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Caffè?????

M

MARIA

Ospite
<HTML>Una ditta, (panetteria ),in regime ordinario, ha acquistato una fornitura, infinita, di cialde da caffè, insomma quei filtri che usano i bar per fare il caffè. Come e cosa devo scaricare di questo costo e di questa iva. Io adesso seguito a registrare e scaricare interamente sia il costo che l'iva (20%). Faccio bene?</HTML>
 
C

Cecy

Ospite
<HTML>A me fanno detrarre l'IVA se l'importo unitario della confezione è inferiore a € 25,82.
Ciao.</HTML>
 
L

lina

Ospite
<HTML>Puoi detrarre sia il costo che l'iva, ma l'aliquota dovrebbe essere al 4% e non al 20%</HTML>
 
F

Filippo

Ospite
<HTML>Mi pare che la maggior parte delle aziende fatturino al 20%...
Se parliamo di spese di rappresentanza la norma parlerebbe di importi inferiori a 25,82 per singola prestazione (quindi singola cialda).... Tuttavia anche quì, se l'importo della confezione è superiore a 25,82, non detraiamo l'Iva.
...ma il dubbio resta.</HTML>
 
A

alberto

Ospite
<HTML>ma la panetteria ha acquistato le cialde per il distributore automatico? caffè per i clienti in attesa? o per la rivendita...


In caso di installazione di un distributore automatico di alimenti e bevande in azienda, con la gestione del
servizio ad opera della stessa, si configurano due distinti rapporti. Il primo con il fornitore che, installato il
distributore automatico (solitamente concesso in comodato gratuito), fornisce anche bicchieri di plastica,
bibite, ecc.. Tale rapporto realizza una cessione di beni soggetta ad Iva con l’aliquota propria dei beni stessi.
L’Iva è detraibile se la prestazione del servizio di somministrazione è a pagamento, mentre è indetraibile se la
prestazione è gratuita. Il secondo rapporto si instaura con i dipendenti o altri soggetti (visitatori, titolari
dell’azienda) e configura una somministrazione di alimenti e bevande mediante apparecchi automatici. In tal
caso, dovrà essere applicata l’aliquota Iva del 4% se la prestazione è onerosa, ossia se è previsto un
corrispettivo. Se la stessa è gratuita, è esclusa dal campo Iva e l’imposta sull’acquisto dei beni è indetraibile. In
caso di prestazioni onerose, i corrispettivi devono essere riportati nel registro Iva.</HTML>
 
A

alberto

Ospite
a parziale correzzione:

L'art. 19-bis1, lettera f), prevede l'indetraibilità dell'Iva assolta sugli acquisti di alimenti e bevande, salvo che i medesimi siano effettuati nell'ambito dell'attività propria dell'impresa ovvero di somministrazioni in mense scolastiche, aziendali o interaziendali o mediante distributori automatici collocati in locali dell'impresa.
Tale disposizione limitativa non trova applicazione per gli acquisti di alimenti e bevande, di valore unitario non superiore a euro 25,82, destinati ad essere ceduti a titolo gratuito, per i quali è da applicare
invece, la disposizione di cui alla lettera h) del medesimo articolo in materia di spese di rappresentanza.
Infatti, come chiarito con le circolari n. 188/E del 16 luglio 1998 e n. 1/E del 3 gennaio 2001 gli acquisti di beni
destinati ad essere ceduti gratuitamente, la cui produzione o il cui commercio non rientrano nell'attività propria dell'impresa, costituiscono sempre spese di rappresentanza, con la conseguente detraibilità dell'Iva per quelli di valore non superiore ad euro 25,82.

ciao....
 
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