo il pagare il commercialista, scaricare l'IVA, detrazioni/deduzioni varie...).
So bene che dipende molto dalla situazione, ma vorrei quanto meno delle indicazioni dalle quali partire, poiche' di lavoro autonomo con p.IVA non so praticamente nulla...

Vi ringrazio,
Luca
 
.......tenendo conto di svantaggi e vantaggi (tipo il pagare il commercialista....."

ehhehehe ok...
lo consideri un vantaggio od uno svantaggio?
 
... se non vuoi avere il problema ogni mese o ogni tre mesi di versare Iva ...se non vuoi avere il problema di sottostare a studi di settore (dipende dal codice attività)...se non vuoi avere il problema di chiamare il commercialista quando ricevi cartelle o comunicazioni "pazze" dall'ag. Entrate, se non vuoi avere il problema di fare l'Unico...e se cmq devi sottostare a degli orari e a delle direttive in modo continuativo e quindi di "autonomo" non ci sarebbe molto...beh! tieniti il tuo bel cedolino a fine mese....le tue belle trattenute...il tuo bel netto in saccoccia e spenditelo tutto senza rischiare poi di non avere i soldi per versare l'Iva...(a meno che tu non abbia così tanti costi da essere sempre a credito di imposte e a meno che il tuo onorario sia tale per cui alla fine il netto che ti rimane in tasca è molto ma molto più alto del tuo attuale X...).
Beh...poi la cosa è molto soggettiva...
Ciao Graziella.
 
Eh! Dipende dal commercialista e non intendo dire semplicemente da quanto si fa pagare...
 
Oe' ecccch'e'! Ho detto diventare libero professionista, non votarmi al martirio... :) Sembra che essere libero professionista sia quasi una tragedia... Volevo una semplice scabra formuletta, tipo

Netto=(lordo+4%)-iva-IRPEF-INPS (+- altro)

altro = costi extra (commercialista), deduzioni, detrazioni, scarico iva...

per fare un raffronto. Tutto qui! Per il resto si vedono in giro anche tanti liberi professionisti sorridenti...

Grazie cmq
 
luca, un conto siffatto è quasi impossibile a preventivo....
considerare il commercialista, cmq, a mio parere, un costo extra è avere una visione riduttiva della cosa... prova il fai da te... addentrarsi nel caos normativo fiscale non è così facile come si pensa... magari "il mi faccio io la contabilità/unico ecc ecc" poi, all'atto pratico... si rivela un boomerang.. (azz mi son detratto l'auto al 100%, ma mica si poteva fare dice la Gdf quando viene a controllare....)

tutto ha un costo... d'altra parte anche tu se farai il libero professionista... ti farai pagare (come è giusto, si lavora no?).. e avrai clienti che ne farebbero volentieri a meno..

in bocca al lupo....
ciao
 
...ma no Luca la libera professione è bella! è ovvio che come tutte le cose bisogna valutare i vantaggi e gli svantaggi...
cmq una formuletta come dici tu non si può fare...
quindi...coraggio apriti stà partita IVA e dai da lavorare al commercialita...
Ciao Graziella.
 
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