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Cassa esagerata - contanti mancanti

Buonasera,
non ho trovato la sezione di presentazione, se è presente mi scuso per non essermi presentato e provvederò prontamente. Spero inoltre di essere nella sezione giusta.
La situazione è la seguente: sono socio di una srl, l'altro socio è amministratore unico. Sono venuto a conoscenza di una situazione di cassa al 12/2023 di €180.000, ovviamente di questi soldi in cassa non c'è neanche l'ombra. Purtroppo preso dal lavoro ho tralasciato la parte amministrativa, che è comunque gestita dall'amministratore con una collaboratrice.
Insospettito ho fatto dei controlli, il modus operandi è la gestione "allegra" del contante, che entra in azienda registrato regolarmente in cassa, poi esce ma non viene versato in banca. Questo nel corso degli anni ha comportato un aumento spropositato della cassa.
Da totale profano, vi chiedo, come muovermi?

Ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi
 
la cassa contanti elevata con assenza del contante è un bel problema: sintomo di tante distorsioni, di gestioni poco trasparenti, di potenziali reati dalla contabilità inattendibile, all'appropriazione indebita, riciclaggio e chi ne ha più ne metta. Per esperienza familiare non è mai un bene disinteressarsi della gestione di un'azienda...tutto ciò premesso immagino che in tutta questa faccenda la sua parte l'abbia fatta anche un commercialista bendato, a meno che questo amministratore si occupi anche di tutti gli adempimenti contabili, fiscali ecc. io sentirei un legale che eventualmente farà le dovute verifiche anche con l'aiuto di un commercialista affidabile, però non lascerei passare troppo tempo per approfondire la situazione.
 
Grazie Catia per l'interessamento.
Da quanto ho capito, il nostro commercialista è ovviamente a conoscenza della situazione, ma è anche convinto che questa sia nota ad entrambi.
Da informazioni preliminari e da quanto ne ho capito, è l'amministratore il responsabile unico della situazione patrimoniale della società, ed è quindi lui tenuto a giustificare questo ammanco di cassa. E' veritiero tutto ciò?
 
sicuramente l'amministratore ha la responsabilità primaria, il commercialista a mio parere ha le sue, ma quando poi la società dovesse chiudere purtroppo le conseguenze son di tutti perché ovviamente questi soldi non ci sono...in caso di controlli invece son cavoli amari
 
"Son venuto a conoscenza" ... "ho fatto dei controlli".
Non funziona così, vale a dire agire per vie informali, la bussola nel caso descritto è l'art. 2476 del c.c. ove al comma 2 è stabilito che i soci che non partecipano all'amministrazione hanno diritto (illimitato, secondo la giurisprudenza) di controllo sullo svolgimento degli affari sociali nonché di consultare, anche tramite professionisti di fiducia, i libri sociali e i documenti relativi all'amministrazione.
Come suggerito da Catia, deve rivolgersi immediatamente ad un legale per vedere insieme il da farsi, visto che sembra di capire che l'amministratore faccia sparire i soldi dalla società.
A mio avviso innanzitutto dovrebbe esercitare l'azione di controllo ex art. 2476 c. 2 c.c. nell'ambito del quale verrà fuori il problema degli ammanchi di cassa, dopodiché dovrà azionare l'azione di responsabilità verso l'amministratore prevista sempre dall'art. 2476 del c.c. nonché valutazione di eventuale denuncia penale per appropriazione indebita. Su questi aspetti però il legale saprà consigliarLa al meglio.
Ultima notazione: chieda al legale anche come deve comportarsi quando sarà chiamato ad approvare il bilancio 2024.
Saluti.
 
Buongiorno, ad integrazione degli interventi di Catia e Rocco (che saluto) evidenzio che, in caso di controlli da parte di ADE o Finanza, la cassa di importo anomalo fa supporre:

1) cassa di importo negativo: non essendo possibile che la cassa vada in negativo, è evidente che gli acquisti sono registrati regolarmente (quindi le uscite di cassa sono rilevate) - le entrate mancano - tradotto l'aziena VENDE IN NERO

2) cassa di importo esorbitante: se la cassa ha un importo enorme e, al contempo, i soldi contanti non ci sono e magari i conti correnti aziendali sono in rosso, è evidente che: le entrate sono rilevate (quindi le vendite e gli incassi sono regolarmente registrati) - le uscite mancano - tradotto O I SOLDI L'AMMINISTRATORE LI USA PER SCOPI PERSONALI, OPPURE L'AZIENDA COMPRA IN NERO

Io valuterei anche l'ipotesi di uscire prontamente dalla società... ma è un parere dal di fuori, fatti seguire da professionisti di fiducia.
 
Buonasera, mi scuso per la tardiva risposta ma non avevo ricevuto notifiche dei nuovi messaggi.
In ogni caso, consultando un professionista (serio), abbiamo tirato fuori i verbali di assemblea di approvazione dei bilanci, totalmente falsi perchè dichiarano la mia presenza (mai avvenuta).
Ovviamente il consiglio è stato lo stesso che ho letto qui, ovvero rivolgermi a un legale. Il da farsi, a suo avviso, è una azione di responsabilità verso l'amministratore, che mi metterebbe subito in una situazione cautelativa. Inoltre, sempre a suo parere, un professionista potrebbe anche consentirmi di evitare una battaglia legale trovando un modo "bonario" di farmi uscire da questa situazione, ovviamente con tutte le cautele del caso a livello di accordi e scritture varie
 
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