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BUSTA PAGA

R

ROBERTA

Ospite
<HTML>Percepisco uno stipendio concordato ma non sono soddisfatta della categoria in cui sono inquadrata, ho chiesto un cambiamento di categoria ma mi è stato risposto che per quel "concordato" non è possibile passare alla categoria superiore. Ma d'altro canto la categoria in cui sono stata collocata è quella destinata alle centraliniste quando io mi occupo di fornitori , clienti, fatturazione e banche. Cosa mi consigliate? Di non chiedere più il concordato e di passare chiedere la categoria con il costo orario più basso? Sarebbe legittima la mia richiesta?

grazie
Roberta</HTML>
 
L

Loyistis

Ospite
<HTML>"concordare" potrebbe incrinare il rapporto di lavoro.....

il datore di lavoro potrebbe decidere di integrarti la busta paga con un superminimo ...

nel caso di interruzzione del rapporto di lavoro ....puoi iniziare una vertenza per errato inquadramento retributivo.

è molto meglio acquisire esperienza e quando sarai molto brava...potrai scegliere per chi lavorare ....</HTML>
 
S

sabrina

Ospite
<HTML>Ho ricevuto la mia busta paga ed ho trovato sulla casella detrazioni una "No Tax Area" di 446 euro vorrei sapere cosa significa e cosa comporta sulle buste paga future. Ringrazio anticipatamente</HTML>
 
S

SERGIO

Ospite
<HTML>La "no tax area" ovvero "deduzione" è il nuovo istituto introdotto dalla legge Finanziaria 2003.

Varie informazioni su questa "no tax area" :
Agenzia delle Entrate circolare n. 2/E del 15 gennaio 2002
http://www.finanze.it/finanziaria_2003/circ2.pdf



Ciao Sergio
www.icsoftware.it</HTML>
 
S

Silvio - Trieste

Ospite
RE: BUONI PASTO

<HTML>Sono lavoratore dipendente da oltre vent'anni in un'azienda con oltre 100 dipendenti. L'azienda somministra - non a tutti i dipendenti, ed io sono fra questi - buoni pasto che hanno la caratteristica di essere usufruibili soltanto in alcuni posti di ristorazione nel raggio di 250 metri dalla sede dell'azienda e forse pochi altri.
Per pranzare io mi reco a casa, avvalendomi dei mezzi pubblici, in quanto preferisco di gran lunga pranzare a casa mia piuttosto che in un ristorante o altrove.
Tuttavia questo non fa venire meno il mio eventuale diritto ad usufruire del buono pasto (mia moglie usufruisce di buoni Ticket Restaurant i quali sino spendibili praticamente ovunque, anche in negozi di alimentari e supermercati e anche di sera).
Ora io chiedo: l'azienda ha l'obbligo di erogare il buono pasto in luogo della mensa aziendale, o no ?
tutti i dipendenti devono essere dotati di buoni-pasto, o no ?
il buono pasto deve essere tale daconsentire al dipendente di poterlo spendere come e quando vuole, o no ?
se vige l'obbligo in capo al datore di lavoro, qual è la norma (data e numero, su quale G.U. è reperibile ?
sussistendo l'obbligo, stante la limitatezza dei buoni addottati dall'azienda, sarebbe possibile, sulla base della normativa vigente, pretendere dal datore di lavoro un rimborso in busta paga per l'importo pari alla cifra esente da imposizioni fiscali (10.240 vecchie lire). Resto a disposizione di chi fosse in grado di rispondere esaustivamente ai quesiti, anche se negativi.

[email protected]</HTML>
 
F

Faby

Ospite
RE: BUONI PASTO

<HTML>Noi forniamo i buoni pasto a tutti i dipendenti me compresa il ticket restaurant che adoperiamo, forse il più comune, è utilizzabile quasi ovunque e quindi anche non utilizzandolo anch'io personalmente per mangiare lo utilizzo per la spesa o quando vado per es. al mcdonalds non capisco il tuo limite dei 250 metri????????
Sei sicuro di questa cosa altrimenti puoi benissimo utilizzarli come quelli di tua moglie.</HTML>
 
S

Silvio

Ospite
RE: BUONI PASTO

Salve.Vedo con 10 mesi di ritardo il tuo messaggio. Non mi sono spiegato bene. I buoni pasto forniti dalla mia azienda sono ticket accolti solo da alcuni esercizi, appunto nel raggio di 250 metri, e da qualche altro, in città, presso il quale è difficile recarsi se non utilizzando auto o motorino.
Comunque a me interessano di più le risposte agli altri quesiti che ho posto, ed in definitiva qual è la legge che li norma nonchè le circolari esplicative, in modo da sapere se giuridicamente ho diritto o non ho diritto al recupero di quanto finora non ho usufruito.
Infatti a me l'azienda non ha mai somministrato i buoni, ne mi ha chiesto se li voglio. Inoltre io preferirei di gran lunga un rimborso in busta paga, anzichè
utilizzarli. Questa strada è giuridicamente percorribile???? Silvio - Trieste Scrivi:

> <HTML>Sono lavoratore dipendente da oltre vent'anni in
> un'azienda con oltre 100 dipendenti. L'azienda somministra -
> non a tutti i dipendenti, ed io sono fra questi - buoni pasto
> che hanno la caratteristica di essere usufruibili soltanto in
> alcuni posti di ristorazione nel raggio di 250 metri dalla sede
> dell'azienda e forse pochi altri.
> Per pranzare io mi reco a casa, avvalendomi dei mezzi pubblici,
> in quanto preferisco di gran lunga pranzare a casa mia
> piuttosto che in un ristorante o altrove.
> Tuttavia questo non fa venire meno il mio eventuale diritto ad
> usufruire del buono pasto (mia moglie usufruisce di buoni
> Ticket Restaurant i quali sino spendibili praticamente ovunque,
> anche in negozi di alimentari e supermercati e anche di sera).
> Ora io chiedo: l'azienda ha l'obbligo di erogare il buono pasto
> in luogo della mensa aziendale, o no ?
> tutti i dipendenti devono essere dotati di buoni-pasto, o no ?
> il buono pasto deve essere tale daconsentire al dipendente di
> poterlo spendere come e quando vuole, o no ?
> se vige l'obbligo in capo al datore di lavoro, qual è la norma
> (data e numero, su quale G.U. è reperibile ?
> sussistendo l'obbligo, stante la limitatezza dei buoni
> addottati dall'azienda, sarebbe possibile, sulla base della
> normativa vigente, pretendere dal datore di lavoro un rimborso
> in busta paga per l'importo pari alla cifra esente da
> imposizioni fiscali (10.240 vecchie lire). Resto a disposizione
> di chi fosse in grado di rispondere esaustivamente ai quesiti,
> anche se negativi.
>
> [email protected]</HTML>
 
A

alberto

Ospite
RE: BUONI PASTO

ad un dipendente di un ente locale l'erogazione del buono pasto viene concessa se tra la fine del servizio e la sua ripresa passino : non meno di 30minuti e non più di 2 ore . Ha la cosa un fondamento giuridico?
Grazie
 

VERO321

Utente
Riferimento: BUSTA PAGA

ciao, che io sappia i buoni pasto non sono un obbligo per l'azienda....in pratica lì puo' dare e togliere come vuole...ciao:s-sault:
 

VERO321

Utente
Riferimento: BUONI PASTO

che io sappia i buoni pasto non sono un obbligo per l'azienda....quindi lì puo' dare e togliere a chi vuole....ciao:s-sault:
 
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