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Compensi Unione Europea esenti da imposte nazionali?

luca72

Utente
Sono un ricercatore e ho ricevuto un compenso dalla European commission (research executive agency) per aver contribuito a selezione di progetti di ricerca europei. A me e al mio commercialista non è chiaro se questo compenso risulta esente da tassazione in quanto erogato da organizzazione internazionale, oppure deve essere dichiarato come qualsiasi reddito per lavoro svolto in Italia da residente in Italia.
Il mio commercialista mi ha segnalato questo parere di 2 anni fa dal Sole 24 Ore di Stefano Mazzocchi:
" In merito alla tassazione dei compensi erogati dall’Unione europea, l'Agenzia ha chiarito che, in applicazione dell’articolo 12 del Protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea, accluso al trattato sull’Unione e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea (protocollo 7), gli stipendi, i salari e gli emolumenti versati dall’Unione ai propri funzionari e agli altri agenti sono assoggettabili a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, ai sensi del Regolamento 260/68 del 29 febbraio 1968 (risposta all’istanza di interpello 5/2018). Per effetto dello stesso articolo del protocollo, gli stipendi, i salari e gli emolumenti versati dall’Unione «sono esenti da imposte nazionali». Alla luce delle considerazioni che precedono, si ritiene che nel caso in esame, l’emolumento percepito non debba essere assoggettato a tassazione in Italia. "
Qualcuno ha qualche consiglio da darmi? Posso non dichiarare il reddito nell'imponibile oppure questo semplice parere non è sufficiente per non correre il rischio di future contestazioni (in rete ho trovato anche interpretazioni e pareri opposti)?

Grazie a tutti per l'attenzione e per gli eventuali consigli.
 
buongiorno Luca, non so rispondere al tuo caso specifico: mia figlia è ricercatrice in Italia, percepisce borsa di ricerca con trasmissione di regolare CU da parte del datore di lavoro (università), borsa esente da imposte...
 
Caro Luca , ho lo stesso problema ma devo ancora firmare il contratto.
La stessa procedura di comunicazione all'amministrazione riguardo questo tipo di attività professionale non prevede il caso di committente europeo. Non ho trovato nessuna informazione certa e sembra che nessuno sappia come fare in questi casi. Non si sa se si può superare i 5000 euro e come dichiararli. Mi sorge il dubbio che quasi nessuno dichiari questi compensi e svolga queste attività senza preventivamente informare il proprio ente dato che non ci sono informazioni certe. Nella mia amministrazione stanno anche cercando di convincermi a non accettare l'incarico. Assurdo.
Spero ci siano aggiornamenti in merito , grazie
 
gli stipendi, i salari e gli emolumenti versati dall’Unione ai propri funzionari e agli altri agenti sono assoggettabili a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, ai sensi del Regolamento 260/68 del 29 febbraio 1968 (risposta all’istanza di interpello 5/2018). Per effetto dello stesso articolo del protocollo, gli stipendi, i salari e gli emolumenti versati dall’Unione «sono esenti da imposte nazionali

Non credo siate funzionari o agenti dell' unione....vorrebbe dire godere anche di tutto questo...:

FUNZIONARI E AGENTI DELL'UNIONE EUROPEA
Articolo 11
(ex articolo 12)
Sul territorio di ciascuno Stato membro e qualunque sia la loro cittadinanza, i funzionari ed altri
agenti dell'Unione:
a) godono dell'immunità di giurisdizione per gli atti da loro compiuti in veste ufficiale, comprese le
loro parole e i loro scritti, con riserva dell'applicazione delle disposizioni dei trattati relative, da un
lato, alle regole delle responsabilità dei funzionari ed agenti nei confronti dell'Unione e, dall'altro,
alla competenza della Corte di giustizia dell'Unione europea per deliberare in merito ai litigi tra
l'Unione ed i propri funzionari ed altri agenti. Continueranno a beneficiare di questa immunità
dopo la cessazione delle loro funzioni;
b) né essi né i loro coniugi e i familiari a loro carico, sono sottoposti alle disposizioni che limitano
l'immigrazione e alle formalità di registrazione degli stranieri;
c) godono, per quanto riguarda la disciplina vigente in materia valutaria o di cambio, delle agevo
lazioni usualmente riconosciute ai funzionari delle organizzazioni internazionali;
d) godono del diritto di importare in franchigia la propria mobilia ed i propri effetti personali, in
occasione della loro prima immissione in funzione nel paese interessato, e del diritto di riesportare
in franchigia la propria mobilia e i propri effetti personali alla cessazione delle loro funzioni nel
suddetto paese, fatte salve, nell'uno e nell'altro caso, le condizioni ritenute necessarie dal governo
del paese in cui il diritto è esercitato;
e) godono del diritto di importare in franchigia la propria autovettura destinata al loro uso perso
nale, acquistata nel paese della loro ultima residenza o nel paese di cui sono cittadini alle
condizioni del mercato interno di tale paese, e di riesportarla in franchigia, fatte salve, nell'uno
e nell'altro caso, le condizioni ritenute necessarie dal governo del paese interessato.
 
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