Comproprietà casa in successione

[Linda83]

Buonasera,
ho ereditato per morte di mia madre 2/12 dell abitazione dei miei genitori, stessa quota ha ricevuto mia sorella e a mio padre era rimasto 8/12.
Dopo la morte sono tornato in quella casa con la mia famiglia per aiutare mio padre e ho eseguito una ristrutturazione importante con una riclassificazione energetica (da classe g a classe a2), ristrutturazione fatta a nome mio, pagata interamente da me tramite mutuo dove ovviamente ho avuto la firma di mio padre e mia sorella.
Qualche mese fa e venuto a mancare anche mio padre, mia sorella vuole la sua quota (ora diventata 50%), abbiamo deciso di metterla in vendita ma abbiamo scoperto che manca il documento di concessione edilizia poiché la casa è stata fatta prima del 1939 ma non abbiamo documenti che ne provino tale esistenza, quindi non possiamo venderla.
Lei pretende ancora L esborso della sua quota o il mantenimento del 50%, io posso pretendere che mi paghi la sua quota della ristrutturazione?
Grazie

 

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credo sia necessario un accordo e non credo che la casa non si possa vendere. informati presso un legale

 

[Salvato]

Se il fabbricato è stato realizzato prima del 1967 e prima anche del 1942, molto probabilmente il suo stato è leggittimo e quindi liberamente commerciabile. Unica eccezione e la verifica di regolamenti edilizi comunali locali nelle principali citta-capoluogo che potevana prevedere un obbligo di preventivo titolo edilizio (licenza o concessione) già prima del 1942.
Ovviamente la ristrutturazione fatta deve essere stata autorizzata dal Comune (SCIA o PdC).
La sorella che non ha sopportato le spese di ristrutturazione all'atto della vendita dell'immobile corrisponderà la sua quota, altrimenti si sarà in presenza di "indebito arricchimento" ex art.2041 CC.

 

[Linda83]

Perfetto, vi ringrazio!
Il geometra che mi ha seguito durante la ristrutturazione è riuscito a trovare delle mappe risalenti all anno 1939 e quindi non ci dovrebbero essere problemi.
Se decidessi di non venderla dato che non mi conviene (entrerebbe a ciascuno dopo la vendita e la chiusura del mio mutuo circa 60/70 mila euro), lei è tenuta a darmi per la sua quota il valore della ristrutturazione? C' è un tempo limite a cui si può appellare per rifiutare?
I lavori sono finiti a ottobre 2019, la scia è stata chiusa a febbraio 2020, posso sempre chiedere la sua quota o dovevo farlo subito?
Grazie

 

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credo sia preferibile non far trascorrere il tempo poichè potrebbero aprirsi dei termini di prescrizione e/o di decadenza

 

[Salvato]

Lei ha diritto al rimborso della quota di ristrutturazione da parte di sua sorella. Sua sorella è mandante (le ha firmato una delega ai lavori) e quindi deve rimborsarle le spese per i lavori di miglioria da lei sostenuti. Se poi ha esclusivamente goduto di agevolazioni fiscali (es.50% per ristrutturazione), tale agevolazione deve essere detratta da quanto andrà a chiedere a sua sorella.
Sui termini di decadenza e/o prescrizione dell'azione di rivalsa, il termine standard è 10 anni, ma, concordo con quelli che mi hanno preceduto, prima aziona tali diritti meglio è.
Sarebbe il caso di contattare immediatamente un legale per mettere in mora sua sorella.

 

[Linda83]

Perfetto.
Un ulteriore domanda, se riuscissi a trovare un accordo e offrirgli una cifra che gli do su su, nel giro di 6/7 anni, in modo tale da farmi lasciare il suo 50%, come posso organizzarmi con il notaio?
Perchè ovviamente in un atto notarile deve risultare che la quota non mi è stata donata ma me la lascia dietro un importo deciso tra le parti?
Grazie

 

[STUDIOCEL]

Nell'atto di compravendita metterete le condizioni di pagamento...il trasferimento proprietà avviene subito, il pagamento a scadenze prestabilite...
La parte venditrice potrebbe chiedere inserimento clausola che in caso di mancato pagamento alle scadenze l'atto di compravendita viene annullato retroattivamente e la quota proprietà ritorna a lui venditore e anche senza restituzione acconti versati..

 

[Linda83]

Quindi all'atto dal notaio è possibile inserire che il pagamento avverrà nell arco dei successivi 7 anni con delle cifre prestabilite? Non c'è bisogno di nessun assegno che debba risultare come titolo?

 

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credo che dipenda anche dalle garanzie che la sorella potrebbe reclamare