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Coadiuvanza familiare

Qualora per la conduzione della propria attività (ditta individuale) ci si avvalga in modo continuativo della prestazione di un coadiuvante familiare (da iscriversi all’INPS e INAIL) è necessario una costituzione di un’impresa familiare con contratto registrato dal notaio, oppure basta una semplice scrittura privata tra le parti giusto per definire il rapporto? Grazie a chi vorrà fornire risposta.
 

Jenny78

Utente
sono due cose diverse... Dipende da cosa vuoi.
l'impresa familiare richiede un atto del notaio in quanto il reddito è spartito in dichiarazione dei redditi.
A livello fiscale l’impresa familiare è disciplinata dai commi 4 e 5 dell’articolo 5 del TUIR:

I redditi delle imprese familiari di cui all’articolo 230-bis del codice civile, limitatamente al 49 per cento dell’ammontare risultante dalla dichiarazione dei redditi dell’imprenditore, sono imputati a ciascun familiare, che abbia prestato in modo continuativo e prevalente la sua attivita’ di lavoro nell’impresa, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili.
Se invece, vuoi iscrivere un tuo famigliare all'inail e all'INPS senza diventare impresa familiare, lo puoi fare ma a loro non potrai conferire alcun utile.
 

STUDIOCEL

Utente
l'impresa familiare richiede un atto del notaio
Basta anche una scrittura privata autenticata dal notaio e registrata...e si deve fare entro il 31/12 per avere efficacia dal successivo anno fiscale.....quindi per la parte fiscale dell impresa familiare se fatta nel 2022 si partirà dal 2023...
 
Jenny grazie per la risposta. Non credo però che sia obbligatorio fare l'atto del notaio. Credo che l'importante sia che l'autenticazione della firma e la data certa. In tal caso basterebbe autenticare la firma, dal notaio o in comune, e al massimo registrare l'atto presso l'agenzia delle Entrate, con notevole risparmio di spese.
 
Ultima modifica:
Basta anche una scrittura privata autenticata dal notaio e registrata...e si deve fare entro il 31/12 per avere efficacia dal successivo anno fiscale.....quindi per la parte fiscale dell impresa familiare se fatta nel 2022 si partirà dal 2023...
Appunto. Questo in caso di Impresa Familiare. In caso di coadiuvanza invece l'opera sarebbe prestata gratuitamente e non c'è bisogno pertanto di alcun contratto, fermo restando l'obbligo di iscrizione INAIL e INPS? Grazie per la risposta
 

STUDIOCEL

Utente
Si si certo, appunto non serve impresa familiare se non interessa la parte fiscale...quello sta a te sapere fin dove inoltrarti...
 
Grazie. Non so se sbaglio, ma considerato che l'esigenza sarebbe solo quella di versare dei contributi per il Collaboratore che in realtà presterebbe la propria opera gratuitamente, in un'impresa in regime forfettario credo che fiscalmente sia più conveniente la scelta della Coadiuvanza. Comunque ci sarebbero INPS e INAIL da pagare per conto del Coadiuvante come per l'impresa Familiare (credo che in tal caso siano però deducibili), ma le imposte sarebbero tutte al 15%. Nel caso di impresa il reddito del Coadiuante
sarebbe invece tassato al 23%
 

STUDIOCEL

Utente
In caso di forfettario le imposte impresa familiare sono calcolate in capo al titolare senza imputazione al familiare...
 
Grazie StudioCel. Quindi il reddito di competenza del familiare, calcolato in base alla propria quota di partecipazione, non va inserito nel 730/Unico di questi, bensì è da imputare totalmente all’impresa e la quota di utile da assegnare al familiare sarebbe da calcolarsi post imposte?
 
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