<HTML>L'immatricolazione come autocarro di un'autovettura pone una serie di problemi non tutti riconducibili al settore fiscale:
. l'utilizzo di tale autovettura per un uso non adatto alla sua immatricolazione (l'autocarro dovrebbe trasportare solo merci e persone impiegate per lo scarico ed il carico delle stesse) comporta il ritiro della carta di circolazione ( 15 gg salvo casi di recidiva...) ed una sanzione amministrativa dell'ordine dei 350 euro
. difficile sarebbe giustificare ad una pattuglia, l'utilizzo quale autocarro, magari trasportando figli ed amici...
. invitabile (se ti fermasse la G di F) la ripresa fiscale per l'annualità in corso, stante la non strumentalità dell'autovettura, infatti è vero che l'autocarro è detraibile e deducibile, ma devono essere soddisfatti i requisiti base di cui all'art 75 del TUIR cioè l' inerenza e la strumentalità, al fine di dedurre il 100% del costo
a mio parere, evitando periclosi equilibrismi giuridici tra il codice della strada ed il TUIR, converrebbe attribuire l'automobile in uso promiscuo ad un dipendente per la maggior parte del periodo d'imposta (circostanza difficilmente confutabile, almeno che non ti palettino 183 giorni all'anno...); ciò farebbe emergere un piccolo fringe benefit al dipendente (da rimborsare), ma consentirebbe una più sicura deduzione e detrazione.</HTML>