Salve,
la faccio breve il più possibile per non far prendere troppo tempo agli esperti (ma qualcosa devo scriverla per spiegare bene la situazione), io devo prendere una decisone in fretta per un caso che da quanto mi hanno detto al patronato non si era mai sentito.
Allora sintetizzando, ho fatto domanda dei requisiti accesso all'Ape Sociale, mi è stata accolta in breve tempo.
Ho notato però che il diritto maturava un mese dopo quello che veniva facendo il calcolo al patronato dei 90 giorni dalla fine della Naspi, il realtà la mia Naspi scadeva il 23 agosto ed i 3 mesi scadevano al 23 novembre (con la maturazione dei requisiti al dicembre 2019); dalla comunicazione Inps però il diritto maturava il primo gennaio 2020.
Non che fosse importante un mese in più o in meno, ma io non capivo come fosse successo. Ma per caso guardando il mio Internet banking ho visto un pagamento Naspi che non era prevsto, per un periodo che non mi spettava: la mia Naspi scadeva appunto il 23 agosto ma per sbaglio mi hanno pagato in più fino al 21 settembre, quasi un mese in più, da qui il calcolo della scadenza dei 90 giorni al 21 dicembre (e da qui la maturazione a gennaio 2010).
Dato che in ogni possibile forum, discussione, sito Inps ecc, si fa presente che vi è un badget preciso destinato all'Ape, fino ad esaurimento dello stesso, e quindi è importante arrivare il prima possibile a completare la domanda, io mi trovo nelle condizioni di maturare i miei requisiti quasi un mese dopo a quello che in effetti sarebbe stato corretto! ed è probabile che alcune persone, maturanti i diritti dopo di me, magari mi passino avanti tranquillamente, ed io vado a finire quasi a fine anno, quando forse i fondi non ci saranno più!!
Ora io sono in un dilemma pazzesco, cosa devo fare? non riesco a prendere una decisione e neanche il patronato mi dice chiaramente cosa è meglio fare, in pratica:
- andare all'Inps, mostrare la situazione, e quindi per forza fare ripartire un ricalcolo dei requisiti Ape, e magari riottenere i termini più favorevoli a me? Ma questra ipotesi mi fa paura in quanto magari incasino la domanda appena fatta e allora si potrebbe bloccare tutto.
oppure:
- non fare niente adesso e rimanere con i requisiti maturati al 21 dicembre contando che la buona sorte mi assista, e poi in seguito, se otterrò l'Ape, andare all'Inps e chiedere di restituire la cifra che ho preso in più? Anche questa soluzione mi preoccupa in quanto rimarrei con i termini strettissimi per fare la domanda finale, e appunto magari qualcuna mi passa sicuramente avanti-
Per favore aiutatemi a prendere la miglior decisione, io davvero non so cosa sia meglio, ognuno dei casi ha pregi, ma soprattutto molte incertzze, qui ci vuole un mago...
Spero si sentire qualche santo di questo bellissimo forum
Saluti
la faccio breve il più possibile per non far prendere troppo tempo agli esperti (ma qualcosa devo scriverla per spiegare bene la situazione), io devo prendere una decisone in fretta per un caso che da quanto mi hanno detto al patronato non si era mai sentito.
Allora sintetizzando, ho fatto domanda dei requisiti accesso all'Ape Sociale, mi è stata accolta in breve tempo.
Ho notato però che il diritto maturava un mese dopo quello che veniva facendo il calcolo al patronato dei 90 giorni dalla fine della Naspi, il realtà la mia Naspi scadeva il 23 agosto ed i 3 mesi scadevano al 23 novembre (con la maturazione dei requisiti al dicembre 2019); dalla comunicazione Inps però il diritto maturava il primo gennaio 2020.
Non che fosse importante un mese in più o in meno, ma io non capivo come fosse successo. Ma per caso guardando il mio Internet banking ho visto un pagamento Naspi che non era prevsto, per un periodo che non mi spettava: la mia Naspi scadeva appunto il 23 agosto ma per sbaglio mi hanno pagato in più fino al 21 settembre, quasi un mese in più, da qui il calcolo della scadenza dei 90 giorni al 21 dicembre (e da qui la maturazione a gennaio 2010).
Dato che in ogni possibile forum, discussione, sito Inps ecc, si fa presente che vi è un badget preciso destinato all'Ape, fino ad esaurimento dello stesso, e quindi è importante arrivare il prima possibile a completare la domanda, io mi trovo nelle condizioni di maturare i miei requisiti quasi un mese dopo a quello che in effetti sarebbe stato corretto! ed è probabile che alcune persone, maturanti i diritti dopo di me, magari mi passino avanti tranquillamente, ed io vado a finire quasi a fine anno, quando forse i fondi non ci saranno più!!
Ora io sono in un dilemma pazzesco, cosa devo fare? non riesco a prendere una decisione e neanche il patronato mi dice chiaramente cosa è meglio fare, in pratica:
- andare all'Inps, mostrare la situazione, e quindi per forza fare ripartire un ricalcolo dei requisiti Ape, e magari riottenere i termini più favorevoli a me? Ma questra ipotesi mi fa paura in quanto magari incasino la domanda appena fatta e allora si potrebbe bloccare tutto.
oppure:
- non fare niente adesso e rimanere con i requisiti maturati al 21 dicembre contando che la buona sorte mi assista, e poi in seguito, se otterrò l'Ape, andare all'Inps e chiedere di restituire la cifra che ho preso in più? Anche questa soluzione mi preoccupa in quanto rimarrei con i termini strettissimi per fare la domanda finale, e appunto magari qualcuna mi passa sicuramente avanti-
Per favore aiutatemi a prendere la miglior decisione, io davvero non so cosa sia meglio, ognuno dei casi ha pregi, ma soprattutto molte incertzze, qui ci vuole un mago...
Spero si sentire qualche santo di questo bellissimo forum
Saluti