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Compravendita con permuta

G

Geom.Dino

Ospite
<HTML>La ditta per la quale lavoro vuole acquistare uno stabile formato da P.terra (laboratorio) P.primo e P.secondo risp. un appartamento; ora l'mpresa vuole trasformare lo stabile in cinque appartamenti e dare come controvalore (prezzo) due appartamenti finiti allegando all'atto di acquisto i disegni approvati dal comune. Mi chiedo se legalmente e tecnicamente è fattibile un operazione così definita.Un grazie a chi mi risponde</HTML>
 
D

Dami

Ospite
<HTML>Se per tecnicamente intendi limitazioni poste dalla legislazione edilizia (visto che ti firmi Geom. Dino), il tecnico sei tu sulla materia edilizia.
Da un punto di vista fiscale non vi é nessun problema: quella che andrete ad effettuare si chiama permuta, e la legge fiscale le considera due operazioni distinte da assoggettare al trattamento fiscale previsto, per le varie tipologie catastali,oggetto della permuta.</HTML>
 
G

gio

Ospite
<HTML>Voglio solo rimarcare due punti che sovente accadono nelle permute :

1 per non incorrere in sanzioni gravi occorre controllare gli atti da parte del Notaio e farsi rilasciare una attestazione sotto la sua responsabilità affinche nessun terzo possa rivendicare diritti in quanto il Notaio , incautamente ha trasformato servitù o che altro in proprietà. (purtroppo accade anche questo)

2 fiscalmente posso solo dire che l'importo pattuito debba corrispondere al vero in quanto un controllo incrociato potrebbe rilevare una sottofatturazione da parte dell'impresa e logicamente rilevabile nella permuta.</HTML>
 
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