GeoValentina
Utente
Buongiorno,
vi contatto per chiedere informazioni in merito alla possibilità che un contratto a tempo indeterminato possa essere trasformato in un contratto part-time, sia a tempo determinato che indeterminato.
Mi spiego meglio: una mia conoscente è stata assunta a dicembre 2024 con un contratto a tempo indeterminato (40 ore settimanali), livello 4 del CCNL Commercio. Attualmente, insieme a lei lavora un’altra persona assunta part-time, con mansioni diverse. Quest’ultima svolge spesso ore di straordinario che, se non espressamente richieste al datore di lavoro, non vengono regolarmente retribuite.
Alla mia conoscente, per motivi legati alla mancanza di risorse economiche (in particolare per via del costo contributivo di due dipendenti), è stato recentemente proposto di passare a un contratto part-time con la metà delle ore attuali. È stato anche accennato, in modo implicito, che eventuali ore lavorate in più verrebbero retribuite “in nero”.
Vi pongo quindi alcune domande, fermo restando che è evidente come il datore di lavoro stia cercando di ridurre i costi contributivi impiegando due persone in part-time, facendo figurare spese inferiori rispetto a un dipendente full-time:
vi contatto per chiedere informazioni in merito alla possibilità che un contratto a tempo indeterminato possa essere trasformato in un contratto part-time, sia a tempo determinato che indeterminato.
Mi spiego meglio: una mia conoscente è stata assunta a dicembre 2024 con un contratto a tempo indeterminato (40 ore settimanali), livello 4 del CCNL Commercio. Attualmente, insieme a lei lavora un’altra persona assunta part-time, con mansioni diverse. Quest’ultima svolge spesso ore di straordinario che, se non espressamente richieste al datore di lavoro, non vengono regolarmente retribuite.
Alla mia conoscente, per motivi legati alla mancanza di risorse economiche (in particolare per via del costo contributivo di due dipendenti), è stato recentemente proposto di passare a un contratto part-time con la metà delle ore attuali. È stato anche accennato, in modo implicito, che eventuali ore lavorate in più verrebbero retribuite “in nero”.
Vi pongo quindi alcune domande, fermo restando che è evidente come il datore di lavoro stia cercando di ridurre i costi contributivi impiegando due persone in part-time, facendo figurare spese inferiori rispetto a un dipendente full-time:
- È legittimo che un contratto a tempo indeterminato full-time venga trasformato in un part-time (sia a tempo determinato che indeterminato)? Quali sono le condizioni da rispettare perché questa modifica sia regolare? E soprattutto, è possibile passare da un contratto indeterminato a uno determinato in questo modo?
- Cosa può fare la mia conoscente per tutelarsi, nel caso in cui le venga proposto un contratto part-time a tempo determinato, e soprattutto se non venissero rispettate le condizioni pattuite?