RE: BUONI PASTO
Salve.Vedo con 10 mesi di ritardo il tuo messaggio. Non mi sono spiegato bene. I buoni pasto forniti dalla mia azienda sono ticket accolti solo da alcuni esercizi, appunto nel raggio di 250 metri, e da qualche altro, in città, presso il quale è difficile recarsi se non utilizzando auto o motorino.
Comunque a me interessano di più le risposte agli altri quesiti che ho posto, ed in definitiva qual è la legge che li norma nonchè le circolari esplicative, in modo da sapere se giuridicamente ho diritto o non ho diritto al recupero di quanto finora non ho usufruito.
Infatti a me l'azienda non ha mai somministrato i buoni, ne mi ha chiesto se li voglio. Inoltre io preferirei di gran lunga un rimborso in busta paga, anzichè
utilizzarli. Questa strada è giuridicamente percorribile???? Silvio - Trieste Scrivi:
> <HTML>Sono lavoratore dipendente da oltre vent'anni in
> un'azienda con oltre 100 dipendenti. L'azienda somministra -
> non a tutti i dipendenti, ed io sono fra questi - buoni pasto
> che hanno la caratteristica di essere usufruibili soltanto in
> alcuni posti di ristorazione nel raggio di 250 metri dalla sede
> dell'azienda e forse pochi altri.
> Per pranzare io mi reco a casa, avvalendomi dei mezzi pubblici,
> in quanto preferisco di gran lunga pranzare a casa mia
> piuttosto che in un ristorante o altrove.
> Tuttavia questo non fa venire meno il mio eventuale diritto ad
> usufruire del buono pasto (mia moglie usufruisce di buoni
> Ticket Restaurant i quali sino spendibili praticamente ovunque,
> anche in negozi di alimentari e supermercati e anche di sera).
> Ora io chiedo: l'azienda ha l'obbligo di erogare il buono pasto
> in luogo della mensa aziendale, o no ?
> tutti i dipendenti devono essere dotati di buoni-pasto, o no ?
> il buono pasto deve essere tale daconsentire al dipendente di
> poterlo spendere come e quando vuole, o no ?
> se vige l'obbligo in capo al datore di lavoro, qual è la norma
> (data e numero, su quale G.U. è reperibile ?
> sussistendo l'obbligo, stante la limitatezza dei buoni
> addottati dall'azienda, sarebbe possibile, sulla base della
> normativa vigente, pretendere dal datore di lavoro un rimborso
> in busta paga per l'importo pari alla cifra esente da
> imposizioni fiscali (10.240 vecchie lire). Resto a disposizione
> di chi fosse in grado di rispondere esaustivamente ai quesiti,
> anche se negativi.
>
>
[email protected]</HTML>