Un contribuente riceve dal comune, in seguito a controlli incrociati con il catasto, un avviso di accertamento con il quale l'Ente gli chiede la maggiore I.C.I. dovuta perché la rendita catastale è risultata essere maggiore di quella conosciuta dal contribuente e sulla quale egli ha calcolato per anni l'imposta.
Probabilmente, l'UTE ha effettuato una variazione della rendita, che non risulta sia mai stata notificata al contribuente, impedendo, pertanto, a quest'ultimo l'esercizio del diritto di difesa, oltre che semplicemente di essere a conoscenza di tale avvenuta variazione di rendita.
Qualcuno mi sa dare qualche informazione sulla norma e su sentenze favorevoli al contribuente e che possano essere utilizzate ai fini dell'impugnazione di tale avviso di accertamento I.C.I.?
Probabilmente, l'UTE ha effettuato una variazione della rendita, che non risulta sia mai stata notificata al contribuente, impedendo, pertanto, a quest'ultimo l'esercizio del diritto di difesa, oltre che semplicemente di essere a conoscenza di tale avvenuta variazione di rendita.
Qualcuno mi sa dare qualche informazione sulla norma e su sentenze favorevoli al contribuente e che possano essere utilizzate ai fini dell'impugnazione di tale avviso di accertamento I.C.I.?